LE OPINIONI

LA TESTIMONIANZA Divieto di sbarco, procidani penalizzati

DI MARIANO CASCONE

Stamattina (ieri per chi legge, ndr) mi organizzo per partire alla volta di Ischia. Motivi di lavoro. Dovevo infatti recarmi all’Inps, all’Agenzia delle Entrate ed al Commissariato di Polizia per delle commissioni professionali. Decido di partire con la moto, per essere agile negli spostamenti visti i plurimi impegni in diversi uffici non vicini tra loro ed essendo vincolato agli orari di ricevimento al pubblico per evitare di far tardi e trovare chiuso. Giunto alla Marina, mi viene gentilmente fatto notare che fino al 31 ottobre vige ancora per Ischia il divieto di sbarco per i veicoli della Campania. Mea culpa non aver controllato, ma ero convinto che il divieto era fino al 30 settembre come per Procida. Pertanto impossibile partire con il mio motorino.

Fortunatamente, per mia abitudine, visto che la vita è piena di imprevisti (e questo è proprio il caso) non mi riduco mai all’ultimo momento per gli impegni di lavoro, e pertanto rinuncio a partire rinviando a lunedì la trasferta ischitana. Ora, è quanto mai opportuno fare delle osservazioni valide per tutti noi procidani. Il nostro territorio rientra nella competenza territoriale di importanti uffici pubblici con sede ad Ischia: Inps, Agenzie Entrate e Questura. Siamo in pratica tenuti a recarci lì per richiedere e ricevere servizi legati a questi vitali settori (previdenza, tasse e passaporti) sia a titolo personale che, come nel mio caso, per i clienti. Ergo non si tratta di una scelta, ma di una necessità.

Il divieto di sbarco è cosa buona e giusta ma l’esperienza vissuta mi ha fatto riflettere sulla necessità che la prossima amministrazione si attivi in tempo nei confronti del Ministero dei Trasporti per ottenere una deroga per i procidani che debbano recarsi ad Ischia presso uno dei menzionati uffici. Oggi unica deroga prevista è quella per destinazione Rizzoli, prevista dall’art. 2 lettera o) del decreto (ovviamente per persone munite di certificazione medica). Non possiamo essere considerati alla stregua di turisti quando ci spostiamo per servizi essenziali. La politica serve a migliorare la qualità della vita dei cittadini. A questo serve, non solo a fare foto all’asfalto per strada.

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