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Il Manzoni si piega ma non si spezza

Ieri mattina la troupe di Rai News 24 ha visitato lo storico plesso Alessandro Manzoni al Paradisiello.  A fare gli onori di casa l’assessore Nunzia Piro e l’ingegner Pasquale Capuano, colui che ha diretto i recenti lavori di messa in sicurezza dell’edificio scolastico, che nonostante le crepe e le lesioni provocate dal sisma di lunedì 21 agosto, ha sostanzialmente retto alla scossa di magnitudo 4.0 (talune fonti parlano di alcuni decimi in più), permettendo a coloro che quella sera erano presenti nella struttura di uscire indenni dall’edificio.  «I lavori effettuati negli ultimi anni – ha precisato l’ingegner Capuano – riguardavano inizialmente l’adeguamento sismico e il raggiungimento di sicurezza del 100% rispetto a un “terremoto tipo”». Tuttavia, come si ricorderà, le risorse a disposizione non consentivano di realizzare una simile percentuale di adeguamento. Su indicazione di un apposito comitato regionale fu invece effettuato un intervento di miglioramento, incrementando uniformemente la sicurezza dell’intero edificio, passando da un originario valore di 0,20 a 0,65.

«Per raggiungere il valore inizialmente prefissato – ha continuato Capuano –  bisognerà realizzare interventi alle pareti. Per il momento, il fabbricato è stato reso sicuro dal punto di vista del comportamento globale, intervenendo sui solai, realizzando la scala in cemento armato, che non ha riportato danni, e agendo anche su alcune pareti, pur se non tutte. Interventi che appunto valgono il 65% della sicurezza ideale».  Senza questi interventi, il terremoto di lunedì avrebbe provocato indubbiamente danni molto più rilevanti. In pratica, la scuola sarebbe crollata. «I solai – ha spiegato l’ingegnere – erano formati in origine da varie travi in ferro poggiate singolarmente sui muri. Una modalità costruttiva che in caso di terremoto avrebbe provocato quello che i tecnici definiscono un comportamento “a carciofo”: la struttura si sarebbe cioè “aperta”, e i solai sarebbero crollati. L’intervento di “incatenamento” con alcuni particolari cordoli di piano sui muri, e l’apposizione di diagonali in acciaio, ha fatto sì che il fabbricato abbia riportato solo alcuni danni, in particolare alla parete nord, con caduta di pezzi di intonaco dai muri, ma senza crolli di pareti».

I laboriosi lavori di adeguamento sismico del plesso Manzoni, terminati un anno fa, comprendevano anche l’esecuzione di alcune varianti che, senza modificare il quadro economico, consentirono anche l’adeguamento dell’impianto elettrico, la sistemazione degli spazi esterni e il rifacimento e posa in opera del cancello originario. Ai lavori di adeguamento sismico furono aggiunti quelli di efficientamento energetico. Tuttavia, anche se rimasta in piedi, la struttura al momento non è agibile, e l’anno scolastico è ormai alle porte.

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