CRONACAPRIMO PIANO

Porto di Casamicciola, firmata l’ordinanza per il dragaggio

Le previsioni di spesa ammontano a 2,5 milioni di euro per 20 mila metri cubi da rimuovere. Il crono programma della fase progettuale dovrebbe terminare il 21 giugno, rinvio a settembre in caso di intoppi. Il Comune di Lacco Ameno ente attuatore, con il supporto di Forio

FOTO FRANCO TRANI

Un quarto dei traffici marittimi del’Isola d’Ischia è destinato al porto di Casamicciola Terme. Da novembre quei traffici sono fermi, pari quasi a zero. Per un verso o per un altro, con l’obbiettivo di riavviarli entro il 21 giugno, prende il via l’operazione dragaggio del secondo scalo isolano. Non meno di 20 mila metri cubi dovranno essere rimossi e portati, caratterizzazioni positive permettendo,in una secca a tre miglia dalla costa. In caso contrario finiranno in discarica. Nella peggiore delle ipotesi, in caso di intoppi l’operazione, sarà sospesa e rinviata a settembre 2023.Il fattore tempo è il fattore essenziale per un costo che in due fasi già lievita a 2,5 milioni di euro.

C’E’ L’ORDINANZA, ADESSO E’ CORSA CONTRO IL TEMPO

Si mette in moto, con la “n.8”di Legnini, l’articolata macchina delle attività di caratterizzazione, progettazione, dragaggio e destinazione finale dei sedimenti al Porto di Casamicciola Terme, rimasto parzialmente interdetto alle imbarcazioni, dopo che, in termini e modi ancora da chiarire, la “valanga di fango del 26 novembre scorso ne ha alterato i fondali”. Il nuovo provvedimento, emanato proprio ieri mattina dal Commissario all’emergenza, Giovanni Legnini,  introduce procedure in deroga molto concentrate, definendo i ruoli e le competenze di tutti gli attori istituzionali coinvolti, disponendo un crono programma dettagliato delle attività da realizzare per ripristinare al più presto le funzionalità dell’approdo di Casamicciola, nel rispetto dei principi di sostenibilità ed economia circolare. 

CINQUE SEDUTE, UN CONSESSO TECNICO E UNA DEAD LINE

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Si avvia in questo modo, spiegano al tavolo istituzionale, un complesso lavoro definito all’esito di una faticosa composizione delle volontà pubbliche e delle valutazioni tecniche, emerse dal consesso tecnico, appositamente istituito dal Commissario Legnini e presieduto dal vicecommissario, Gianluca Loffredo, che ha svolto gli approfondimenti tecnici e procedurali, come ben sano i nostri lettori, nel corso di cinque sedute che si sono svolte tra gennaio e febbraio. 

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Data l’urgenza di riavviare la piena operatività portuale, sono stati fissati tempi strettissimi per ogni fase procedurale, con l’obiettivo di concludere i lavori di dragaggio prima  dell’estate. Una vera scommessa che potrà realizzarsi solo se vi sarà un esito positivo del campionamento dei sedimenti e a condizione che ciascuno dei soggetti titolari delle funzioni indicate nell’ordinanza  rispetti i tempi assegnati. Soltanto nel caso in cui i risultati dei prelievi lo consentiranno,  si procederà con l’immersione in mare dei fanghi dragati, permettendo in questo modo di conciliare la risoluzione delle criticità esistenti con la necessaria tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino.

LACCO AMENO ENTE ATTUATORE IN PARTNSERSHIP CON FORIO

Come vi avevamo anticipato da queste pagine, l’ordinanza commissariale, la n.8 del 25 febbraio 2023, individua come soggetto attuatore il Comune di Lacco Ameno, quale capofila dell’Associazione dei Comuni dell’Isola di Ischia, che a mezzo del RUP già nominato Arch. Regine del Comune di Forio è autorizzato ad avvalersi per la progettazione e la caratterizzazione dell’accordo-quadro già stipulato per le attività di ripascimento sull’Isola. La Regione Campania, che ha fornito un decisivo contributo con le misurazioni batimetriche e l’autorizzazione ad avvalersi dell’accordo quadro dalla stessa finanziato, è indicata come l’autorità competente per il rilascio delle autorizzazioni e per assicurare il supporto tecnico e amministrativo allo svolgimento delle attività connesse. Al fine di garantire la massima efficienza e per procedere speditamente con i lavori previsti, inoltre, viene istituita una Conferenza dei servizi, in stile Legnini, composta dai rappresentanti di tutte le realtà istituzionali e gli enti interessati.

LE PAROLE DEL COMMISSARIO GIOVANNI LEGNINI

Ringrazio la Regione Campania e il Vice Presidente Bonavitacola, i Comuni di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio, la Capitaneria di Porto, tutti gli enti, gli operatori e i professionisti che hanno consentito di arrivare sin qui – ha commentato il Commissario Legnini – I tempi previsti dal cronoprogramma sono strettissimi e sfidanti. Non sarà facile fare tutto in tre mesi, ma ce la metteremo tutta e se ciascuno farà puntualmente la sua parte e se saremo fortunati, potremo garantire il dragaggio più rapido mai realizzato. Se, invece, insorgeranno ostacoli, faremo le dovute valutazione e informeremo i soggetti interessati e i cittadini” dice il commissario.

Per fortuna i quantitativi da rimuovere non sono enormi– spiega Legnini- Non serve molto,le stime ci dicono 15- 20.000 m³ da rimuovere, non pochi ma non sono neppure tantissimi, da scaricare in una secca a tre miglia dalla costa”. Salvo caratterizzazioni dei materiali e pareri scientifici ed ambientali che fino ad ora hanno artato dei fanghi alluvionali di Ischia come il male assoluto per l’ecosistema marino. Sarà lo stesso per il letame del secondo scalo isolano? l’ipotesi il trasporto di un bacino a tre miglia dalla costa se la caratterizzazione non dovesse essere ok, si andrà a discarica. Il fattore tempo è il fattore essenziale: in 20 giorni si deve dragare due possibilità su tre di farcela nel caso ci fermeremo e valutiamo e rimandiamo a settembre il ritorno dei traghetti per Legnini secondo il suo crono programma deve avvenire entro l’inizio dell’estate non della stagione turistica e quindi entro il 21 giugno“. Infine conclude rispondendo alla nostra domanda sul ripascimento che non resti una chimera e vada oltre le sole lucrose progettazioni:” per evitare che ci sia fuori alla progettazione che ci si fermi alla progettazione e non possiamo fare che compulsare l’ente attuatore che abbiamo scelto noi puntando sul Comune di Lacco Ameno per una questione dipraticità economicità e concretezza“.

2.5 MILIONI DI EURO COMPLESSIVI DI STANZIAMENTI

1 milione di euro era stato stimato per la prima fase di intervento, nella seconda fase venne aggiunto un altro milione mezzo di euro per complessivi 2 milioni e mezzo di euro per un intervento in due step. Il progetto conclusivo poi dirà quanto serve, dirà l’importo che sottolinea ancora Giovanni Legnini “troverà copertura finanziaria per la progettazione e la caratterizzazione nell’accordo quadro con le risorse della regione Campania per la realizzazione troverà copertura nelle risorse stanziate dal governo se non fossero sufficienti 45 milioni useremo quella parte dei 4 milioni di euro La Regione Campania a messo a disposizione nella primissima fase dell’emergenza somme ti ho chiesto siano destinate a due finalità uno il completamento dell’alveo La Rita un intervento in corso da realizzarsi da parte della città metropolitana due che siano impiegati dragaggio del porto di Casamicciola.ho fiducia che saranno sufficienti”.

GIACOMO PASCALE ACCETTA LA SFIDA

Lacco Ameno mattatore di fondi e affidamenti. Giacomo Pascale gongola e si gode la partnership con l’amico sindaco di Forio Francesco Del Deo incassando la progettazione dell’opera più importante del post frana sulla più importante infrastruttura del paese il porto. Lo fa sfruttando il fallimentare progetto del mega ripascimento di Ischia che difende dalle accuse di “non modello di concretezza”: “Il ripascimento di Ischia va bene. Siamo nella fase di progettazione, (sono trascorsi quasi dici anni ndr) è molto complessa.È da rivedere, però sicuramente, non condivido che sia un fallimento. Per il dragaggio del porto di Casamicciola sono onorato della fiducia che ho raccolto dal commissario Legnini. Ringrazio il sindaco di Forio per la fiducia. So bene cosa rappresenta il porto di Casamicciola per la comunità. L’auspicio è che io possa onorare questa gratificazione– e sulle priorità dice- le priorità sono quelle dettate dal commissario proverò a rispettare i tempi. Poi ritornando ai fondi ed al ripascimento: “Terremo conto delle risorse del ripascimento e dei fondi rotativi ma il dragaggio sarà eseguito con fondi della regione Campania e il resto a valere sui fondi dell’emergenza era contabilità intestata al commissario delegato” .

Pascale si finge estraneo al lavorio sotto banco per incassare il dragaggio, mentre Legnini interviene per correggere il tiro Pascale:”Non ha chiesto di essere ente attuatore è stato d’accordo nel percorrere, forse ,la soluzione più economica e più adatta all’esigenza.Qualunque altro soggetto attuatore avessimo scelto ci avrebbe messo molto più tempo e in ogni caso, mi permette di correggere il tiro del sindaco: non proverò a rispettare, ma dovete rispettare il crono programma”.

TUTTE LE TAPPE DEL CRONOPROGRAMMA NEL DETTAGLIO

Entro 5 giorni dalla pubblicazione della ordinanza, il piano di caratterizzazione sia in merito al sitodi partenza che a quello di destinazione (dumping), sulla base delle stime e delle indicazioni contenute nella relazione del Vice Commissario Loffredo. Entro lo stesso termine, il soggetto attuatore redige il piano di sicurezza e di coordinamento, assicurando la valutazione del rischio dovuto all’eventuale presenza di ordigni bellici inesplosi. Nel caso di valutazione di sussistenza del citato rischio, da effettuarsi anche sulla base dell’analisi storica dell’area portuale oggetto dell’attività di dragaggio, provvede con assoluta urgenza alla bonifica preventiva del sito.

-Attività di campo legate al prelievo di campioni o a misure specifiche nel sito di partenza e in quello di dumping sono condotte dal Soggetto Attuatore per un tempo non superiore ai 10 giorni, comprensivi dei tempi di mobilitazione e smobilizzo delle attrezzature utili per l’attività di campo finalizzata al prelievo delle carote. Ai fini dei controlli di competenza sui prelievi effettuati dal soggetto attuatore, ARPAC acquisisce il 10% del campione.

Il Soggetto Attuatore fornisce, entro i successivi 25 giorni dalla conclusione delle attività, le analisi dei risultati dei laboratori.

Il Soggetto Attuatore avvia le attività di progettazione, ed entro i successivi 5 giorni dall’acquisizione delle analisi dei laboratori, consegna il progetto complessivo di dragaggio, allegando le risultanze del piano di caratterizzazione e fornendo tutti gli elaborati previsti dal progetto.

La Conferenza dei Servizi viene immediatamente convocata dal Commissario delegato e conclude i suoi lavori entro 10 giorni dalla consegna degli elaborati progettuali, con l’acquisizione di tutti i pareri.

La Regione Campania rilascia le autorizzazioni di competenza entro 5 giorni dalle determinazioni della Conferenza.

I lavori di dragaggio e di destinazione finale dei sedimenti sono avviati entro 5 giorni dal rilascio delle autorizzazioni di cui al comma 6 e dovranno essere conclusi entro 20 giorni.

LE SECCHE DI SCARICO

Le ipotesi sviluppate durante i tavoli tecnici individuano due aree: una a NW di Forio a circa 4/5 MN dove sono presenti fondali fangosi ad oltre 200 metri di profondità e l’altra a circa 4 MN a SUD della costa di Sant’Angelo del Comune di Serrara Fontana. Le predette ipotesi sono al vaglio dei progettisti ed è indubbio che vada valutata la compatibilità del materiale di dragaggio con il sito di dumping. In ogni caso la profondità del piano di posa del materiale sedimentato, superiore o inferiore alla batimetrica dei 200 m, determina un diverso approccio alla caratterizzazione del sito di dumping.

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