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Proposta di legge per le isole minori, adesso si accelera

Dopo gli incontri a Montecitorio, l’Intergruppo Parlamentare “Sviluppo Sud” si è riunito a Portici presso la stocia reggia: ribadita, nel corso del summit, la volontà di eliminare una serie di diseguaglianze di cui il Mezzogiorno è vittima da sin troppo tempo

Dopo gli incontri a Montecitorio, il gruppo interparlamentare per lo “Sviluppo Sud, aree fragili E Isole Minori” ha organizzato un importante incontro a Portici, presso la storica Reggia. Qui, alla presenza di alcuni componenti dell’intergruppo e di esponenti della politica regionale e nazionale sono state illustrate alcune delle specificità del lavoro che sta portando avanti il gruppo interparlamentare, una attività intensa che ha come obiettivo quello di rendere il Sud locomotiva d’Europa, eliminando le diseguaglianze territoriali di cui siamo vittime da fin troppo tempo. L’intergruppo è formato da 40 tra deputati e senatori, da oltre 90 rappresentanti delle professioni e delle Istituzioni Locali e mondo della Cultura e, come primo grande obiettivo vi è quello di giungere alla promulgazione della tanto attesa Legge per le Isole Minori ed un’altra in merito all’equità territoriale.

L’incontro svolto a Portici, lo scorso 6 ottobre, è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione riguardo questi due fondamentali obiettivi anche grazie agli interventi dei relatori tra i quali figuravano l’On. Alessandro Caramiello, l’On. Enrica Alifano, l’On Annarita Patriarca, l’On. Gisella Naturale, l’On. Felice Casucci, l’On. Michele Schiano e l’On. Sergio Costa, oltre che i relatori dell’Ufficio di Presidenza Tecnico tra cui Francesco Del Deo, già Presidente ANCIM ed attualmente consigliere comunale di Forio.

Del Deo, la Proposta di Legge Isole Minori rappresenta un punto di partenza molto importante per la ripresa dei nostri territori. A che punto è la stesura del testo?

“Il Sud, come recita anche il titolo dell’incontro, deve essere la locomotiva d’Europa, deve essere inteso come una risorsa e non come un peso. Al Sud abbiamo tutte le risorse e tutte le carte in regola per raggiungere questo obiettivo che passa, naturalmente, per l’azzeramento delle differenze territoriali che registriamo tra Nord e Sud, oltre che tra Isole Minori e terraferma. L’intergruppo parlamentare, di cui faccio parte, è a lavoro da tempo e, devono dire, con ottimi risultati. Ringrazio l’On. Alessandro Caramiello,Presidente dell’intergruppo, per aver organizzato questo nuovo appuntamento che ci permette non solo di confrontarci l’un l’altro, ma anche di informare il pubblico su quanto stiamo realizzando. Come illustrato durante l’incontro anche dall’On. Michele Schiano, il documento contente le proposte riguardo il Disegno di Legge sulle Isole Minori è in dirittura d’arrivo e, a mio parere, per la sua complessità e la sua vastità, rappresenta un primo reale passo verso la concreta realizzazione di quanto declamato nel nuovo art.119 della nostra Costituzione, cioè verso la tangibile eliminazione degli svantaggi derivanti dall’insularità.”

La soddisfazione di Francesco Del Deo: “Il DL è in dirittura d’arrivo e rappresenta un primo reale passo verso la concreta realizzazione di quanto declamato nel nuovo art.119 della nostra Costituzione, cioè l’eliminazione degli svantaggi derivanti dall’insularità”

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Questo è un punto molto importante e che incide sulla nostra vita quotidiana…

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“Esatto. Grazie al lavoro dell’intergruppo parlamentare siamo riusciti, come tavolo tecnico, a mettere nero su bianco le esigenze e le richieste di intervento che provengono dai territori, confezionando una preziosa proposta di legge incentrata sulle Isole Minori e le peculiarità dei territori che finalmente sono al centro di una importante azione legislativa che coinvolge tutte le categorie e le istituzioni locali. Naturalmente sono tanti gli ambiti di intervento, la transizione ecologica, l’introduzione di un sistema di trasporti alternativo, la salvaguardia dei servizi essenziali come la Sanità, la Scuola e la Giustizia. E’ necessario uno snellimento della burocrazia per incentivare anche una nuova occupazione giovanile ed evitare lo spopolamento dei nostri territori. In questo senso, una proposta avanzata dall’intergruppo è quella di ampliare la ZES Unica del Mezzogiorno creata dal D.L. Sud anche alle altre Isole Minori non appartenenti a Regioni del Sud Italia. Politiche di intervento volte anche alla tutela del nostro bene più prezioso, il nostro mare come risorsa economica e le nostre coste con interventi di ripascimento e messa in sicurezza. E poi…”.

E poi?

“La proposta del Disegno di Legge comprende anche misure per la salvaguardia delle economie locali, come la pesca, l’agricoltura, l’artigianato, le attività legate alle acque termali laddove presenti, che costituiscono una delle risorse più preziose con un enorme potenziale capace di sviluppare economia e occupazione. Una nuova visione del settore turistico prendendo spunto da nazioni quali la Spagna, la Grecia e i Paesi Scandinavi che realizzano interventi governativi esclusivamente per le isole. Tutto questo garantirebbe maggiore tutela ai tantissimi lavoratori stagionali”.

Quali sono le altre proposte che verranno inserite nella Proposta di Legge?

“In qualità di componente del tavolo di presidenza dell’Intergruppo Parlamentare porto avanti le battaglie che ho intrapreso durante la mia presidenza dell’ANCIM. Le Isole Minori non possono continuare a subire disagi e vedersi non garantire i livelli minimi assistenziali e del servizi essenziali. I nostri territori insulari devono essere considerati risorse su cui investire e attraverso i quali far rifiorire l’economia nazionale. Una delle proposte che ho avanzato è quella di riconoscere a tutte le Isole Minori, come già avviene per le Isole Maggiori, uno Statuto Speciali, al fine di poter affrontare con provvedimenti ad hoc ed efficaci tutte le difficoltà che quotidianamente noi isolani ci troviamo a dover gestire. Mi riferisco al caro vita, ai maggiori costi che sosteniamo in ogni ambito e alle minori entrate che lo Stato ci garantisce. Con lo strumento dello Statuto Speciali potremmo ribaltare la situazione e colmare i gap tra i territori”.

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