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Spaccio di droga, Raffaele Di Costanzo arrestato e condannato

Nell’auto e nell’abitazione del 34enne lacchese i Carabinieri hanno rinvenuto oltre 70 grammi di marijuana e tutto l’occorrente per confezionare le dosi. Processato per direttissima, la condanna a 4 mesi è stata tuttavia sospesa

Non si ferma l’attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti sull’isola d’Ischia. Nella notte tra giovedì e venerdì scorso, in via Chiaia a Forio i Carabinieri dell’aliquota radiomobile di Ischia agli ordini del comandante Tiziano Laganà hanno arrestato Raffaele Di Costanzo, 34enne di Lacco Ameno già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione di droga a fini di spaccio.

Durante un controllo alla circolazione, è stata fermata un’autovettura, a bordo della quale c’era l’uomo, che durante le operazioni di verifica è apparso piuttosto agitato. La cosa ha ovviamente insospettito i militari, i quali non si sono accontentati della risposta negativa del 34enne alla domanda su se avesse con sé delle sostanze stupefacenti, e hanno proceduto alla perquisizione personale. Al termine di quest’ultima il Di Costanzo è stato trovato in possesso di un piccolo involucro di cartavelina contenente 1,5 grammi di marijuana. La cosa ha indotto i militari a estendere la perquisizione alla sua abitazione: spostatisi nel vicino comune di Lacco Ameno, i Carabinieri hanno eseguito un’approfondita ispezione,

al termine della quale sono stati rinvenuti alcuni barattoli e scatole per un quantitativo complessivo di altri settanta grammi della stessa sostanza, oltre a materiale vario per il confezionamento delle dosi: un bilancino, un coltellino a serramanico di diciassette cm, un tritaerba, tutti intrisi di sostanza. In più sono state sequestrate le carte usate per confezionare le dosi, tre confezioni di semi di marijuana pronti per essere piantati. Anche in virtù dei suoi precedenti per spaccio, il 34enne è stato tratto in arresto. Trasferito a Napoli, ieri mattina è stato processato per direttissima dopo la convalida dell’arresto, e condannato a quattro mesi di reclusione a seguito della scelta del rito abbreviato. La pena è stata sospesa, e l’uomo è stato così rimesso in libertà.

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