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Rizzoli, scatta il “Toto primario”: ma quanti dubbi sul bando interno

ISCHIA – A pensar male, diceva il buon Giulio Andreotti, si fa peccato ma spesso si indovina. Un detto che calza davvero a pennello per quelli che sono alcuni “rumors” e soprattutto alcuni sospetti che arrivano direttamente dalla “casa” della sanità isolana e cioè dall’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Dove, e questo lo diciamo a scanso di equivoci, ci sono tante cose che funzionano ed altre che invece non vanno, per una obiettiva carenza di personale ma anche per una serie di altri motivi che non stiamo qui a spiegare per non scrivere un “romanzo” piuttosto che un resoconto giornalistico. Nel mirino un concorso significativo, anche perché servirà a nominare il primario del reparto di Medicina dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno che dovrà sostituire il dott. Romis, che lo ha retto per diversi anni. Un concorso, però, dietro al quale potrebbe esserci il solito zampino, vale a dire quello della politica, che potrebbe di fatto a livello regionale aver lavorato per favorire i cosiddetti professionisti che appartengono alla “parrocchia” (in questo caso di centrosinistra e per essere ancora più chiari in quota Pd, partito di riferimento – sia pure tra alti e bassi – del neogovernatore campano Vincenzo De Luca). E con la regia, ovviamente, dell’Asl Na 2 Nord, da cui per l’appunto il nosocomio lacchese dipende.

Da cosa nascono perplessità e dubbi? E’ presto detto: l’azienda sanitaria locale ha emesso un avviso per l’attribuzione di un incarico temporaneo di dirigente medico direttore della UOC Medicina Generale. Il bando, chiamiamolo così, non è stato aperto agli esterni ma si è optato per la cosiddetta selezione interna. Nulla di irregolare, sia chiaro, perché le normative vigenti consentono di seguire questa procedura, ma il sospetto di molti è che si sia voluto creare l’avviso ad hoc per favorire qualcuno che negli ultimi tempi all’interno dell’ospedale pur senza essere ancora un primario sembra aver preso le “redini” del reparto in mano e già si comporterebbe come se di fatto la “promozione” fosse soltanto una questione di tempo. Un modus agendi dell’internista in servizio al Rizzoli che non è passato inosservato al personale ed ai colleghi che operano all’interno della struttura e che avrebbe provocato più di qualche malcontento, non fosse anche che per le scarse doti di diplomazia che il medico in questione manifesta non soltanto con i predetti colleghi ma anche con i pazienti ed i loro congiunti. E che, detto per inciso, avrebbe creato un diffuso malcontento. Anche perché non manca chi all’interno dell’ospedale ricorda il rapporto privilegiato, per appartenenza politica, del professionista in questione con un consigliere regionale molto conosciuto ad Ischia e che nel settore sanitario avrebbe una decisa influenza. E che, detto per inciso, avrebbe anche lavorato per fare in modo che si arrivasse alla selezione interna, forte anche del fatto che due possibili candidati per la poltrona di primario avrebbero rinunciato ad avanzare la propria candidatura per motivi di natura diversa ma che all’atto pratico potrebbero spianare la strada al medico che non vede l’ora di ricevere l’investitura ufficiale dalle autorità competenti.

E non mancherà molto tempo per capire se i sospetti, ops i pronostici, dei “malpensanti” di turno erano azzeccati o meno, ma francamente su questo nessuno nutre chissà quali dubbi. La domanda di partecipazione infatti, dovrà essere presentata entro il quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso all’albo aziendale, dove è presente già da qualche giorno. L’Asl Na 2 Nord provvederà a verificare la sussistenza dei requisiti richiesti nonché la regolarità della domanda. I candidati saranno poi valutati da una Commissione, nominata con apposito atto dal commissario straordinario dell’azienda, che procederà alla formulazione della graduatoria sulla base della valutazione dei curriculum. La commissione disporrà complessivamente di trenta punti da assegnare in base alla valutazione del curriculum prodotto e gli aspiranti primarie saranno valutati in queste categorie: titoli di carriera punti 12, titoli accademici e di studio punti 5, pubblicazioni punti 5, attività professionali e formative punti 8. Al termine della selezione sarà stilata una graduatoria, che sarà diffusa sempre col criterio della pubblicazione nell’albo aziendale. L’incarico avrà una durata di sei mesi, prorogabile di ulteriori sei mesi nelle more delle procedure concorsuali. Nell’avviso, che è stato firmato dal commissario straordinario Antonio D’Amore, si specifica che possono partecipare i candidati in possesso della qualifica di dirigente medico di Medicina Interna a tempo indeterminato ma anche di incarico di direzione di struttura semplice presso la UOC Medicina Interna in alternativa di essere titolare di incarico di natura professionale, anche di alta specializzazione. Non siamo dei tecnici ma, ripetiamo ancora una volta, non manca chi sostiene che il bando sia stato studiato ad hoc. Non mancherà molto per capire se le avvisaglie erano giuste o meno.

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