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Da Roma a Istanbul per Silvia: il viaggio in bicicletta di Angelo D’Ambra

di Isabella Puca

Ischia – 1800 km, da Roma a Istanbul e tutti pedalando, ma col sorriso sulle labbra, pensando a Silvia. E’ questo un piccolo sunto del viaggio di Angelo, una pedalata straordinaria fatta per la figlia di un’amica affetta da autismo. «Un autistico – spiega Angelo – costa alla propria famiglia circa 800 euro al mese, molti non possono permetterselo. La onlus (www.genitorieautismo.org, si può contribuire attraverso bonifici bancari o donando il 5 per mille, ndr), che ha sede a Roma, ha bisogno di visibilità e di donazioni». Così, di paese in paese, attraverso la via Francigena del Sud e poi in traghetto da Bari a Durazzo e ancora attraverso la Macedonia, la Grecia e la Turchia l’ischitano Angelo D’Ambra ha raccontato a chiunque di questa onuls Genitori e Autismo nata a Roma lo scorso 2006 da un gruppo di genitori unitisi proprio per raccogliere aiuti economici per affrontare la patologia dei loro figli. Il 29 agosto la partenza, il 29 settembre il ritorno, in quest’arco di tempo tantissimi incontri raccontati tutti attraverso la pagina Facebook The Wanderer’s Pass. «Tutti i giorni – ci dice ancora Angelo –  incontravo qualcuno di speciale che provava ad aiutarmi o voleva fare amicizia. In condizioni normali, girando per via Roma mentre fai la tua vita di tutti i giorni questo è un poco difficile. Uscire dalla tua isola o “zona di confort”, a quanto pare, ti fa avere più incontri positivi: persone che ti vogliono offrire un posto tenda in giardino, altri che vogliono sapere di Ischia e del terremoto, altri che stavano facendo viaggi più lunghi dei miei con molta più tranquillità’ di me. Ho incontrato un pellegrino di quasi sessanta anni che faceva a piedi da Istanbul a Thessaloniki, tedeschi su bici arrugginite che facevano più km di me in un giorno e vecchiette che non avevano paura del “tipo strano” e gli offrivano un caffe’ e un sorriso». Sui suoi taccuini appunti scritti a  penna e le mappe del suo viaggio, un percorso che di certo farà fatica a dimenticare. Gli chiediamo se c’è stato un momento nel quale ha perso la fiducia in se stesso, un momento in cui ha creduto di non farcela, «tutti i giorni dalle 5 di mattina fino a mezzogiorno – ci racconta – poi però ero troppo curioso di vedere cosa sarebbe arrivato il giorno dopo». Il suo l’obiettivo era, ed è, quello di sostenere l’ABA.Co., un centro di eccellenza per la terapia comportamentale ABA-VB per pazienti autistici, gestito da una onlus che si batte per offrire ai genitori informazioni sulla patologia e sugli interventi che permettono i trattamenti riabilitativi per i loro figli e per il riconoscimento di queste terapie da parte del Servizio Sanitario Nazionale. «Arrivato a Istanbul credo di aver pensato al prossimo passo che avrei fatto; ogni giorno del mese trascorso pedalando ho pensato al passo successivo e così da Roma – Velletri sono arrivato a Istanbul. Pensare a tutto il viaggio insieme è troppo per il mio cervello; Istanbul significava raccogliere foto immagini e video per rendere il tutto utile alla scuola di mia nipote Silvia». Riposta la bici ora Angelo si dedicherà alla vita reale e al suo lavoro, quello di barista, consapevole però di aver aggiunto un piccolo importante tassello nella vita di un’associazione fatta di genitori che ogni giorno pedalano per una meta in salita, incoraggiati dall’amore e dal sorriso dei loro figli.

 

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