CRONACA

Rifiuti a Lacco, chiesta la condanna per Irace, Ungaro e Balestrieri

Il pm ha invocato una pena di un anno e quattro mesi. A maggio le conclusioni della difesa nel processo che vede i tre imputati gravati dall’accusa di illecita attività di gestione dei rifiuti

Si avvia alla conclusione anche l’altro processo legato all’emergenza rifiuti e al loro smaltimento nel Comune di Lacco Ameno. Come si ricorderà, lo scorso luglio il Tribunale di Napoli mandò assolti tutti gli esponenti di quella che fu l’amministrazione comunale di un decennio fa, compreso l’attuale sindaco Pascale e l’ex sindaco Tuta Irace. Quest’ultima, insieme a Luigi Giorgio Balestrieri e Crescenzo Ungaro, deve ora difendersi dall’accusa di aver effettuato «una illecita attività di gestione di rifiuti abbandonando e scaricando, senza le prescritte autorizzazioni, all’interno di due aree prospicienti il campo sportivo “V. Patalano” sito in Lacco Ameno alla via Pannella rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, come meglio specificato nell’allegato verbale di sequestro del 30.05.2011 [..] riversandoli sul suolo nonché all’interno di nr. 6 cassoni ivi posti».

I tre all’epoca dei fatti rivestivano rispettivamente il ruolo di primo cittadino del comune del Fungo, di amministratore unico e di responsabile tecnico della società “Lacco Ameno Servizi srl”. Dopo quasi cinque anni di dibattimento e una lunga serie di testimonianze, ieri mattina il pubblico ministero ha chiesto al Tribunale il riconoscimento della responsabilità degli imputati e la condanna a un anno e quattro mesi. Il Tribunale ha rinviato a maggio la discussione finale della difesa, sostenuta dall’avvocato Lorenzo Bruno Molinaro. Poi il verdetto.

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