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Spaccio, le assoluzioni arrivano dopo 15 anni

Il giudice della sezione distaccata di Ischia Alessandra Ferrigno ha emesso la sentenza a carico di nove imputati accusati di aver gestito una “piazza” sull’asse Ischia-Forio fino al settembre 2008

Una vicenda giudiziaria lunga, complessa e tortuosa che adesso trova il suo epilogo con le assoluzioni sancite dall’autorità giudiziaria. Per una vicenda legata ad un presunto traffico di sostanze stupefacenti, infatti, erano finiti a processo una serie di soggetti accusati a vario titolo di aver gestito una piazza di spaccio sull’asse Ischia-Forio per un periodo che si era protratto fino al settembre 2008. Un teorema accusatorio per il quale il pubblico ministero era arrivato a chiedere la condanna per tutti gli imputati a ben 6 anni e quattro mesi di reclusione oltre che 28.000 euro di multa. La sentenza è stata invece di assoluzione, con la formula più ampia perché il fatto non sussiste, per tutti gli imputati ossia Carmine Trofa (difeso dall’avvocato Cristiano Rossetti), Claudio Di Maio, Fabio Alessandro Mattera (rappresentato dall’avvocato Antonio Iacono), Raffaele Battimiello, Marco Maltese, Andrea Di Costanzo, Massimiliano Iacono (questi ultimi tutti assistiti dagli avvocati Antonio De Girolamo e Gianluca Maria Migliaccio), Vincenzo Castagna, Carlo Poerio Iacono e Leonardo Fiorentino (difesi dall’avvocato Nicola Nicolella.

L’avvocato Gianluca Maria Migliaccio

La vicenda processuale, come già rimarcato, si perde decisamente nel tempo. Il rinvio a giudizio è arrivato nel maggio 2009, poi però il processo ha avuto una durata degna di una telenovela sudamericana: oltre 50 udienze, 12 giudici diversi che si sono succeduti presso la sezione distaccata di Tribunale di Ischia, sono questi i numeri che – tra l’altro – dovrebbero anche far riflettere sul funzionamento pachidermico della giustizia in Italia. Riavvolgendo il nastro di un lunghissimo processo, va sottolineato che importante per la difesa degli imputati si è rivelata l’ordinanza del 12 dicembre 2011 con la quale il giudice Verde, accogliendo la eccezioni di inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche sollevate dagli avvocati Rossetti e Migliaccio, negava la perizia trascrittiva delle conversazioni che erano state captate dalle utenze telefoniche intestate a Trofa, Maltese e Grieco: una decisione particolarmente significativa perchédi fatto ha escluso dall’ingresso nel dibattimento di circa l’80 per cento delle intercettazione che all’epoca dei fatti erano state intercettate dai carabinieri della Compagnia di Ischia.

Dopo un processo che pareva dovesse durare in terno, non possiamo fare a meno di sottolineare che il giudice Alessandra Ferrigno, che ha emesso la sentenza, è riuscita in una piccola impresa giudiziaria, se solo si considera la sua applicazione temporanea ovvero per soli quattro mesi presso il presidio giudiziario di via Michele Mazzella. Come da prassi, le motivazioni saranno rese note tra 90 giorni.

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