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Stanziola, febbraio un mese decisivo e di passione

di Marco Gaudini

 

BARANO D’ISCHIA Febbraio è il mese più corto dell’anno, ma per il Tenente della Polizia Municipale di Barano, attualmente sospeso, Antonio Stanziola, sarà invece un mese molto lungo durante il quale dovrà “giocare” una doppia partita giudiziaria. Il Tenente infatti, che è stato al centro della recente inchiesta denominata Free market,  è accusato di una serie di reati contro la Pubblica Amministrazione e di aver “indotto” alcuni espositori del mercatino di Testaccio a sottostare a sue presunte richieste illecite, ed è attualmente agli arresti domiciliari presso l’abitazione della sorella, a Napoli. Stanziola, si trova sulla terraferma in quanto  per ben due volte nell’arco di pochi mesi è stato rigettato il trasferimento sull’isola da parte del Tribunale. Ciò, evidentemente sta a significare che i magistrati ritengono che il ritorno del Tenente nella sua abitazione di Lacco Ameno, distante alcuni chilometri da Barano, luogo dove si sono di fatto consumati tutti i reati che lo hanno condotto in stato detentivo, non costituisca un elemento di garanzia circa la possibilità che lo Stanziola possa comunicare con altri soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nell’inchiesta. Elemento sul quale proprio durate il prossimo mese, si potrebbero avere degli sviluppi. Come dicevamo, infatti, il Tenente sarà impegnato a febbraio su almeno due fronti giudiziari. Il primo importante appuntamento l’8 febbraio, data durante la quale si celebrerà l’appello al Tribunale della Libertà. La difesa aveva infatti chiesto la scarcerazione del Tenente, o comunque almeno, attraverso questa richiesta, il trasferimento sull’isola. L’istanza avanzata era comprensiva di numerose memorie su molte delle circostanze rilevate in fase d’indagine, che la difesa, rappresentata dall’avvocato Cesare Patroni Griffi, ha provato a smontare pezzo per pezzo. Adesso però, il Tribunale, dovrà valutare se il rigetto dell’istanza di scarcerazione è stato adeguato o meno, e se sussistono delle esigenze cautelari tali da non far tornare il Tenente a Ischia. In pratica il Tribunale del Riesame potrebbe decidere  di rimettere in libertà Stanziola, anche se pare una prospettiva poco probabile, o farlo tornare sull’isola, ma anche confermare il rigetto della richiesta di scarcerazione e trasferimento, mantenendo tutto come adesso. L’altro fronte giudiziario che Stanziola sarà chiamato ad affrontare è invece quello più complesso, almeno per le vicende tecnico-giuridiche da dimostrare, che hanno determinato il ricorso in Cassazione. L’11 febbraio, infatti, a Roma si celebrerà  l’udienza della Corte di Cassazione, che potrebbe in teoria anche annullare l’ordinanza di misura cautelare. Il legale di Stanziola, ha puntato infatti anche sulla Cassazione, dinanzi alla quale è stato proposto un ricorso avverso il I Riesame. Il motivo di questo ricorso risiede, in una vicenda di disponibilità degli atti. Secondo quanto avanzato dalla difesa, il cancelliere, sbagliando nel dare la password per accedere al fascicolo telematico del Riesame non ha consentito alla difesa di poter consultare alcuni atti, tra i quali la richiesta di misura cautelare.  Se la Cassazione dovesse accogliere la tesi, questo potrebbe determinare la nullità sostanziale dell’Ordinanza di custodia cautelare emessa.

Insomma un febbraio di vera “passione” per Stanziola, un mese durante il quale probabilmente si determineranno molti aspetti importanti della sua vicenda. Un mese particolare il cui nome deriva dal latino februare, che significa “purificare” o “un rimedio agli errori” dato che nel calendario romano febbraio era il periodo dei rituali di purificazione, tenuti in onore del dio etrusco Februus e della Dea romana Febris, i quali avevano il loro culmine il giorno 14. Di errori commessi probabilmente in questa storia ci sono, forse a volte anche per superficialità e non necessariamente dietro un disegno criminoso, così come è emerso dagli atti delle indagini. Ma questo sarà appunto la giustizia a dimostrarlo e fare chiarezza. Nel frattempo è chiaro che Stanziola sta continuando a combattere per dimostrare la propria estraneità ai fatti fermo restando che la valutazione resterà al Tribunale. Ma le “partite” giudiziarie che riguardano il Tenente della Polizia Municipale di Barano non sono finite qui. Infatti a marzo, ci sarà anche l’udienza su un’altra vicenda, che però è strettamente correlata all’inchiesta che ha portato ai domiciliari Stanziola.  Il prossimo 15 marzo si terrà l’udienza relativa all’opposizione posta contro l’archiviazione sulla vicenda Balestrieri – Stanziola. Lucido Balestrieri Giovan Giuseppe l’investigatore privato, seppur una nota della Prefettura di Napoli, giunta proprio ai Carabinieri nel 2006, comunicava che era stata respinta la richiesta di licenza per svolgere l’attività di investigatore privato, rappresenta nell’inchiesta Free market il principale accusatore di Stanziola. Ma a l’udienza che discuterà l’opposizione all’archiviazione riguarda una storia di offese e percosse nel cortile del Comando di Polizia Municipale di Barano, che Stanziola avrebbe subito proprio dal Balestrieri. Ovviamente se ciò fosse confermato, e quindi la richiesta di archiviazione respinta, la posizione dell’investigatore privato, risulterebbe essere differente e quindi anche le sue denunce potrebbero perdere di credibilità e questo poi avrebbe inevitabilmente, anche dei riflessi sulla fase processuale.

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