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Gioco d’azzardo, anche ad Ischia c’è il “pieno” di scommesse

ISCHIA – Il luogo in cui si fanno più scommesse legali lungo tutto l’arco della penisola italiana? I dati parlano chiaro: è Napoli la capitale delle scommesse, assieme a tutta la sua provincia. Il fenomeno è particolarmente radicato e non c’è bisogno di particolare attenzione per rendersene conto, basta dare un’occhiata al proprio territorio per constatare quanti centri scommesse siano stati aperti in questi ultimi anni nei luoghi più disparati dell’isola. La voglia di scommettere e vincere dei soldi riuscendo a centrare le previsioni è troppo forte.  A Ischia la quantità di bollette giocate in cerca della grande vincita è nettamente superiore rispetto al resto d’Italia. A varcare i centri scommesse ben disseminati un po’ in tutti e sei i comuni dell’isola sono per lo più maschi – la quasi totalità – e scommettono con cadenza quotidiana soprattutto sul calcio, ma anche sull’ippica. C’è poi lo zoccolo duro di scommettitori che nostalgicamente concentra i propri sogni su Lotto e Superenalotto, sperando nella vincita milionaria.

A Napoli e dintorni, nei primi sette mesi dell’anno sono stati giocati 153 milioni di euro, uno sproposito se si valuta quanto invece si gioca nella Capitale. Roma, seconda città sul gradino del podio degli scommettitori, lungo l’arco di tutto il 2018 ha registrato giocate per appena 63 milioni di euro, quasi un terzo in meno rispetto a quanto giocato a nella provincia di Napoli. Terza città Milano con 50,5 milioni di euro. Nulla di nuovo: Napoli e i comuni che ruotano attorno alla città partenopea avevano già fatto registrare sia nel 2016 che nel 2017 primati da capogiro per quanto riguarda le scommesse, ma rispetto al passato, anno dopo anno, si nota una netta crescita del giro di affari che orbita attorno le scommesse.

Ma c’è vero guadagno nel giocare? Secondo i dati tutt’altro. Nel semestre scorso le agenzie di scommesse hanno fatto registrare giocate per 2,5 miliardi di euro. 2,02 miliardi sono tornati in vincita ai giocatori. La spesa «effettiva» degli italiani è stata quindi pari a 490,6 milioni di euro. Nelle 1.263 agenzie di scommesse presenti sul territorio napoletano si è registrata una raccolta di 376 milioni di euro per una spesa effettiva di 71 milioni. Nelle 804 sale attive su Roma e provincia invece sono stati raccolti 223,5 milioni di euro (oltre 184 milioni restituiti in vincita e una spesa effettiva di 39,2 milioni). Chiude il podio Milano con una raccolta di 139,6 milioni di euro e 26,3 milioni di spesa effettiva per i giocatori. Tra le prime cinque città c’è un’altra campana, la città di Salerno con 95 milioni di euro spesi e poi Bari che segue a 90 milioni.

Antonello De Rosa

 

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