CULTURA & SOCIETA'

Sulle orme di Cristofaro Mennella: un importante progetto green ed ecosostenibile

Presso la Biblioteca Antoniana si è tenuta la presentazione del progetto “Laboratori green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo” del Liceo Giorgio Buchner con la collaborazione del Centro Studi Isola d’Ischia

Viviamo in un mondo in cui concetti come sostenibilità ed ecologia devono essere all’ordine del giorno per poter sperare in un futuro migliore. Nonostante i tanti allarmi di scienziati ed esperti, come esseri umani, continuiamo a inquinare e a rendere sempre più povera di risorse la nostra terra. È per questo che le nuove generazioni devono “coltivare” un nuovo mondo che si contraddistingua per una maggiore cura per il territorio e il paesaggio. In questo senso è orientato il pregevole progetto 13.1.4A-FESRPON-CA-2022-34, più facilmente chiamato “Laboratori green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo” del Liceo Giorgio Buchner di Ischia.

Tale progetto è stato realizzato in collaborazione con il Centro Studi Isola d’Ischia rappresentato per l’occasione dalla prof.ssa Ernesta Mazzella e dal neo presidente Francesco Mattera.L’evento, tenutosi in un clima di assoluta compostezza, è cominciato con l’intervento Giuseppina Di Guida, dirigente dell’Istituto Cristofaro Mennella che ha posto l’accento sull’importante ruolo ricoperto proprio dal Mennella nel secolo scorso: «Eventi come questo sono estremamente importanti perché riportano in auge la figura si Cristofaro Mennella, uno degli uomini più importanti del Novecento per la nostra isola. Questi, per chi non lo sapesse, nel 1951 fu eletto Direttore dell’Osservatorio Geofisico dell’isola d’Ischia da parte dell’Ufficio Centrale di Meteorologia ed Ecologia. Inoltre, il Mennella già negli anni ’50 e ’60 portò avanti teorie sulla possibilità di una destagionalizzazione dell’isola d’Ischia e affrontò lo studio delle condizioni ecologiche e delle colture più appropriate e più redditizie di Ischia, affrontando anche il problema della floricultura industriale dell’Isola.

In un contesto sociale in cui si guarda sempre di più alla sostenibilità e all’ambiente credo che sia giusto creare un ponte tra le nuove generazioni e chi in passato si è battuto per la salvaguardia del territorio». Ha poi preso la parola Assunta Barbieri, dirigente del Liceo Giorgio Buchner di Ischia che ha spiegato in cosa consiste il progetto “Laboratori green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo”: «Per la realizzazione di questo ambizioso progetto il nostro Liceo ha beneficiato dei fondi del FESR, ovvero Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Grazie ad essi la nostra scuola, dopo un lungo lavoro durato quasi un anno, darà il via a una serie di laboratori di scienza, biologia e chimica, ma soprattutto si doterà di una serra aeroponica. Parliamo di una serra autosufficiente perché sarà dotata di pannelli solari, piccole pale eoliche e di altre tecnologie estremamente avanzate. È un progetto innovativo, per certi versi futuristico e tutto questo consentirà ai nostri studenti e alle nostre studentesse di avvicinarsi allo sviluppo delle colture in modo da riscoprire anche il proprio passato, essendo Ischia un territorio a forte vocazione agricola.

L’obiettivo finale del progetto, chiaramente, è quello di creare colture sostenibili che rispettino il territorio e l’ambiente che ci circonda. Al progetto hanno lavorato di buona lena i professori Annalisa Agnese, Raffaele Mattera e Lorenzo Sapere che hanno seguito passo dopo passo ogni sviluppo e ai quali vanno i miei più sentiti ringraziamenti. Ci tengo a ringraziare anche il Centro Studi Isola d’Ischia per l’interessamento al progetto e per il supporto che ci ha dato in tutto». Anche Francesco Mattera, il neo presidente del Centro Studi Isola d’Ischia, ha voluto testimoniare la bontà e l’importanza di questo progetto: «In qualità di Centro Studi Isola d’Ischia abbiamo subito colto l’occasione di realizzare questo evento in collaborazione con il Liceo Buchner di Ischia perché crediamo che progetti come questo siano molto lodevoli e che vadano sostenuti. Creare un ponte tra i grande uomini di scienza del passato come Cristofaro Mennella, Paolo e Giorgio Buchner e le nuove generazioni deve essere il fine principale di tutti noi».

Il Prof. Lorenzo Sapere, uno dei tre professori coinvolti nel progetto, ha infine spiegato tutte le caratteristiche e i segreti della serra aeroponica: «Alla realizzazione di questa bellissima realtà oltre a me hanno partecipato anche il professore Raffaele Mattera e la professoressa Annalisa Agnese che vorrei ringraziare per il loro aiuto. L’aeroponica di cui stiamo parlando non è altro che una tecnica di coltivazione in serra, in completa assenza di terreno. Le piante, grazie a questo tipo di coltivazione all’avanguardia, sono sostenute artificialmente e la loro nutrizione idrica è garantita da sistemi di nebulizzazione di acqua arricchita da fertilizzanti minerali. I nutrienti, così nebulizzati, vengono assorbiti direttamente dalle radici della pianta. La serra aeroponica, poi, è chiusa e ben isolata e questo è un vantaggio perché non consente la proliferazione di agenti patogeni, a cui spesso si deve porre rimedio con i disinfestanti. Tutto l’impianto sarà alimentato da energia rinnovabile con otto pannelli fotovoltaici integrati da un sistema mini eolico con pali verticali collegate a loro volta a una batteria d accumulo che ci consentirà di essere autonomi al 100%. Con questa serra aeroponica, poi, daremo il via a una serie di laboratori ‘green’ per permettere ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze di avvicinarsi al mondo della botanica e dell’agricoltura con l’obiettivo di coinvolgere tutte le materie sia quelle scientifiche che quelle umanistiche».

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