Vito Iacono ha raccolto l’invito alla manifestazione foriana denominata “Le mani sulla città” e promossa dal movimento Noi Siamo Nessuno, affermando che una vera rete tra i vari gruppi di cittadinanza attiva si otterrà soltanto sconfiggendo l’autoreferenzialità che purtroppo caratterizza molte di queste formazioni. Il consigliere d’opposizione ha puntato il dito contro la “svendita” del paese, illustrando in particolare la situazione del porto, con la paventata ipotesi della proroga alla società che l’ha gestito negli ultimi anni con bilanci fallimentari e che non hanno prodotto alcuna reale ricchezza per il paese. Per Vito Iacono, anche la travagliata vicenda dei lavoratori della Ego Eco è un ulteriore segnale di un “inquinamento del nostro tessuto sociale”, provocato dall’aver dato ingresso nella nostra realtà a individui e società extra-isolane intenzionate soltanto ad assicurarsi profitti, anche a costo di gravi opacità che la magistratura sta rivelando: «Ho dovuto subire intimidazioni di ogni tipo anche da parte di elementi dell’amministrazione, ma quello che mi preoccupa è che i cittadini non si pongono più domande, pur di fronte a interrogativi inquietanti: dove finisce il fiume di denaro pubblico che in questi anni è stato impiegato su vari fronti? Non penso soltanto al porto o ai rifiuti, ma anche alla triste vicenda della Colombaia».
