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“Sopravvivere” al Ferragosto, gli isolani la vedono così

La giornata più attesa dell’estate è da sempre l’occasione per concedersi (per chi non è impegnato col lavoro) un po’ di svago ma anche per provare a rifugiarsi dal caos che impera a Ischia. Ecco alcune “storie” raccontate da nostri concittadini

C’è chi attende il Ferragosto tutto l’anno per vivere momenti magici e chi, invece, vuole trascorrerlo con maggiore tranquillità, magari in cerca di una tregua dalla canicola. L’etimologia del termine Ferragosto deriva dall’antico Feriae Augusti, una festività che si celebrava nell’antica Roma. La festa era in onore dell’imperatore Augusto e il nome, che significa il riposo di Augusto, dà il nome anche al mese. Feriae Augusti non era la festività del 15 agosto, così come la conosciamo, ma era più un modo di chiamare la prima parte del mese di agosto che era dedicata al risposo e ai festeggiamenti, festività istituita nel 18 a.C. Dal punto di vista religioso, invece, la festa è stata assimilata dalla Chiesa Cattolica, da quando cioè ha associato al 15 agosto le celebrazioni per l’Assunzione di Maria. Sulla nostra isola, ovviamente, il Ferragosto non è una giornata come le altre perché rappresenta l’acme dell’estate con un numero considerevole di turisti che si trovano nelle strutture ricettive. Anche gli isolani sono soliti festeggiare il Ferragosto, ognuno a modo proprio seguendo tradizioni popolari di varia natura. Alcuni preferiscono trascorrere la giornata al mare con amici e familiari, mentre altri decidono di allontanarsi dai centri affollatissimi che caratterizzano questo periodo per raggiungere le località collinari dell’isola, in cerca di refrigerio. Così, abbiamo deciso di ascoltare alcuni volti conosciuti dell’isola per sapere come hanno intenzione di trascorrere questo 15 agosto tra festeggiamenti e divertimenti, sempre nel rispetto delle regole anti-Covid.

PASCALE: «IL MIO FERRAGOSTO? MESSA E TAVOLA CON GLI AMICI»

Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno ci ha parlato di come trascorrerà la giornata: «La mattina sarò alla messa della Madonna Assunta a Lacco Ameno, poi sicuramente sarò a casa a tavola con amici e familiari. Inevitabilmente sono giorni caotici per l’intera isola e, per tale motivo, mi piace stare in tranquillità lontano dalla confusione che a Lacco Ameno, a onor del vero, risulta essere minore rispetto ad altri comuni più grandi. Da giovane, invece, ricordo che il Ferragosto era un giorno in cui si andava al mare con gli amici, magari suonando la chitarra in spiaggia e facendo il bagno di notte, in nome di quella spensieratezza che si addice alla gioventù». Pascale, infine, ha voluto fare un appello alle persone a non esagerare nei comportamenti: «Il mio auspicio è che tutti, in particolar modo i giovani, rispettino le norme anti-Covid, ovvero l’uso della mascherina e il distanziamento. So che il Ferragosto è un momento di gioia e di condivisione, ma non dobbiamo credere che il virus sia scomparso. Non possiamo permetterci di vanificare il lavoro fatto ed è per questo che invito tutti a divertirsi sì, ma con moderazione e soprattutto responsabilità».

GIANLUCA TRANI: «AL MARE E CON LA FAMIGLIA, SIATE PRUDENTI»

Anche Gianluca Trani, assessore comunale di Ischia ci ha raccontato come intende passare il giorno di Ferragosto: «Sicuramente trascorrerò la giornata a mare con la mia famiglia, cercando di vivere in tranquillità questa festività. Credo che in ricorrenze come queste sia giusto dedicare il proprio tempo alle persone a cui vogliamo bene. È un periodo indubbiamente caotico per l’isola e, in questo senso, il mio invito è quello di continuare a seguire le direttive sanitarie che ci impongono di assumere comportamenti responsabili. Io credo molto nella socialità, ma la ricetta per trascorrere al meglio la giornata ferragostana di quest’anno è quella di riuscire a unire le precauzioni necessarie con lo stare insieme. Il Ferragosto da ragazzo, invece, lo trascorrevo in spiaggia con gli amici, mangiando il pollo che preparavamo alle fumarole dei Maronti».

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MASCHIO: «MANCHERANNO GLI EVENTI CULTURALI E RELIGIOSI»

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Interessanti sono state le dichiarazioni di Gaetano Maschio, direttore artistico di eventi del comune turrito: «Dal punto di vista artistico per me sarà un Ferragosto anomalo perché la vigilia di questa festività è sempre stata dedicata all’Assunzione e alla realizzazione di eventi culturali e religiosi che quest’anno, così come nel 2020, non ci saranno per i rigidi protocolli anti-Covid che rendono difficile l’organizzazione di manifestazioni di questo tipo. Dal punto di vista personale, invece, trascorrerò la giornata a casa tra amici e familiari perché ritengo che questo sia un momento da vivere con le persone a noi più vicine, dedicando loro il nostro tempo». Ha, poi, continuato facendo un’analisi sociale importante: «Ben venga lo svago e il divertimento, ma nel pieno rispetto di tutte le regole sanitarie vigenti. Va da sé che ognuno deve fare la propria parte comportandosi in maniera responsabile e coscienziosa. È giusto divertirsi a Ferragosto, a patto che non si assumano atteggiamenti pericolosi per la collettività. Da persona che procura diletto negli altri, mi sento di lanciare questo messaggio, ovvero di divertirsi osservando le regole ed evitando che i festeggiamenti scadano nella confusione e nel caos». Gaetano Maschio, infine, ha riportato alla mente qualche Ferragosto del passato: «Da bambino ero solito stare a Forio nella basilica di Santa Maria di Loreto con Don Mario Amalfitano o con Don Michele Romano, aiutando loro a preparare i festeggiamenti per l’Assunzione. Quando sono diventato uomo di spettacolo, invece, andavo per le piazze dell’isola a cantare e a fare spettacoli, insieme a mia moglie Filomena».

BOTTIGLIERI LONTANO DAL CAOS: «A BARANO IN UN CASOLARE CON AMICI»

Abbiamo, poi, sentito Marco Bottiglieri, presidente dell’AICAST che ci ha raccontato di voler sfuggire dalla confusione del periodo: «Io e la mia famiglia trascorreremo il Ferragosto in un casolare a Barano con amici, lontano dal grande caos che caratterizza storicamente questa festività. L’isola, per la sua conformazione geografica, si presta a frequentare luoghi un po’ più appartati e riservati, come le zone collinari dove si può cercare calma e frescura. La forza del nostro territorio è anche quella di poter scegliere il posto dove fermarsi in base ai propri gusti e alle proprie necessità». Sempre Bottiglieri ha parlato di come trascorreva da ragazzo il Ferragosto: «Ricordo che da giovane la giornata ferragostana era improntata sulla movida e il divertimento. Di solito si andava in spiaggia con gli amici. Una volta andai su una barca molto grande, chiamata Tortuga. Fu una bella esperienza che riporto alla mente con grande piacere. Oggi, come ho detto prima, preferisco viverlo con maggiore rilassatezza dedicando il mio tempo alle persone giuste, lontano dal caldo asfissiante di questi giorni».

MARIANNA SASSO: «AL LAVORO PER IL CENONE, MA COL SORRISO»

Infine, abbiamo sentito Marianna Sasso, organizzatrice di eventi: «Questa giornata sarò al lavoro, essendo alle prese con due alberghi pieni di turisti, ovvero il Miramare e Castello e il Mareblu. Tuttavia preparare il cenone di Ferragosto diventa un rito con i miei colleghi che in estate sono la mia seconda famiglia. Preparare gli addobbi con la governante, scegliere le pietanze con Ciro il mio titolare e grande chef, e sorridere nonostante la stanchezza ripaga di qualsiasi fatica. Per me la sera, poi, è un rito tornare a casa e cenare nel nostro giardino lontano dal mondo con il Castello come cornice. Stare insieme alla mia famiglia, agli amici e soprattutto ai miei nipoti che tornano in questo periodo dell’anno per le ferie è una consuetudine».

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