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Case baraccate, lo “spiegone” per tecnici e cittadini

Edilizia post sisma e immobili realizzati prima del 1945, con materiali e tecniche tradizionali: arriva il decalogo e manuale didattici di cui gli uffici (e non solo) non potranno fare più a meno. E servirà a snellire le pratiche

Muove nel solco del testo unico per le ricostruzioni italiche il documento approvato la scorsa settimana, durante la Conferenza dei Servizi sulla ricostruzione privata a Ischia.Anche se si tratta di uno strumento non vincolante. Nei giorni scorsii sono state pubblicate anche “Le linee guida per la progettazione degli interventi strutturali nella ricostruzione post sisma” e la guida applicativa con una ricostruzione fotografica dei principali siti Baraccati del Cratere di Ischia. La casa baraccata, una costruzione antisismica, prototipo borbonico di fine 700 della casa a graticcio di epoca romana, di cui Ischia conserva le ultime testimonianza e modelli dopo il sisma del 1883.La struttura commissariale ne conta 13 (censite) tra Lacco Ameno e Casamicciola Terme. Lo “spiegone” per tecnici e cittadini incapaci di finalizzare le pratiche a 6 anni dal sisma. Un manuale didattico di cui gli uffici per il sisma non potranno più fare a meno.“Uno strumento di soft law che, seppur non vincolante per professionisti e cittadini, restringe l’area di discrezionalità tecnica nell’esame dei progetti, in tal modo accrescendo la possibilità di accoglimento delle domande di contributo per ricostruire”- Parola del Commissario Giovanni Legnini.  

Un tomo di 64 pagine in cui si approfondisce tutto, dall’antenna fino alle fondamenta di un edificio, adottato con l’intento principale di uniformare i criteri di progettazione degli interventi strutturali, il documento contiene un focus specifico su quegli immobili che sono stati realizzati prima del 1945, con materiali e tecniche tradizionali. In particolare, per quanto riguarda le case baraccate, è possibile preventivamente sottoporre il progetto preliminare di intervento alla Conferenza Speciale dei Servizi di cui all’ordinanza n. 17/22, in modo da acquisire preliminarmente gli indirizzi più appropriati per la redazione del progetto esecutivo. Fin qui questo aveva rappresentato un forte limite. Quasi impossibile incidere nella ricostruzione post evento. Con l’ausilio di immagini, grafici e foto, inoltre, nel documento vengono illustrate auspicabili strategie d’intervento, in relazione alla tipologia strutturale dell’edificio e a tecniche sostenibili e compatibili con i materiali originali degli stessi fabbricati.Ieri dopo l’annuncio di lunedi è stato dato conto della pubblicazione del testo anche sul sito dedicato al Sisma Ischia 2017 è venerdi sarà tenuta una pubblica assemblea con Legnini nella basilica di S.Maria Maddalena per spiegarne nel dettagliola guida tecnica per la progettazione degli di interventi di ricostruzione degli edifici danneggiati dal terremoto del 21 agosto 2017. Di fatto una ricostruzione ferma al palo di lacci e lacciuoli burocratici. Un pantano normativo.

Il documento approvato, insieme al Protocollo di collaborazione con la Soprintendenza, che è stato stipulato a Ischia venerdì scorso insieme ai tre Comuni interessati dal sisma, sono due nuovi strumenti necessari per consolidare l’avvio del complesso percorso ricostruttivo e per gradualmente superare le incertezze che hanno caratterizzato i rapporti tra i tecnici e le istituzioni competenti. Negli auspici dei promotori si tratta di un passo ulteriore quindi verso una fase più matura del processo di ricostruzione.

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