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«Senza acqua, luce, ed in una baracca di lamiere: ecco come vivo a Serrara Fontana»

 

di Sara Mattera

SERRARA-FONTANA. Un letto sgangherato e una cucinino fai da te poggiato su di una pila di mattoni ed una tegola di legno.  Gli abiti ammassati in un angolo, in un mobile che a stento riesce a contenerli tutti.  All’interno della struttura  filtra solo qualche spiraglio di luce, nonostante sia pieno giorno. All’esterno, invece, tra pezzi di metallo arrugginito, pietre e paglia, spunta uno stendino per i panni e una pentola contenente acqua con cui lavarsi.  A prima vista, sembrerebbe quasi di trovarsi in un accampamento di una qualche zona  povera e sperduta dell’Africa, ma così non è.  Quello che vi stiamo descrivendo è, invece, il luogo in cui vive una nostra concittadina isolana di 56 anni.  Una vera e propria baracca in lamiere di pochi metri quadrati, sita nel Comune di Serrara Fontana, priva di qualsiasi comfort e all’interno della quale nessuno si sognerebbe mai né di entrare né tanto meno di vivere. Ed, invece, la protagonista-  suo malgrado – di questa assurda vicenda, la signora Giovanna – il nome è di fantasia per preservare la sua privacy – ci vive ormai da lungo tempo in una condizione di estremo disagio.

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