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Ischia, le presenze turistiche e la “cartina di tornasole”

Sicuramente non è l’indicatore più affidabile (e ci sarebbe bisogno di una serie di “approfondimenti” anche sulla sua qualità) ma il numero delle “presenze” di turisti sull’ Isola di Ischia è la prima “cartina al tornasole” di ogni analisi. Ebbene il massimo storico delle presente si è avuto nell’ Anno 2001 con quasi 7,5 milioni di presenze di turisti ad Ischia, numero andato via via crescendo (pur tra alti e bassi non estremamente significativi) dal 1964. Dopo il 2001, il numero delle presenze è andato invece decrescendo, costantemente e gravemente, in modo esponenziale potremmo dire. Nel 2006 non superava i 4 milioni di presenze (quindi prima della crisi economica che ha investito il mondo civilizzato); nel 2015 (prima del terremoto di quest’ Agosto) non raggiungeva i 3 milioni di presenze (gli Operatori del settore dicono 2,5 milioni). Nel 2018 (anno dopo il terremoto) vedremo…

Oltre questo dato numerico delle “presenze”, si dovrebbe poi analizzare la “qualità” delle stesse, ma già il solo dato numerico fortemente decrescente è emblematico di una crisi profonda (peraltro nata prima della crisi economica di questi anni, sorta nel 2008 nel mondo ed in Italia avvertita in modo forte nel 2010). Per alcuni anni abbiamo “retto” con i Turisti russi (o dell’ Est Europa) ma è stato un fenomeno limitato e transitorio (i ricchi dell’ Est vogliono ostentare la loro ricchezza, ed avere una località che si presta a ciò: Capri in questo è meglio di Ischia). Ora speriamo nei cinesi, come prima abbiamo sperato nei giapponesi (che vanno a frotte a Pompei ed a Sorrento, perché non amano attraversare il mare). Certo, se le presenze fossero aumentate (e non diminuite), si dovrebbe verificare la “qualità” delle stesse (in termini di fatturato e di ricchezza “lasciata” sul territorio), ma il dato numerico degli ospiti dell’isola è fortemente in calo, quindi mi sembra evidente che ogni altro indicatore ed ogni altra analisi risultano inutili.

Eppure nelle località turistiche della Campania (Capri, Sorrento Pompei) le presenze turistiche sono in aumento (circa un 7-10% in più ad anno), la stessa Napoli ha avuto negli ultimi cinque anni un aumento fortissimo delle presenze turistiche (spalmato in tutto l’anno…). Poi si può discutere se sono “presenze” mordi e fuggi o se portano vera ricchezza ma almeno l’ indicatore “presenze” è in forte aumento e consente agli analisti, agli studiosi della materia di verificare gli altri indicatori, di approfondire l’ analisi e l’indagine. Ad Ischia le “presenze” sono in calo. Guardatevi intorno: i nostri giovani (anche laureati) vanno a lavorare fuori d’ Ischia, in Italia ed all’estero (sempre di più), stiamo diventando un’isola di vecchi. Perché questo? Ad Ischia non c’è vera prospettiva di “crescita” (né professionale né artigianale) ed i nostri giovani sono costretti ad emigrare. Oggi sentivo di un giovane e brillante cuoco che, aspirando ad una “Stella”, si è trasferito da un albergo a cinque stelle di Ischia a Malta, località mediterranea in forte espansione turistica.

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