CULTURA & SOCIETA'

By night, chiude lo storico locale dei De Georgio

In una lettera diffusa sui social le motivazioni, venerdì scorso l’ultima festa in quella che è stata prima una sala giochi e poi uno dei lounge bar più alla moda

“Dallo Sprint, TurboPlay, Friends,ClubAlchemie è tutto!Volevamo ringraziare tutti voi, quelli che per un’ultima volta ci hanno raggiunto ieri per una delle più belle feste che questo locale abbia mai visto, quelli che purtroppo non sono riusciti ad esserci, quelli che negli anni ci hanno supportato e offerto la propria preferenza come clienti prima e amicizia poi, quelli che ci hanno permesso di realizzare dei sogni e crescere sia umanamente che professionalmente nel farlo, e anche quelli che invece i sogni hanno fatto di tutto per distruggerceli, a loro la vita riserva un cassetto polveroso dove dimenticare i propri di sogni, e lì giacerà anche la mia indifferenza per la loro mediocrità”.

E’ questo il congedo di Ciro De Georgio che, insieme ai fratelli Bruno, Ulrica, Sergio, ha chiuso defintivamente una pagina di storia del by night – e non solo – isolano, con una grande festa, il game over party, accompagnata da tantissimi amici. Nel 1986, l’imprenditore Napoletano Bruno de Georgio senior rileva l’allora Sprint, sala giochi e punto di ritrovo per i giovani dell’isola d’Ischia. “Nel 2020, – scrivono i fratelli – dopo 34 anni, numerosi cambi di pelle (internet point, bar caffetteria, cocktail bar, discoteca, spazio multifunzionale per musica arte e creatività), una moltitudine di cause a difesa di legalità e diritto di esercitare dignitosamente e serenamente il proprio mestiere, la suddetta attività iniziata dal de Georgio Bruno senior, nostro padre, CHIUDE. Game over.

Raccontare questa “partita “ durata 34 anni sarebbe impossibile:un multiplayer che ha visto avvicendarsi tanti giocatori, inserire tanti gettoni, tante vite intrecciarsi; quanti amori sono nati in quell’edificio, magari tra una canzone al Juke Box (completamente creato e brevettato da nostro padre) e una partita a biliardo, o magari anni dopo tra un cocktail e la musica di uno dei tanti talentuosi dj del Friends?”. I fratelli poi elencano quelle che sono state le ragioni che li hanno portati a questa scelta difficile sottolineano che, purtroppo, non tutte sono dipese dalla loro volontà, “da una parte vi è il mancato raggiungimento di un nuovo accordo con la proprietà dell’immobile; da un’altra, la scelta di non reinvestire a Ischia, è invece legata ai trascorsi con diverse amministrazioni alternatesi negli ultimi 34 anni e l’accanimento giuridico perpetrato a nostro danno da parte di alcuni pseudo politici/imprenditori isolani, e la mancanza, sia nel pubblico che nel privato, di progettualità nel settore ricettivo e turistico che possa far auspicare a un futuro economicamente prospero per l’isola.

Si chiude dunque un’epoca, e uno dei luoghi di ritrovo e divertimento storici dell’isola sbiadisce dal reale per continuare ad esistere nell’eternitá dei ricordi di tutti noi.Aldilà di tutto ciò, e a dispetto della triste circostanza, la nostra famiglia vorrebbe festeggiare con voi un’ultima volta:festeggiare la vita, i successi di un grande uomo visionario che un po’ fu anche padre per tanti giovani isolani e non, festeggiare i ricordi che tutti noi abbiamo creato “abbasc o turboplei/frenns“ festeggiare la speranza nel futuro, l’amore e l’amicizia, perché dobbiamo ricordare che “la vita è n’affacciat ‘e fenest”. E la festa c’è stata e ha visto diverse generazioni di ischitani riunirsi in quello che è stato il luogo che ha accompagnato la loro gioventù, tra un disco suonato dal jukebox in una mattina in cui avrebbero dovuto essere a scuola, il primo drink di una sera di autunno e una ballata fino all’alba l’ultimo dell’anno.

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