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Meteo avverso, slitta anche l’udienza preliminare

ISCHIA. Nulla di fatto ieri mattina per l’udienza preliminare nel procedimento che vede coinvolti Giovangiuseppe Ferrandino , Antonello D’Abundo e Ciro Castiglione. Le condizioni meteo avverse e la conseguente cancellazione di alcune corse nei collegamenti marittimi hanno reso impossibile allo schieramento difensivo, costituito dagli avvocati Lorenzo Bruno Molinaro, Gianluca Maria Migliaccio e Michelangelo Morgera, di raggiungere in tempo utile il Palazzo di Giustizia di Napoli per partecipare all’udienza, nella quale era in programma la discussione del pubblico ministero sulla posizione di D’Abundo, per il quale l’avvocato Migliaccio aveva chiesto il rito abbreviato. Il giudice ha quindi deciso di rinviare l’udienza al prossimo febbraio.  Si allungano ancora, dunque, i tempi della vicenda giudiziaria per i tre protagonisti della vicenda originatasi da una serie di controlli sugli scarichi fognari effettuati presso una delle strutture alberghiere della Casthotel. Secondo la Procura,  Ferrandino e D’Abundo avrebbero goduto di una serie di agevolazioni in cambio di “avvertimenti” nell’imminenza dei controlli stessi. Tutti i tre indagati sono gravati dall’accusa del reato di induzione indebita a dare o promettere utilità.  Altre accuse sono rivolte verso Antonello D’Abundo e Vanni Ferrandino. Al primo, in particolare, viene contestato il reato previsto dall’art. 346 del codice penale, il  millantato credito. A carico di Vanni Ferrandino e Antonello D’Abundo si ipotizza anche il reato previsto dall’art. 326 del codice penale, ovviamente in concorso,  cioè quello di rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio.

 

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