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Termina la stagione venatoria in Campania

ISCHIA. In realtà la caccia – in via ordinaria – doveva chiudersi, sulle isole partenopee, come nel resto d’Italia, sin dalla fine dello scorso gennaio, per tutte le specie ornitiche, ma l’ente di Santa Lucia – pressato dalle lobbies degli armieri – si è avvalso della deroga prevista dalla legge 96/2010. In aggiunta al calendario approvato nell’estate 2015, il Comitato di Gestione dell’ATC Napoli ha imposto, nell’ultimo piano di prelievo
(tuttora vigente) la sospensione dello sparo al coniglio selvatico per la corrente annata cinegetica. Dopo i successi conseguiti fino al 2013, il WWF Italia – malgrado le proteste della “P.A.S. Pronatura” – pure stavolta ha rinunciato ad impugnare l’atto amministrativo con cui era stata adottata la regolamentazione (pur afflitta da molteplici vizi) dell’ars venandi. Peraltro la preapertura (agli inizi di settembre) – in distonia col parere dell’ISPRA – relativa alla caccia ai colombacei, risultava espressamente censurata, poco tempo fa, dal TAR Veneto, I Sez., Pres. Di Nunzio. Gli ambientalisti hanno comunque favorevolmente accolto l’intervento
sostitutivo – nella seduta del 15 gennaio scorso – del Consiglio dei Ministri, che ha riformato (coattivamente)
i calendari venatori delle Regioni Calabria, Puglia, Marche, Toscana, Liguria, per violazioni alla normativa europea. Proprio al “premier” Renzi ed al ministro delle politiche agricole Maurizio Martina i componenti
della “P.A.S. Pronatura” sono intenzionati a rivolgersi in vista del nuovo calendario venatorio 2016-2017, che – (proseguendo sull’equivoco tra appostamenti fissi e vaganti) – prevederebbe nuovamente, secondo fondate indiscrezioni, l’apertura anticipata della caccia – persino ad Ischia, Capri, Procida – l’1 settembre 2016 (in
piena stagione turistica) sebbene solo per tortora, gazza, ghiandaia. Dalle stanze dei bottoni arriva intanto
la notizia della soppressione della “consulta faunistica venatoria regionale” – al pari di “tutte le commissioni, comitati, osservatori, gruppi di lavoro istituiti con legge regionale” (art. 2, comma 1, L.R. 18-1-2016 n. 1) – di cui faceva parte l’isolano Emilio Galano. “Poco male – commenta Rino Romano, presidente della “P.A.S.” –
visto che ormai, negli ultimi tempi, il glorioso organo consultivo, ora composto in larga parte solo da fanatici della doppietta e boicottato dagli esperti di scienze naturali, si era trasformato in una sorta di Bar dello Sport, ove i problemi ecologici venivano totalmente ignorati!”.

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