CRONACA

Ultima “chiamata” per gli sfollati, Castagna prova la mediazione

Nuovo incontro ieri al Capricho: il sindaco spera nella comprensione degli albergatori

Nuova riunione ieri mattina al Capricho sul tema dell’ormai terminata accoglienza alberghiera ai terremotati. Il sindaco Giovan Battista Castagna ha accolto una delegazione di sfollati alle prese con l’esigenza di individuare una nuova sistemazione, ma il tempo stringe e l’isola è alla vigilia del mese più “turistico” dell’anno. Una circostanza quest’ultima, che secondo alcuni sfollati impedisce di reperire alloggi da prendere in locazione, in quanto i proprietari hanno preferito fittarli ai villeggianti.

Tuttavia il sindaco ha ribadito la posizione e il punto di vista già sostenuti a maggio spiegando che la fine dell’accoglienza alberghiera era già nota da svariati mesi, e le successive proroghe non avrebbero dovuto far confidare in un ennesimo prolungamento dell’accoglienza dopo il 18 maggio, che resta il limite oltre il quale gli alberghi non verranno rimborsati per l’ospitalità erogata.

Il sindaco ha ripercorso sinteticamente le tappe della situazione, spiegando di essersi recato più volte a Roma per dialogare con le istituzioni sovraordinate, ma la risposta è sempre stata univoca: niente proroghe. Dunque, l’azione dell’amministrazione è stata diretta a trovare una soluzione per il maggior numero possibile di sfollati. Chi aveva una casa di proprietà, potrà continuare a godere del Cas fino a quando essa non sarà di nuovo abitabile, mentre coloro che erano già inquilini, di fatto non avevano perso l’abitazione, e per tre anni sono stati ospitati in albergo, dunque senza spese per l’affitto. Un periodo lungo, secondo il sindaco, sufficiente per cercare e trovare una sistemazione differente. Alle rimostranze di coloro che sono intervenuti alla riunione, il primo cittadino ha spiegato che anche gli albergatori avevano interesse alla proroga, visto che essi in tal modo avevano un’entrata certa, ma a Roma sono stati di diverso avviso.

Il primo cittadino ha ricordato che era stata approvata una misura che prevedeva l’erogazione di tre mensilità d’affitto, e che i residui cittadini sfollati erano stati invitati a fare domanda per ottenere il Cas, invito caduto nel vuoto ma poi lo scenario temuto dal sindaco si è materializzato. Castagna ha infatti sostenuto che a maggio gli albergatori erano alle corde sotto i colpi del covid-19, e i cittadini, con tre mensilità anticipate e il Cas, avrebbero avuto il coltello dalla parte del manico per trattare condizioni favorevoli, in quanto gli hotel dinanzi alla prospettiva di un’estate senza turismo, avrebbero accettato l’importo minore delle erogazioni pur di tenere in funzione la struttura. Adesso, con le condizioni che hanno permesso la riapertura, gli alberghi preferiscono prevedibilmente la clientela turistica che garantisce introiti ben maggiori. L’incontro si è concluso con il sindaco che ha promesso di contattare entro poche ore gli albergatori, confidando nella loro comprensione per accettare gli importi erogati dalla struttura commissariale e continuare ad ospitare i cittadini almeno fino al termine dell’alta stagione. Dunque, a breve la questione potrebbe conoscere un esito ragionevole, oppure complicarsi una volta di più. Staremo a vedere.

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