POLITICAPRIMO PIANO

Un oceano di silenzio

Nei sei Comuni isolani la contrapposizione politica è diventata ormai un miraggio, davvero rari i momenti di confronto tra le varie anime e gli esponenti politici che si sono ritagliati un ruolo di oppositori. Troppo spesso prevale la logica del “volemose bene”, soltanto pochissime mosche bianche tengono alta la “bandiera” di una minoranza svanita

C’è un tema, che sulla carta dovrebbe essere un argomento sensibile e che invece scorre via quasi inosservato. E’ un fenomeno iniziato magari in sordina ma che pian piano si va sempre più incancrenendo senza peraltro neppure diventare oggetto di discussione e dibattito in una terra che – detto per inciso – al netto di chi ogni tanto sfoga le sue frustrazioni su qualche social, di voglia di discutere pare averne davvero ben poca. Ma l’isola soffre un problema atavico, quello di carenza marcata di contrapposizione politica. C’è chi amministra, ma di fatto è completamente (o quasi) scomparso dai radar chi dovrebbe fare da controllare e svolgere il ruolo di minoranza. Il quadro, invero, è decisamente deprimente e non occorre nemmeno un’analisi approfondita per rendersene conto. Partiamo da Ischia, dove alle ultime elezioni amministrative l’attuale sindaco Enzo Ferrandino ha scritto la storia, portando a casa 16 consiglieri di maggioranza su 16. Un primato storico, forse irripetibile (utilizziamo il forse perché qui ormai non bisogna dare nulla per scontato) figlio di una strategia pre elettorale con la quale si è lavorato per far sì che non ci fossero avversari e/o ostacoli sulla propria strada. Quanto poi un civico consesso cloroformizzato abbia fatto o meno bene al paese, sarà la storia a raccontarlo magari tra qualche anno.

Da Ischia ci spostiamo nella vicina Casamicciola, dove lo scorso anno Giosi Ferrandino ha vinto le elezioni amministrative e dove oggettivamente si vive una situazione ai limiti del paradossale. I consiglieri di minoranza Giovan Battista Castagna, Giuseppe Silvitelli e Stani Senese sono ancora prigionieri di una “matassa” che non sono riusciti a sbrogliare. Il bivio, per intenderci, è il seguente: fare opposizione strenua stile barricate o provare a gettarsi tra le braccia dell’eurodeputato per sedersi a tavola (sempre che Giosi accetti eventualmente altri commensali)? Il problema è che questa fase meditativa dura praticamente dallo scorso 16 maggio e l’impressione è che proseguirà ancora, almeno fino al 9 giugno. Perché subito dopo il voto europeo non è da escludere che il primo cittadino casamicciolese possa pensare ad un nuovo rimescolamento delle carte, anche se non è dato sapere con quali personaggi e interpreti. Nel frattempo niente e nessuno si muove e anche i cittadini eventualmente scontenti sono privi di un riferimento. Un quadro tutt’altro che allegro, appare ovvio. Le cose non vanno meglio a Lacco Ameno dove di fatto l’unica voce che si sente di tanto in tanto è quella di Domenico De Siano, che però nel corso del Pascale bis si è fatto sentire quasi esclusivamente per questioni legate al porto turistico. Poi magari sotto traccia si lavora per mandare a casa il “Barone” un giorno sì e l’altro pure, ma non ci pare di vedere un clima di contrapposizione così acceso e marcato come pure alcune delicate questioni meriterebbero. Il caso di Serrara Fontana, però, è forse il più emblematico di tutti sulla nostra isola e la dice lunga sull’importanza che viene data all’impegno politico. Dopo essere stato sconfitto alle ultime amministrative dall’attuale sindaco Irene Iacono, Cesare Mattera è diventato un “fantasma” e non si è fatto mai vedere in consiglio comunale. Ovviamente però dalla maggioranza non si sono neppure sognati di surrogarlo con il primo dei non eletti dopo una serie di assenze reiterate, chissà magari forse proprio nel timore che potesse subentrare qualcosa che l’opposizione volesse farla per davvero.

E così per trovare gli ultimi baluardi, gli eroi, le cosiddette mosche bianche, bisogna guardare a Forio e Barano dove a tenere alta la bandiera sono Vito Iacono e Maria Grazia Di Scala. Che però, va detto, combattono “soli contro il mondo”. All’ombra del Torrione Iacono fa quello che può ma soltanto negli ultimi consigli comunali ha cominciato a trovare un minimo di sponda da parte di Capuano, Del Deo e Loffredo, con gli ultimi due che pagano lo scotto di essere sempre stati dall’altra parte della barricata. A Barano pensare di poter arginare Gaudioso è un po’ come azzeccare la combinazione vincente del Superenalotto: l’avvocato fa quello che può ma spesso la sua sembra una voce nel deserto. Coerenza e costanza, in ogni caso, sono due caratteristiche che accompagnano l’impegno e la passione politica di Vito e Mariagrazia ed è giusto sottolinearlo. Fatta questa veloce mappatura, non possiamo però fare a meno di sottolineare come eventuali responsabilità di questo scenario vadano assolutamente ricercate anche tra noi cittadini elettori che in alcuni casi l’occasione per creare un minimo di contraddittorio ce l’abbiamo avuta ma non abbiamo inteso sfruttarla. E’ il caso di Ischia, dove resta ancora un mistero come abbia fatto l’altro candidato a sindaco del 2022, Gennaro Savio, a non centrare l’elezione a consigliere comunale: è chiaro che, nel caso di specie, chi non ha votato Enzo Ferrandino ha preferito andare al mare o comunque rimanere a casa piuttosto che concedere la preferenza al suo unico avversario. Che si sia trattato di una proposta politica ritenuta poco credibile di chissà quale altro motivo, beh quella forse è stata davvero la prima spia che il vento stava cambiando. E il problema, evidentemente, è che da molte parti continua a spirare con la stessa insistenza. Intelligenti pauca…

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex