CRONACAPRIMO PIANO

Una missione da Re: «basta violentare Ischia»

Lunga intervista al vicequestore e dirigente del commissariato Ciro Re: le sue dichiarazioni dettano la linea in vista dell’imminente mese di agosto ma sono oggetto anche di una serie di illuminanti riflessioni sulla necessità di difendere il territorio da chi intende solo periodicamente “stuprarlo”. E poi…

È la sua prima estate a Ischia e sicuramente si sarà reso conto che questa è davvero un’isola dalle due facce, a seconda della stagione in cui la si vive anche dal punto di vista professionale. Grazie all’esperienza accumulata sul campo, avrà immediatamente percepito che la gestione del territorio durante il periodo estivo è un qualcosa di più complesso e che a volte non lascia un attimo di respiro…

«Questa è un’isola che merita attenzione e che non può nè deve essere abbandonata nemmeno per un istante. Va condotta per mano, così come la cittadinanza va aiutata e supportata. In questo periodo abbiamo riscontrato delle problematiche patologiche che caratterizzano Ischia, in particolare mi riferisco alle innumerevoli violazioni del codice della strada. Spesso ci siamo trovati davanti a fenomeni come guida in stato di ebbrezza, uso del telefonino quando si è al volante e mancanza di copertura assicurativa per alcuni veicoli. Un’altra violazione grave con cui spesso dobbiamo fare i conti è però quella dei sorpassi in curva o comunque pericolosi. E’ vero, a posteriori molti riconoscono e ammettono l’errore, ma ho la sensazione che non percepiscano la gravità dell’azione commessa e questa è una circostanza che senza dubbio deve far riflettere».

«Alcune persone giungono sull’isola per sfruttare e violentare il territorio. Non possiamo più consentire questo maltrattamento. Chi intende venire sulla nostra isola per comportarsi in maniera poco edificante deve sapere che non gli saranno più perdonati atteggiamenti scorretti e di cattiva educazione»

Episodi come quello accaduto al Gatto Bianco rappresentano uno spot in negativo per l’isola. Inutile nascondere che durante il periodo estivo, purtroppo, ci sono delle persone che vengono a Ischia a fare di tutto fuorché gli ospiti o i turisti, ergendosi quasi a padroni incontrastati del territorio. Condivide?

«Ho la sensazione che alcune persone giungano sull’isola per sfruttare e violentare il territorio. Non possiamo più consentire questo maltrattamento perché Ischia è un luogo bellissimo e deve essere una meta internazionale, ambita da tutti. Chi intende venire sulla nostra isola per comportarsi in maniera poco edificante deve sapere che non gli saranno più perdonati atteggiamenti scorretti e di cattiva educazione. Ripeto, l’isola non può essere “violentata”».

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In che modo le forze dell’ordine possono e devono rendere più ficcante la propria attività?

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«È necessaria un presenza qualificata sul territorio e a ciò va accompagnata un efficace azione preventiva. Nei prossimi giorni, lo anticipo, arriveranno dei rinforzi, in particolare dodici unità provenienti dal reparto Prevenzione Crimini. Verranno a supportarci e ci daranno una mano in un periodo sicuramente complesso come quello estivo. La nostra deve essere un’organizzazione precisa con obiettivi chiari. In particolare, è importante sorvegliare su luoghi cardine della movida come piazza degli Eroi, piazza San Girolamo e piazza Antica Reggia che, come è noto, sono punti di transito assai frequentati nelle ore notturne. Il nostro operato deve essere caratterizzato da metodologie di contrasto, prevenzione e da un’azione di repressione nel caso di situazioni particolari».

«Sulle possibili infiltrazioni illecite l’attenzione deve essere massima. Bisogna tenere alta l’attenzione lì dove è possibile investire del denaro perché il malaffare potrebbe nascondersi in qualsiasi realtà. E soprattutto non dobbiamo mai pensare che determinati soggetti appartenenti a organizzazioni malavitose siano indifferenti al nostro territorio»

Si è detto di un’isola violentata e il che è vero, ma va fatta un’analisi con un pizzico di sana autocritica. Gran parte di questa violenza, infatti, se la auto infligge l’ischitano stesso. Mi spiego meglio: Come è possibile che continui ad essere presente da tempo un fenomeno come quello delle affittanza abusive nonostante i tanti controlli che vengono fatti?

«Purtroppo il dio denaro è quello che muove tante persone e, come diceva lei, va fatta assolutamente un’analisi sulle affittanze illecite. Io credo che per estirpare questa piaga sociale sia necessario capire prima a chi diamo i nostri alloggi. Questa indagine preventiva è molto importante per evitare situazioni poco trasparenti. L’invito generale è quello di interagire con noi laddove ci siano dei dubbi e delle perplessità, prima che siano proprio le forze dell’ordine a dover intervenire. Anche qui, come in altre circostanze, la prevenzione gioca un ruolo fondamentale perché ci permette di operare al meglio. Le segnalazioni dei cittadini sono importantissime per la nostra attività».

Per adesso sembriamo essere ancora immuni da alcune dinamiche, ma quanto c’è da preoccuparsi del fatto che determinati soggetti poco raccomandabili possano mettere gli occhi sull’isola per i loro affari illeciti o per investire i propri capitali in attività commerciali, alberghiere o in immobili? Bisogna tenere alta la guardia affinché casi sporadici non diventino la norma?

«L’attenzione deve essere massima. Bisogna tenere alta l’attenzione lì dove è possibile investire del denaro perché il malaffare potrebbe nascondersi in qualsiasi realtà. E soprattutto non dobbiamo mai pensare che determinati soggetti appartenenti a organizzazioni malavitose siano del tutto indifferenti al nostro territorio. Quello delle forze dell’ordine deve essere un lavoro mirato e l’esperienza degli interventi preventivi e repressivi che facciamo in estate deve essere un’arma a nostra disposizione per capire cosa sta succedendo attorno a noi».

Cosa l’ha colpito in positivo dell’isola e della sua gente? In che cosa, invece, si dovrebbe cambiare rotta, adottando un nuovo registro?

«Ciò che in positivo mi ha sorpreso di più è sicuramente la voglia di cambiare. La gente vuole che le istituzioni diano il buon esempio, intervenendo in maniera ferma e decisa in determinate situazioni. Da varie parti ho notato che c’è l’interesse nel fare squadra tra i cittadini, amministrazione comunale e tutte le forze dell’ordine. Mi sembra che ci sia un bel clima per lavorare in sintonia e costruire nuovi orizzonti. Allo stesso tempo, però, ho notato anche che ci sono delle frustrazioni tra alcune persone che, stanche di alcune dinamiche, chiedono a gran voce di invertire la rotta. In generale sono più che soddisfatto di quello che c’è a Ischia e ricevere dei buoni feedback da parte dei cittadini credo che sia la più grande gratificazione che si possa avere. Posso dire che continueremo su questa strada, accanto a tutti gli ischitani».

«Purtroppo il dio denaro è quello che muove tante persone, va fatta assolutamente un’analisi sulle affittanze illecite. Io credo che per estirpare questa piaga sociale sia necessario capire prima a chi diamo i nostri alloggi. Questa indagine preventiva è molto importante per evitare situazioni poco trasparenti, ma serve la collaborazione dei cittadini»

La campagna di sensibilizzazione su alcune tematiche proseguirà nelle scuole con il nuovo anno?

«Si, è già tutto pianificato e ricominceremo a settembre. Abbiamo preso contatti con i vari dirigenti scolastici per entrare negli istituti e ci sono dei progetti ben definiti. Le anticipo che avremo momenti di riflessione sul cybercrime e sul cybercullismo, tutti aspetti che riguardano i giovanissimi. Il nostro obiettivo è quello di farci conoscere dai ragazzi e far capire loro che le forze dell’ordine non sono dei nemici, bensì possono e devono essere degli alleati e dei punti di riferimento».

Al netto dei numeri estivi che stravolgono sempre lo stato dell’arte, si aspettava nell’ordinarietà un territorio in cui il traffico di stupefacenti è così massiccio? Noi che raccontiamo l’isola lo vediamo in costante evoluzione da almeno un decennio. Siamo ancora nella norma o è il caso di preoccuparsi? Lei che idea si è fatto a riguardo?

«Ischia, come tutte le località turistiche, è una meta ambita e di notte capita che vengano a galla dei fenomeni patologici. Tuttavia in questo senso non trovo delle grandi differenze tra le province campane e quelle di altre regioni come l’Emilia-Romagna o le Marche. Sicuramente il rischio di un proliferare di sostanze stupefacenti c’è ed è nostro compito vigilare».

«Penso che l’amministrazione di Ischia si sia comportata bene sull’ordinanza che ha anticipato lo stop alle emissioni sonore. Si arriva a un punto in cui bisogna fare delle scelte e ritengo che il sindaco sia un po’ come un amministratore di condominio che deve stabilire le regole da rispettare. Se un diritto, anche soggettivo, lede gli interessi altrui, può essere affievolito»

Come si pone davanti all’ultima ordinanza del comune di Ischia che ha arretrato l’orario di spegnimento della musica? Secondo alcuni è una scelta opportuna, secondo altri potrebbe essere un problema perché, a detta loro, si rischia di mettere per strada una serie di persone che possono fare dei danni in maniera anarchica, sparpagliandosi in posti diversi rispetto a quelli che sono maggiormente osservati dalle forze dell’ordine. In questo dibattito lei da che parte si schiera?

«Penso che l’amministrazione comunale si sia comportata benissimo. Si arriva a un certo punto in cui bisogna fare delle scelte e ritengo che il sindaco sia un po’ come un amministratore di condominio che deve stabilire le regole da rispettare. Se un diritto, anche soggettivo, lede gli interessi altrui, c’è la possibilità che quel diritto possa essere suscettibile di affievolimento. Questo perché la maggioranza vuole che le regole siano applicate e rispettate. Ecco che, per tornare alla mia metafora, ritengo senza ombra di dubbio che il bravo amministratore condominiale debba tutelare l’interesse generale e non quello del singolo che, solo in apparenza, potrebbe apparire leso».

È soddisfatto fin qui della risposta che avuto dal personale in dotazione al commissariato di Ischia?

«Soddisfatto è dir poco perché questa è una squadra vincente. Fin dall’inizio abbiamo fatto un lavoro straordinario con un continuo confronto tra di noi. Sono orgoglioso di far parte di questo team così affiatato».

Un dirigente di commissariato è un uomo come tutti gli altri. Girando l’isola, le posso chiedere qual è l’aspetto che l’ha colpita di più di Ischia? Cosa davvero l’ha conquistata?

«L’isola è bellissima e tutto il mondo ci conosce come un luogo dalle mille meraviglie. Dal punto di vista paesaggistico c’è davvero da rimanere incantati, ma quello che mi ha conquistato di più è sicuramente la gente. Ricevo quotidianamente degli attestati di stima dalle persone che mi fermano per strada e a tutti loro posso dire che non verremo meno agli impegni presi, cercando di dare il nostro meglio in ogni situazione».

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Peppe

Complimenti questore, vada avanti cosi’ gli ischitani sono con lei

gioe'

gent .imo vicequestore RE mi scusi e ci scusa a nome di tantissimi-ma queste parole ormai per noi isolani non ci portano niente di nuovo-per il semplice fatto -che ogni volta c è stato avvicendamento al comando delle varie armi-tutti e dico tutti- hanno sempre promesso e la situazione è sotto ai suoi occhi-per favore -queste dichiarazioni le faccia a fine di settembre e ci dira cosa sara stato fatto nel frattempo-le auguro e spero nei suoi desideri-un ischitano che crede nei valori

Corry54

Ogni nuova nomina, il copia e incolla dei discorsi di apertura. Avete stufato venite a Ischia solo per le ferie, ma del lavoro, risultati Zero, tranne la ordinaria amministrazione. Ci vivono tutti i Cammorristi di Napoli, malavitosi di ogni genere, ma come si suol dire : Navigano nel buio.Meno chiacchere e più fatti e si comporti Da RE

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