CULTURA & SOCIETA'

Una pizza per Di Maio firmata Ivano Veccia

Ospite del ristorante romano Qvinto ha cenato con tutto il suo entourage in una sala privata a base di pizza preparata dal pizzaiolo dj foriano

“Una pizza per festeggiare la nuova nomina, sperando che la mia pizza porti bene”. E’ così che Ivano Veccia, il pizzaiolo dj foriano emigrato a Roma dove gestisce il reparto pizza del ristorante Qvinto, commenta la foto scattata con Di Maio neo eletto ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel Governo Conte«Gli è piaciuta tanto la margherita e la lasagna povera – racconta a noi de Il Golfo -è venuto appositamente per la pizza che ha degustato insieme a crocché spupplì e frittatine». Secret garden il nome della sala privata dove hanno accolto Di Maio e tutto il suo entourage con un ricco buffet a base di pizza e tanto altro. Sei i tipi di impasti preparati dal nostro Ivano: margherita, lasagna povera, sole mio, Anna Savio, Dop e Qvinto. «Mi ha fatto un sacco di complimenti mi ha detto che non credeva di poter trovare a Roma una pizza così buona. Gli ho detto che venivo da Ischia!».

Reduce dal matrimonio olimpionico di due suoi grandi amici, la campionessa di scherma Elisa di Francisca e Ivan Villa, Veccia ha preparato per loro e tutti gli invitati, fuori la Chiesa del Soccorso di Forio, la pizza fritta ricotta e salame e scarola capperi e olive per poi vestire i panni del dj durante la festa del Negombo. E sarà sempre lì, nell’arena che si trasformerà per il prossimo Ischia Safari il 16 di settembre, che gestirà l’area pizza dell’evento: 29 i pizzaioli attesi da tutta Italia, alcuni portatori di grandissime novità. “C’è una pizza – avverte – il cui impasto è fatto con il ghiaccio”. Da Forio a Roma, Veccia continua la sua scalata fatta di farina, lievito e amore per la sua terra da cui trae ispirazione per alcune delle sue pizze. Aveva 9 anni che iniziò a fare le prime pizze e 14 quando entrò seriamente in un ristorante; la sera era pizzaiolo e la notte si trasformava in dj. Ma quella di Ivano è stata una vera e proprio “Pizza revolution” nata da un forte spirito di osservazione fuori dall’Italia e dentro la nostra isola, al quale si è aggiunto l’utilizzo d’ingredienti al top e prodotti di stagione. L’ultimo riconoscimento, ottenuto a settembre scorso quando, a Pagani, fu premiato chef della Pizza per i Food Award 2018 di Ritratti di Territorio Rinascita sud, questa la motivazione: “É uno dei pizzaioli nostrani più talentuosi. La sua personalità racchiude lo spirito della vulcanica isola d’Ischia. Cultore dell’impasto, anche con le farciture non scherza, in omaggio alla sua patria che vanta più ristornati stellati. Appassionato del suo lavoro sa che le classifiche contano, ma fino a un certo punto”.  A marzo 2018, invece, venne invitato a partecipare  all’evento “la città della pizza” insieme ai  maestri pizzaioli più bravi d’Italia. Con lui c’erano Franco Pepe, Gino Sorbillo, Gabriele Bonci, Teresa Iorio, solo alcuni dei grandi nomi legati all’arte della pizza, pietanza eletta patrimonio dell’Unesco, che tante soddisfazioni sta dando al nostro Ivano. Galeotto fu l’evento romano per il giovane ischitano che, già in passato, ha iniziato a farsi conoscere nel panorama nazionale, e non solo, per quella che è una delle pietanze più conosciute al mondo. Da una pizza estiva fatta da Pietro Saulli e Sabrina Corbo, rispettivamente presidente e vice presidente della Green Network, una società che opera nel settore energia, prima italiana a sbarcare a Londra in questo settore, il contratto di consulenza per un anno per quella che rappresenta, oggi, la pizzeria più grande della Capitale, 500 posti a sedere e un governo ospite a cena.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex