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Una voce per l’anoressia, il dott. Volpe: a Paolo Massa bisogna dire “grazie”

Nell’ambito del convegno “Artemisia, una voce per l’anoressia, illuminante è stato l’intervento del dottor Umberto Volpe responsabile del reparto dedicato ai disturbi alimentari del primo Policlinico di Napoli. Il suo coinvolgimento nasce in modo particolare dall’affetto nutrito nei confronti di Artemisia alla quale è stato molto vicino durante l’ultima fase della malattia. <<Ringrazio Paolo, un papà che di fronte a un dolore così grande è riuscito  a mantenere il sorriso>>. Durante il suo intervento sono state tracciate quelle che sono le informazioni generali sui disturbi alimentari, da quelli più conosciuti, quali anoressia e bulimia, a quelli di recente scoperta che partono da una fase precedente a quella dell’adolescenza dove sembra manifestarsi, il più delle volte, il problema. <<Quella dei disturbi alimentari – ha detto ancora il dott. Volpe – è una patologia complessa per sintomi, diagnosi e trattamento. In alcuni casi, addirittura, il disturbo c’è, ma non è ancora stato classificato. È una realtà complessa in cui è difficile orientarsi. Tempo addietro si è parlato di un’epidemia; in Italia, secondo uno studio condotto nel 2006, una persona su 10 corre il rischio di avere un disturbo alimentare>>. Il problema, dunque, non coinvolge solo la persona malata o la sua famiglia, ma l’intera società; un altro scopo dell’Associazione è infatti quello di spingere le istituzioni ad agire. <<Invito tutti – ha concluso il dott. Volpe – ad andare sul sito del ministero della Salute e sfogliare i quaderni della salute dove troverete un riassunto di tutta la migliore letteratura legata ai disturbi alimentari. Il problema è che sappiamo cosa fare, ma spesso è difficile farlo e spero che l’Associazione riesca a dare una spinta>>

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