CRONACA

Villa Mercede, presentata una mozione in Regione

Promotori dell’iniziativa i Consiglieri regionali di Forza Italia, Maria Grazia Di Scala ed Armando Cesaro

Resta ancora alta l’attenzione sul futuro di Villa Mercede. Dopo la forte azione di mobilitazione dello scorso sabato che ha visto i lavoratori della Rsa per anziani di Serrara Fontana incatenarsi agli esterni della struttura in segno di protesta contro l’annunciato licenziamento da parte della cooperativa Civitas di almeno 10 lavoratori, le intricate vicende di Villa Mercede, finiscono ancora una volta sul tavolo della Regione Campania. Ad interessarsi delle sorti della Rsa di Fontana, infatti, anche il Consigliere Regionale di Forza Italia, Maria Grazia Di Scala che, insieme ad Armando Cesaro, ha presentato nei giorni scorsi al Consiglio della Regione Campania un’apposita mozione avente ad oggetto la salvaguardia dei livelli di assistenza sanitaria, sociale ed occupazionale di Villa Mercede.  Nello specifico  l’attenzione dei due Consiglieri si è concentrata proprio sull’intricato nuovo  bando di gara che l’Asl Napoli2 Nord avrebbe predisposto recentemente per l’appalto della gestione della struttura  e su cui più volte anche i  sindacalisti hanno espresso dubbi. Secondo, infatti, l’opinione di questi ultimi,  il bando  Asl, per quanto scritto bene dal punto di vista tecnico, potrebbe mettere in realtà Villa Mercede, in condizioni di dover essere chiusa completamente nel giro di uno o due anno. Il bando, rimodulando i servizi di assistenza in questione e rendendo Villa Mercede una struttura classificata R3,  farebbe si che la Rsa di Fontana  non potrà più erogare i cosiddetti servizi di alta assistenza, quelle cioè per patologie gravi quali la demenza senile, o l’alzheimer ma soltanto garantire  quelli di bassa e media assistenza. Questo dunque, farebbe sì, non solo che i cittadini isolani per la richiesta di alta assistenza dovranno rivolgersi a struttura sulla terraferma, ma potrebbe portare anche alla riduzione di richiesta da parte dell’utenza isolana dei  servizi di media e bassa assistenza  che purtroppo, con il nuovo bando, risulterebbero essere erogati a dei costi troppo esosi.  La preoccupazione dunque è che il bando sia stato  in realtà confezionato per far sì che Villa Merceda prima o poi chiude definitivamente.

Ecco perché,  su  tutti questi dubbi, sono intervenuti anche Cesaro e Di Scala.

Il testo della mozione.

Nella mozione i due fanno infatti riferimento alle varie vicissitudini burocratiche e giudiziarie del bando di Villa Mercede, ripercorrendo le varie tappe della vicenda e avanzando perplessità  proprio sui costi di appalto.

 « L’ Asl Napoli2 Nord – si legge nel testo della mozione-  quale stazione appaltante, con procedura di gara aperta  nel Luglio 2012 ha aggiudicato alla Ditta Nestore Consorzio  la gestione di servizio della RSA e Centro Diurno Anziani di Serrara Fontana con un Importo di aggiudicazione per anni 5 per € 6.710.394,45+IVA, che a sua volta ha affidato alla consorziata Civitas; A scadenza di tale affidamento con deliberazione del 22 giugno 2017 l’Azienda Sanitaria ha indetto procedura di gara aperta per un nuovo affidamento per € 3.481.443,00+IVA per anni tre. Su tale procedura pubblica, in seguito ad apposito ricorso, il T.A.R. per la Campania Napoli — Sez. V, con sentenza n. 3452/2018 pubblicata in data 25.05.2018 ha annullato gli atti di indizione della procedura di gara avente oggetto la gestione temporanea delle attività assistenziali ed alberghiere della Residenza Sanitaria Assistenziale “Villa Mercede” nella parte in cui avrebbero previsto un importo a base di gara insufficiente a coprire i costi di esecuzione del servizio, anche alla luce dell’obbligo imposto all’impresa aggiudicataria di assorbire indistintamente tutto il personale dell’azienda cessante, impedendo, in tal modo, addirittura alla società ricorrente la presentazione di un’offerta sostenibile e ledendone così l’interesse partecipativo. Successivamente con deliberazione n. 596 maggio 2019 l’ASL Napoli 2 Nord ha provveduto ad indire nuova gara europea a procedura aperta per l’affidamento della gestione temporanea del servizio inerenti la Residenza Sanitaria Assistenziale “Villa Mercede”, per anni 3 per un importo complessivo per il triennio di €. 2.317.677,00;  La stessa  ha provveduto,  nell’ultimo avviso di gara a rimuovere dalla clausola sociale, l’obbligatorietà per l’aggiudicatario del servizio ad assumere il personale in sevizio e prescrivendo alla futura Cooperativa/Società aggiudicataria un generico impegno “ad assorbire e utilizzare prioritariamente nell’espletamento del servizio i lavoratori  che già vi erano adibiti  quali soci lavoratori  o dipendenti della precedente gestione a condizioni che il loro numero  e la loro qualifica fossero ammortizzabili  con l’organizzazione di impresa prescelta» « Si deve tenere conto che -proseguono ancora i due consigliere-  le criticità sopracitate come evidenziate dal ricorrente avverso la procedura di gara di cui alla deliberazione n. 690 del 22 giugno 2017 relativamente allo scarso valore dell’appalto, per un ammontare di € 1.160.481,15+IVA annui a differenza del valore aggiudicato nel 2012 di € 1.342.078,89+IVA annui appaiono riproposte e di facile identificazione anche nell’attuale proceduta bandita con deliberazione n. 596 dell’8 maggio 2019i n particolare, nella parte in cui avrebbero previsto un importo a base di gara di soli €. 772.559,00.  Il valore dell’appalto, infatti,  appare palesemente insufficiente a coprire i costi di esecuzione del servizio, pur sollevando dall’obbligatorietà per l’aggiudicatario ad assumere il personale in servizio dalla clausola sociale e che procedura di gara in espletamento, come istruita dall’ASL, espone i lavoratori attualmente in servizio presso la residenza sanitaria assistenziale al concreto rischio di perdere la propria posizione lavorativa».

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Secondo i Consiglieri di Forza Italia, quindi, L’asl Napoli2 Nord con la stesura del bando  in questione che, come gi ribadito andrà a depapeurare le prestazione assistenziali di Villa Mercede,non avrebbe affatto tenuto in considerazione dello stato di insularità e quindi di disagio per la comunità isolana, venendo così meno ancora una volta all’osservazione degli standard fissati dalle normative Regionali in terminidi assistenza sanitaria e anche di tariffe.  Ecco perché, i due Consiglieri hanno chiesto  al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca di impegnarsi ad intraprendere ogni iniziativa utile al fine di risollevare le sorti di Villa Mercede e del futuro non solo dei lavoratori che oggi  rischiano licenziamento ma anche di quanti vorranno ancora fare ricorso alla struttura isolana. « Per quanto premesso, considerato, .rilevato, tenuto conto e atteso- concludono i due consigliere.- l’Assemblea regionale delibera e impegna il Presidente della Giunta regionale ad intraprendere ogni iniziativa utile al fine di garantire: -il diritto alla salute e la salvaguardia dei livelli di assistenza sanitaria dei cittadini dei Comuni dell’Isola di Ischia e Procida; -la tutela dei livelli occupazionali dei lavoratori della RSA “Villa Mercede”; – provvedere affinché siano apportate le modifiche e le eventuali integrazioni al bando di gara dell’ASL NA 2 nord»

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