CRONACA

Tutte le ombre sui fondi destinati a Procida 2022

Una dettagliata interpellanza presentata dal consigliere regionale di Lega Campania Severino Nappi pone l’accento su una serie di anomalie registratesi nell’erogazione di finanziamenti. Ignorata la Scabec, riflettori anche sui collegamenti marittimi

“Tanto premesso, il sottoscritto Consigliere Regionale interroga il Presidente della Giunta Regionale, anche nella sua qualità di titolare della delega alla Cultura, per conoscere l’entità, i criteri e le ragioni di assegnazione delle risorse programmate in favore di Procida Capitale italiana Cultura 2022, anche in consapevole conoscenza dello stato di difficoltà finanziaria della Scabec, nonché della conclusione e dei contenuti dell’accordo raggiunto con le compagnie di navigazione in pendenza della procedura ad evidenza pubblica in corso”. Per una volta partiamo dalla fine, e cioè dalle domande che il consigliere regionale della Lega Campania, prof. Avv. Severino Nappi, formula a De Luca in una interrogazione dall’oggetto altrettanto eloquente: “Interrogazione a risposta scritta ai sensi dell’art 129 del regolamento interno del Consiglio Regionale concernente ‘Provvedimenti regionali per Procida Capitale della Cultura Italiana 2022’ anche in relazione alla condizione di difficoltà finanziaria della partecipata in house Scabec Scarl”.

Nappi ricorda che in una conferenza stampa il governatore Vincenzo De Luca aveva parlato di uno stanziamento complessivo di 15 milioni di euro per Procida 2022, ma il consigliere regionale dopo aver fatto i conti quantifica l’importo complessivo in poco più della metà e cioè 8.602.412,63

Il documento redatto da Nappi e davvero lungo e articolato e noi ovviamente nel sintetizzarlo cercheremo di spiegare quelle che sono le perplessità dell’esponente politico. Nappi ricorda che in una conferenza stampa il governatore Vincenzo De Luca aveva parlato di uno stanziamento complessivo di 15 milioni di euro per Procida 2022, ma il consigliere regionale dopo aver fatto i conti quantifica l’importo complessivo in poco più della metà e cioè 8.602.412,63. Nappi ricorda nella sua interpellanza di aver verificato che “l’Accordo tra Regione Campania e Comune di Procida, sottoscritto in attuazione al deliberato della Giunta n. 129/2021, fra l’altro prevede che la Regione coinvolga e coordini i propri enti e organismi in house in ambito culturale per le iniziative in questione; né dalle delibere di giunta sopra ricordate, né daII’Accordo Regione – Comune di Procida, risultano in alcun modo fissati i necessari indirizzi attraverso i quali gli organi amministrativi competenti debbono stabilire i soggetti, interni al perimetro istituzionale della Regione Campania, cui assegnare le ingenti risorse destinate alle iniziative collegate a Procida Città italiana della cultura 2022”.

E qui il discorso diventa oltremodo intrigante e interessante, perché Severino Nappi ricorda pure che Scabec Scarl è la società in house della Regione istituita proprio per la promozione e la valorizzazione dei beni culturali regionali e poi va giù duro entrando a gamba tesa nel nocciolo della questione: “Nell’occasione, è stato altresì sottolineato al sottoscritto che, per far fronte alla criticità della situazione finanziaria di Scabec, negli anni 2021-2022, la Regione Campania le avrebbe affidato ‘importanti risorse’, ivi comprese alcune di quelle relative all’evento in questione; nei fatti,tuttavia, dell’importo destinato alla iniziativa per Procida capitale della cultura, non sussiste nella sostanza alcuna somma effettivamente destinata a Scabec; anzi, con modalità francamente necessitanti degli opportuni chiarimenti, gli importi di euro 400.000 ed euro 600.000 – di cui alle Azioni lett. A) e lett. B) previste nell’allegato 1 della delibera di Giunta regionale n. 324/21 – risultano assegnati rispettivamente alla Fondazione Film Commission Campania e alla Fondazione Campania dei Festival addirittura in data 18 marzo 2022, e cioè allorquando la situazione di grave deficit finanziario – di cui peraltro era stata data formale comunicazione al Presidente della Giunta dal Presidente del CdA Scabec sin dal 21 gennaio 2022 – era già divenuta di dominio pubblico; pure la scelta di individuare la Fondazione IFEL Campania come destinataria della somma di euro 500.000 per il rafforzamento della capacità amministrativa della Regione Campania e del Comune di Procida in materia di politiche culturali e turistiche – Azione C) deII’AIIegato 1 della citata DGR n. 324/2021 – appare in contrasto con la disponibilità, nel perimetro della Regione Campania, di un soggetto come Scabec che dette funzioni svolge istituzionalmente con costi per formazione e impiego di capitale umano altamente qualificato nelle suddette materie tanto che la sua presenza nei ruoli ha pesantemente influito sui conti societari, come dichiarato dalla stessa Regione”.

Insomma, Nappi non ha dubbi: le risorse che potevano essere indirizzate alla Scabec sono finite altrove in maniera del tutto inspiegabile e questo francamente lascia più di qualche ombra, a suo dire, sull’operato di De Luca. Tra i vari addebiti l’esponente della Lega Campania pone l’indice in primis sul fatto che “la scelta dei soggetti destinatari di tali risorse pubbliche appare in ogni caso adottata senza tener minimamente conto della riconosciuta situazione di grave difficoltà finanziaria della società in house Scabec il cui disavanzo finanziario – che ne mette in forse addirittura la sopravvivenza – avrebbe potuto essere quantomeno contenuto laddove si fosse stabilito, anche in ossequio alla specifica funzione istituzionale che la società svolge, di assegnare le risorse in questione a tale società” e poi torna anche sui collegamenti marittimi disposti ad hoc scrivendo: “E’ stata pubblicamente dichiarata dal Presidente della Regione l’esistenza di un accordo con le compagnie di navigazione che – siccome raggiunto in pendenza di una procedura ad evidenza pubblica la cui aggiudicazione avverrà necessariamente in favore di uno o più dei soggetti parte dell’accordo stesso – Iascia inevitabilmente emergere la circostanza della sussistenza di possibili condizionamenti concernenti i contenuti della gara pubblica in questione, a dir poco in divieto con la normativa sugli appalti”.

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