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Sotto Tiro – Il Faro

Abbiamo letto dell’interesse della stampa nazionale, su “la Repubblica” ed “Il Mattino”, per la gara di aggiudicazione del faro di Punta Imperatore alla quale parteciperanno oltre alla Fondazione Avellino Conte Iacono e Salvatore Lauro, ischitani doc, anche imprese multinazionali come la Nèstlè e il grande chef Gualtiero Marchesi addirittura con capitali cinesi. Vi ripeto questa notizia per farvi capire l’enorme potenzialità che l’isola ancora offre. Basta una iniziativa valida ed intelligente per far ancora convergere sull’isola capitali di cui il mondo è pieno. Vi dirò di più. Recentemente ho messo in contatto un erede di Marinetti, il favoloso ideatore del Manifesto sul Futurismo, con il proprietario di uno degli storici monumenti dell’isola per creare, attraverso un fondazione con sede a Bruxelles, un centro studi a livello europeo su Vittoria Colonna ad
Ischia. Voglio ricordarvi che Menotti, agli albori del turismo ischitano, pensò ad Ischia come sede del
“festival dei due mondi” che fu portato a Spoleto per il poco interesse mostrato dagli ischitani che non ne capirono l’importanza.Vi ricordo ancora quando Cristina Neuburg voleva impiantare ad Ischia la prima Health Spa che andò ad fare a Chianciano non avendo ancora una volta trovato un albergo ad Ischia per l’iniziativa.
Se è vero che non bisogna piangere sul latte versato dobbiamo convenire che la miopia degli amministratori dell’isola e la scarsa indole imprenditrice degli albergatori è abissale.Gli amministratori pubblici si riducono a pensare in modo minimale e scendendo sempre più giù come livello di pensiero e di azione stiamo arrivando ad avere buche nelle strade e muri rotti che non sanno neanche più provvedere a mettere in ordine. Ad Ischia abbiamo bisogno di pensare in grande. Trovare 200 milioni di euro per le opere strutturali di cui l’isola ha bisogno è molto più facile che chiedere alle banche locali un prestito di 20.000 euro. Basta avere progetti validi e persone che sappiano  capire come restituire questi soldi con i relativi interessi. Se avessimo un Comune Unico si potrebbero impegnare i cittadini alla restituzione dei soldi presi in prestito. Ma chi ad Ischia affiderebbe un solo euro a questa banda di scalcagnati amministratori anche dopo tutto quello che sta emergendo nei nostri Comuni?

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