CRONACAPRIMO PIANO

Scoperto a Cartaromana il B&B fantasma

L’operazione condotta dai carabinieri e mirata al controllo delle affittanze abusive fa emergere il caso di una struttura completamente abusiva: per il proprietario è scattata inevitabile la denuncia all’autorità giudiziaria. La soddisfazione del presidente di Federalberghi Luca D’Ambra

Che il fenomeno fosse decisamente diffuso, era francamente noto a tutti. Ma che potesse avere contorni da azienda vera e propria – in barba a tutte le normative vigenti – era francamente difficile da immaginare. Ed invece, in questa estate che volge al termine e che ha visto le forze dell’ordine davvero non lesinare gli sforzi per garantire tranquillità e sicurezza a residenti e turisti (oltre che naturalmente rispetto delle regole) non poteva mancare quest’ultima “ciliegina sulla torta”. Non si sono fermati nemmeno negli ultimi giorni i controlli dei carabinieri della Compagnia di Ischia impegnati – su precisa disposizione del comandante Angelo Pio Mitrione – a contrastare il sempre più diffuso fenomeno delle locazioni abusive. Ma non parliamo soltanto delle affittanze estive che vengono messe in atto da alcuni privati cittadini, ma anche da furbetti che applicando un modello di “industrializzazione” decidono di diventare imprenditori – ovviamente in nero – e convertire le proprie abitazioni in case vacanza o nei classici B&B.

I militari dell’Arma hanno effettuato una serie di serrati controlli tra Ischia e Procida, controllando ben 21 appartamento, identificando 69 ospiti e naturalmente denunciando quattro persone che avevano fittato il proprio immobile senza comunicare all’autorità di pubblica sicurezza le generalità degli alloggiati, come previsto dalla legge. Tra i soggetti che dovranno difendersi dalle accuse contestate c’è anche un soggetto originario di Ischia, ma pare attualmente domiciliato a Napoli, che gestiva un vero e proprio residence abusivo ubicato nella suggestiva cornice della Baia di Cartaromana a Ischia. Una sorta di bed & breakfast a tutti gli effetti con le camere numerate, e che veniva finanche pubblicizzato su internet, con le tariffe che erano riportate anche sul portale di viaggi bboking.com. A tradire il titolare dell’immobile non è stato soltanto lo “smanettare” degli inquirenti negli sconfinati mari del web, ma anche – a quanto sembra – la segnalazione fatta da alcuni clienti dell’albergo fantasma, che nel corso del loro soggiorno avevano notato qualcosa di poco chiaro.

Detto che i controlli dei carabinieri continueranno anche nelle prossime settimane, sulla vicenda abbiamo raccolto il commento del presidente di Federalberghi Ischia, Luca D’Ambra, che al cronista ha detto: «Abbiamo appreso dell’operazione posta in essere dai Carabinieri di Ischia nell’ambito della regolamentazione dell’accoglienza. Agli uomini ed alle donne dell’Arma va il mio ringraziamento, quello di Federalerghi e di tutti coloro che lavorano in modo onesto nell’ambito del turismo». Così ha esordito il numero uno di Federalberghi Ischia nel commentare l’operazione posta in essere nella giornata di ieri.  «Con i militari dell’Arma – continua – c’è in atto una proficua collaborazione e l’operazione di ieri ne è la riprova. Un vivo ringraziamento a tutte le forze dell’ordine che stanno lavorando alacremente per consentire un sereno svolgimento della stagione turistica. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che sulla nostra isola si registra un flusso turistico, nel mese di agosto, di circa 250mila presenze e ciò rappresenta una macchina ben complessa da portare avanti. Senza le forze dell’ordine, anche alla luce del periodo di pandemia, non potremmo garantire delle vacanze serene per chi sceglie la nostra isola come meta delle proprie vacanze». Luca D’Ambra, entra nel merito dell’operazione che ha portato alla scoperta di residence abusivo nella baia di Carta Romana. «Il richiamo alla regolarità – spiega – fa bene a tutta l’isola perché è importante che tutti i turisti siano registrati, che chi mette a disposizione la propria struttura paghi le tasse e che tutti contribuiscano al mantenimento dell’isola che, anche attraverso queste operazioni, dobbiamo difendere».

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