Università 1968, esami sospesi per l’assassinio di Bob Kennedy

Una giornata di sole, verso mezzogiorno di giovedì 6 giugno 1968 all’Università Federico II di Napoli, stavo sostenendo un esame del corso di laurea in Filosofia iniziato nell’ottobre del 1967, quando all’improvviso un gruppo di compagni del Movimento Studentesco portò ai presenti nell’aula universitaria allo storico reparto di Lettere e Filosofia al primo piano la sconvolgente notizia che Robert Francis Kennedy (Bob), candidato democratico alle Presidenziali negli Usa e ormai sicuro vincitore, era stato assassinato a Los Angeles appunto durante le primarie presidenziali vinte in California (Usa). Come il fratello John ucciso a Dallas (Texas) il 22 novembre 1963 e che il 2 luglio precedente era stato in visita nella città di Napoli, acclamatissimo e amatissimo !

Pertanto fu enorme l’impressione e il dolore. Completai comunque l’esame e ci domandavamo che razza di società e civiltà fosse quella così ricca e opulenta degli Stati Uniti. Poi seppi che il “vero” americano deve essere “Wasp”, cioè “white”(bianco), “anglosaxon”(anglosassone), “protestant”(protestante) e la famiglia Kennedy era invece di origine irlandese e cattolica. Robert (20.11.1925), tra l’altro, ebbe undici figli da Ethel Skakel che sposò nel 1950 e ovviamente aveva fatto suo il Programma della “Nuova Frontiera” del fratello John, il primo Presidente cattolico degli Stati Uniti. Il giorno dopo, venerdì, su tutti i giornali la brutale notizia e il noto strillone (venditore ambulante di giornali che gridava ad alta voce le notizie più importanti o clamorose) con voce forte e accorata annunciava, ripeteva: “Hann’acciso pur’a isso, ih che fetienti !…”. Anche i lustrascarpe (“sciuscià” napoletani, dall’inglese “shoeshine”) sul Rettifilo -corso Umberto- si attardavano a sentire, leggere e commentare la notizia: la famiglia Kennedy per il generoso popolo napoletano era come una cara famiglia in quella ricca terra che aveva ospitato tanti emigranti Vesuviani e meridionali ! Sul traghetto della Span e Lauro lo strillone ripeteva lo slogan…mentre il buon questuante francescano con la cassetta domandava “Sant’Antonio !” Figure affascinanti e antiche ormai tramontate e sostituite dagli interdisciplinari telefonini. Un anno di contestazioni studentesche fu il 1968, ma anche così crudele ! Difatti qualche mese prima a Memphis (sempre negli Usa), il 4 aprile 1968, era stato ucciso con una fucilata alla testa (fucile di precisione) il dinamico Pastore protestante negro Martin Luther King, mentre da solo stava sul balcone al secondo piano del motel a Memphis. Che cattiveria, che vergogna ! Intanto qualche mese dopo giugno, alle ore 23 circa del 20 agosto 1968 le armate comuniste del Patto di Varsavia (Urss, Bulgaria, Polonia e Ungheria) invasero la Cecoslovacchia, dando via all’operazione Danubio. Fu così stroncata la cosiddetta “Primavera di Praga”, periodo di liberalizzazione iniziato il 5 gennaio 1968 con Alexander Dubcek, sostituito da Gustav Husak, un “normalizzatore”. Il nostro Francesco Guccini, cantautore, incise “Primavera di Praga”, poi incisa anche dai “Nomadi” e dai “Pooh” con “Mezzanotte per te”. Per il Valore immortale della Libertà si immolò lo studente Jan Palach: un sacrificio divenuto celebre nei cuori di noi “sessantottini”: eppure la Madonna nella Visita a S. Elisabetta dichiarò: “Il Signore ha guardato l’Umiltà della sua Serva…ha rovesciato i potenti dai troni e innalzato gli Umili; ha ricolmato di beni gli Affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote”(Lc 1,52). Il 13 maggio dello stesso anno il Papa San Paolo VI fu il primo Papa pellegrino a Fatima con l’Enciclica “Signum Magnum”, invitando tutti a consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria (paragr. 8). Papa santo profeta di questi tempi bui ! (continua)

Pasquale Baldino*- Responsabile diocesano Cenacoli Mariani MSM; docente Liceo; poeta; emerito ANC-Ass Naz Carabinieri (e-mail: prof.pasqualebaldino@libero.it)