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Maronti, bagnanti furiosi: «Troppi ambulanti, non torniamo più»

dalla Redazione

Scoppia l’estate e ritorna l’invasione di venditori ambulanti sulle spiagge dell’isola. Mentre gli altri comuni si organizzano con l’adozione di misure restrittive per cercare di arginare il fenomeno, la spiaggia dei Maronti diventa il catalizzatore di tutti gli ambulanti scacciati dagli altri lidi dell’isola. «Sono troppi e sono fastidiosi, credo che non torneremo più qui» la lamentela di Marica, turista milanese in vacanza ad Ischia. «Ci avevano detto che i Maronti sono la spiaggia più bella dell’isola, ma qui non si riesce a stare tranquilli. Meglio andare altrove» aggiunge prima di prendere il taxi che la riporterà in hotel.

Non è una lamentela isolata, la sua. Sono in tanti a ritenere eccessiva la presenza di ambulanti sulla spiaggia. Le ragioni sono ormai note, visto che si ripropongono anno dopo anno. Mentre gli altri comuni riescono, chi più chi meno, a garantire il rispetto dei regolamenti anti-accattonaggio, il comune di Barano si trova nella scomoda posizione di dover gestire l’arenile più grande dell’isola con appena sei unità in forza al comando Vigili. Troppo poche, davvero, se si considera l’estensione della spiaggia dei Maronti, dove soprattutto nei fine settimana c’è un rapporto impressionante tra numero di bagnanti e venditori di ogni tipo. Impossibile pensare di poter rimanere più di due minuti consecutivi senza essere importunati da soggetti che intendono vendere e piazzare merce di ogni tipo. E che sono insistenti, alle volte ai limiti dello… “stalking” e in diversi casi hanno anche atteggiamenti poco educati e corretti quando si vedono opporre un rifiuto.  Insomma, un andazzo che davvero è divenuto insostenibile e sta sfociando nel surreale. L’amministrazione di Paolino Buono appare impotente, ed ecco che ancora una volta i Maronti sono diventati il catalizzatore di decine di ambulanti che imperversano sulla spiaggia.

L’anno scorso furono i Carabinieri di Barano agli ordini del maresciallo Bonavoglia, con il supporto di una squadra di vigili urbani, a tentare di dare un segnale, con una serie di operazioni condotte con uomini in borghese che portarono al sequestro di merci per un valore complessivo di decine di migliaia di euro. Ma fu una azione non risolutiva. Dopo qualche giorno di assenza, gli ambulanti ritornarono ad occupare l’arenile. Insomma, quella che era un’impressione si è tramutata in una certezza: occorre un presidio permanente, per fare in modo che i vù cumprà siano scoraggiati dal frequentare la spiaggia. Il problema è che, con questi chiari di luna, siamo davanti ad un vero e proprio miraggio, una chimera. E l’estate, purtroppo, è appena cominciata.

 

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