CRONACAPRIMO PIANO

«A Ischia la malavita è la regola», la “follia” di Mario Tozzi

Il divulgatore scientifico e conduttore televisivo si è espresso in maniera banale ma anche terribilmente offensiva verso la nostra isola nel suo ultimo libro “Mediterraneo Inaspettato”, di recente pubblicazione. Un giudizio superficiale e non corrispondente al vero che lascia davvero esterrefatto: e che, ovviamente, meriterebbe adeguata risposta dalle istituzioni

Di recente è stato anche ospite a Procida nell’ambito della rassegna “Esercizi sul futuro” che rientra nel cartellone di eventi di Procida 2022 Capitale Italiana della Cultura. Sull’isola di Arturo Mario Tozzi – divulgatore scientifico e conduttore televisivo (su Rai Tre è protagonista con “Sapiens, un solo pianeta” e “Sapiens doc” – è stato probabilmente anche applaudito e ben recensito anche perché ha provato a dare risposta, o meglio risposte, a un inquietante quesito: è possibile per l’essere umano porre rimedio ai danni che sono stati provocati all’ambiente per giunta in un arco temporale relativamente breve? Insomma, nella vicina Procida Tozzi era atteso quasi come una guest sul palco la notte di Capodanno al punto tale che il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano, aveva quasi osannato il suo arrivo chiosando: “Continuiamo ad affrontare, dall’osservatorio privilegiato della Capitale Italiana della Cultura, alcune delle questioni fondamentali del nostro presente e del nostro futuro, con il coinvolgimento attivo del grande pubblico”. Allegria, insomma, per dirla alla Mike Buongiorno.

La copertina del libro Mediterraneo Inaspettato

Peccato però che a pochi giorni dalla tappa procidana di Mario Tozzi, l’umore nei confronti del divulgatore-conduttore nella vicina isola d’Ischia sia diametralmente opposto. E per motivi che – crediamo che possa essere un’opinione oggettiva e non certo solo di chi scrive – francamente giustificano perplessità, levate di scudi e anche qualche commento “border line” (e crediamo di esserci intesi). E’ infatti appena uscito – lo scorso 25 ottobre, per essere precisi – il libro “Mediterraneo Inaspettato”, nel quale l’autore nelle intenzioni vorrebbe condurre il lettore negli aspetti poco noti di un mare che pure è conosciuto da sempre. In particolare, ci si interroga nella recensione pubblicata sul sito della Mondadori, “ Davvero il Mediterraneo ha ancora segreti da svelare a chi vive sulle sue coste, si nutre dei suoi prodotti o vi si tuffa ogni estate? Ebbene sì, perché ciò che pochi conoscono è la sua storia più antica, sono gli eventi che hanno portato alla sua formazione, le vicissitudini che ha attraversato nei millenni, prima della comparsa di noi sapiens, e le straordinarie trasformazioni che ha subito nel corso della sua evoluzione”. Secondo chi ha recensito l’opera l’autore “adottando un originalissimo punto di vista, racconta l’ante-storia del nostro mare attraverso la voce delle specie che lo abitano e dei loro antenati – pesci, cetacei, elefanti e scimmie – che vi hanno vissuto quando ancora era il grande oceano Tetide e si sono dovuti adattare ai cambiamenti che ne hanno mutato il volto”.

Tutto molto bello, verrebbe voglia di dire, se non fosse che all’interno del libro c’è una pagina nella quale ci si occupa anche di Ischia in una maniera che ci limitiamo a definire oscena per rispetto di Mario Tozzi. Il quale colleziona una serie di perle alcune imbarazzanti, altre addirittura degne di querela (sempre che avessimo dalle nostre parti amministratori in grado di rappresentarci adeguatamente e soprattutto tutelare il buon nome dell’isola). A un certo punto Tozzi scrive: “Ma, quando l’isola è entrata nel mirino del turismo di massa, l’infrastrutturazione (che in un territorio come il nostro si fa fatica a credere che possa esistere, ndr) si è fatta esponenziale, con il risultato di soffocare gli elementi naturali del territorio e ricoprire tutto di cemento. Così le infrastrutture rischiano ora il crollo – Ischia non è Rimini – e le infiltrazioni malavitose sono diventate la regola, visto che sono quasi sempre capitali esterni a comprare e a sfruttare quella miniera d’oro”. Ora, non vogliamo entrare nel merito delle esternazioni sulla cementificazione e affini, che se non altro mostrano la banalizzazione di una serie di concetti che certo non ci si aspetterebbe da Mario Tozzi, ma parlare di malavita, malaffare e dunque camorra è un qualcosa di assolutamente inaccettabile.

Di fatto l’autore del libro lascia intendere che chiunque viene a investire a Ischia lo fa per riciclare denaro o contribuisce a “inquinare” il tessuto sociale. Ma ci poniamo (e vi poniamo) questo quesito: ma è davvero possibile che qualcuno possa scrivere una roba del genere senza avere lo straccio di niente a supporto? Incredibile, davvero da rimanere senza parole. I giudizi ovviamente sul web sono assolutamente inclementi e trancianti. I più generosi parlano di banalità, idiozie e pressappochismo, qualcun altro ricorda che quando ci fu la frana di Monte Vezzi la sua fu un’analisi ricca di sciocchezze (in realtà il termine usato è un po’ più pesante, intelligenti pauca)ma c’è anche chi fa notare come si parli di un soggetto al quale non dovrebbe nemmeno essere riconosciuto chissà quale credito. Sarà pur vero quest’ultimo aspetto ma a noi continua a sembrare assolutamente incredibile che si possano sparare “giudizi” del genere senza avere un minimo di fondamento. Insomma, Mario Tozzi a Procida sarà stato anche artefice di una incantevole “lectio magistralis”, ma quando invece della parola ha usato la macchina da scrivere ha fatto solo danni incalcolabili. Di “inaspettato”, non ce ne voglia, stavolta non c’è il Mediterraneo ma un insieme di amenità. Che, detto per inciso, per qualcuno inaspettate non lo sono nemmeno più di tanto.

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Pasqual Sasso

Cosa ha detto di strano? A ischia la camorra non ha investito? Gli abusi edilizi non esistono? Se non sbaglio il Vs giornale pubblicato molti articoli in merito.. Capito…la verità fa male..

Mortiner

Ha perfettamente ragione Tozzi smettete di nascondervi dietro un dito

MARISA BORRELLI

GIUSTO !

Beta

È sotto gli occhi di tutti che il turismo di massa, del tutto fuori controllo da decenni, abbia pridotto scempi ambientali sull’isola, cementificazione, abusivismo e un’edilizia di bassa qualità architettonica che difficilmente potrà essere migliorata in tempi brevi.
Poi…vero o non che sia anche terreno di riciclaggio di soldi della camorra, è ancora da provare.

Ocean

Purtroppo dobbiamo chiederci perché il presentatore sopracitato abbia avuto questa esternazione, seppur priva di verità. Quale fonte lo abbia portato a scrivere tale denuncia.
Certamente Ischia, ad oggi , è incapace di fare turismo, ma fortunatamente la malavita organizzata è assente dall’isola e la sicurezza è elevata rispetto a qualsiasi zona della cosiddetta terra ferma.

Nino Lanzillo

Mario Tozzi non è il” verbo” nei giudizi e non scopre nulla che non si conosca già. Ciononostante è convinto di essere un grande divulgatore e conoscitore del.pianeta in cui vive e dei suoi abitanti che definisce solo” sapiens” ignorando totalmente che siamo anche anima..sentimenti e presunzione come quella che lo governa e che gli fa riportare tante ” verita’”ai meravigliati “sapiens “suoi estimatori..talvolta scivolando nel becero ..nell’ offesa .pur di colpire..di impressionare ..come ha fatto parlando di Ischia..dove ha snocciolato solo gli aspetti negativi del suo sviluppo che non rientravano neanche nel compito che si era dato per il suo libro e che sono risultati offese gratuite di chi poi non è impegnato nella risoluzione dei problemi ma solo nella promozione del libro stesso. La cultura è un altra cosa…intanto parla più pacatamente..non è mai eclatante e poi non è mai categorica..perché sa che per gli uomini la verità è complicata da raggiungere.

Rossy

Non sono ischitana e non voglio prendere le parti di nessuno ma leggere che a Ischia la malavita è la regola mi sembra un po’ troppo. E il resto del mondo?

Salvatore D'Ambrosio

Comprendo l’imbarazzo e “l’obbligo” di guadagnarsi la pagnotta scrivendo un articolo (questo si) da denuncia, ma Tozzi non ha detto niente di sbagliato e nemmeno di nuovo, a dire il vero. Lei forse ha poca memoria, ma i blitz estivi sulle spiaggie e nelle zone della movida, li ha già rimossi ? Mezza isola abusiva (e sono buono) è un falso? La faccia lei la denuncia e vedrà come fioccheranno fischi e pernacchi.

From

Purtroppo ha detto una mezza verità:abusi edilizi che risalgono a svariati decenni fa’,chissà se mai sanati,altri che spuntano un inverno dopo l’altro sotto gli occhi di tutti nella totale indifferenza dei controllori degli abusi edilizi e proprietari di casa,isolàni,che l’estate affittano a chiunque senza preoccuparsi di chi siano i loro inquilini..per tutto il resto denunciato dal giornalista non mi addentro.

Yuar

Penso che il turismo di massa in qualsiasi regione abbia portato problemi di cementificazione. Quindi non dice niente di nuovo. Per quanto riguarda il rapporto che fa con Rimini (riviera romagnola), non penso proprio che non ci siano infiltrazioni malavitose es. n’drangheta, in quella regione come in altre. Purtroppo dove c’è il turismo di massa o il turismo perbene fenomeni malavitosi sono presenti.

Giovanni Di Costanzo

Due volte ha parlato di Ischia e due volte ha buttato fango , ma lui conosce Ischia, dai suoi commenti non conosce Ischia.

Anna

Smettetela di mettere la testa sotto la sabbia….. oltretutto senza tutto quel cemento buttato a casaccio ovunque, Ischia sarebbe stata tutta un giardino selezionandone anche le presenze.

MARISA BORRELLI

GIUSTISSIMO

Concetta

L’isola continua ad essere meravigliosa e incantevole nonostante i commenti possiede una sorta di magia.indubbiamente è appetibile al malaffare ma gli isolani sono ben guardinghi e non facilmente cedono la loro storia e beni.in estate le presenze si mescolano e non e per questo che perforza debba esistere il malaffare.

MARISA BORRELLI

CHIUNQUE TENTA DI DIRE LA VERITÀ È CRITICATO E DENIGRATO, EPPURE TOZZI NON VIVE IN UN ATTICO ……. QUESTO PAESE NON ACCETTA LA CRUDA VERITÀ

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