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«Ai turisti ospiti nella mia struttura ho offerto una mera alternativa»

di Francesco Castaldi

FORIO – Nel corso dell’edizione di ieri vi abbiamo dato conto di un episodio avvenuto nel comune di Forio, e più nello specifico sull’arenile della Chiaia. La spiaggia, tra le più frequentate dell’isola verde, negli ultimi giorni è stata oggetto dell’attività di tre individui che non sono passati inosservati agli occhi di residenti della zona e turisti, incuriositi dal fatto che il gruppo di “bagnini” giungesse di buon mattino sull’arenile per piazzare degli ombrelloni verde militare a pochi metri dalla battigia. Questa curiosa circostanza, come riferito ieri, si è ripetuta per diversi giorni. Alla fine, però, più di una persona ha pensato di denunciare il fatto al comando di polizia municipale, e ciò al fine di chiarire una volta e per tutte i contorni della vicenda.

Gli uomini del comandante Giovangiuseppe Iacono, prontamente notiziati del fatto, si erano recati sulla spiaggia della Chiaia già nel corso della mattinata di lunedì, senza tuttavia cogliere sul fatto i tre “bagnini” improvvisati, che non erano presenti sull’arenile al momento dell’arrivo dei vigili urbani di Forio. Alcune voci trapelate nel pomeriggio di lunedì ci avevano confermato che questa attività – bollata da molti come “abusiva” – sarebbe stata svolta per conto di una nota struttura ricettiva del centro del paese. E infatti, come è successivamente emerso, il servizio che tante polemiche ha suscitato in questi giorni è elargito dall’Hotel Terme Zi Carmela, che offre la possibilità ai propri clienti di usufruire gratuitamente di ombrelloni e lettini.

Un’iniziativa che non sarebbe affatto piaciuta a qualche imprenditore foriano, che avrebbe pertanto deciso di alzare la cornetta e contattare il comando vigili. Circostanza che ci è stata confermata anche da Pasquale Elia, uno dei proprietari della sopraccitata struttura ricettiva, che ieri mattina si è recato di persona sulla spiaggia della Chiaia, dove nel frattempo si era portata anche la municipale. «Ho spiegato al comandante Iacono – esordisce Elia – che l’iniziativa ideata dal mio albergo è assolutamente legale, e non vedo per quale motivo io non possa fornire ai miei clienti ombrellone e lettino per recarsi in spiaggia. Ho sentito addirittura parlare di concorrenza sleale, ma non mi sembra di aver danneggiato nessuno. Ai turisti che sono ospiti nella mia struttura ho semplicemente offerto un’alternativa. Poi, per quanto mi riguarda, la mia clientela è liberissima di scegliere di declinare la mia proposta e preferire i servizi offerti dai lidi privati. Sono nel mondo dell’imprenditoria alberghiera da quando sono venuto al mondo, e in tanti anni di attività non mi sono mai permesso di mettere in pratica simili bassezze morali e arrecare danno ad altri imprenditori che operano sul territorio isolano».

«Sulla spiaggia della Chiaia – prosegue Pasquale Elia – erano presenti anche i militari della Capitaneria di Porto, che assieme ai vigili urbani hanno provveduto a espletare tutte le necessarie verifiche. Ad un certo punto mi è stato annunciato che avrebbero dovuto procedere al sequestro di ombrelloni e lettini, dal momento che a loro dire non potrei trasportarli sulla spiaggia mediante un pulmino. Inutile dire che mi sono fieramente opposto, asserendo che non esiste alcuna norma che mi vieta di fare ciò, e che in ogni caso desideravo che mi si indicasse la norma che punirebbe la mia condotta. In seguito sono stato invitato a presentarmi presso il comando di polizia municipale per  fornire le mie generalità e presenziare alla redazione del verbale che riassume le attività svolte dalle forze dell’ordine nel corso della mattinata».

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«Ho agito nella totale legalità – ripete Elia – e non riesco a comprendere per quale motivo mi venga contestato di aver commesso degli illeciti. La mia iniziativa nasce unicamente dalla volontà di fornire ai clienti che scelgono di trascorrere le proprie vacanze nel mio hotel un servizio in più. Non è assolutamente mia intenzione voler danneggiare altri imprenditori che operano all’interno del comune di Forio. Così come altre aziende offrono alla propria clientela una serie di servizi di cui disporre a proprio piacimento, anche io credo di essere libero di poter fare altrettanto. È perfettamente inutile farsi la guerra per questo genere di cose. Infatti, ritengo che gli operatori del settore e tutti coloro che hanno a che fare con i turisti debbano industriarsi e cooperare per rimettere in primo piano l’ospitalità. Un valore che nel corso del tempo abbiamo purtroppo perso, e che invece va riconquistato e messo in pratica».

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