CULTURA & SOCIETA'

Agostino Schiavo tra i 30 migliori bartender all’estero

Per salire sul podio il giovane ischitano dovrà affidarsi al voto di una giuria popolare: sarà possibile aiutarlo fino al prossimo 30 ottobre

“Sono estremamente felice di essere tra i 30 migliori bartender che vivono all’estero. E’ un grande onore per me essere lì tra i migliori”. Annuncia così la sua nomina l’ischitano trapiantato a Londra Agostino Schiavo. Tra i trenta migliori bartender all’estero ora sta al giudizio popolare farlo arrivare sul podio votandolo su www.surveygizmo.com. Classe 1990, Agostino è partito da Ischia, ben 11 anni fa. Arrivato a Londra che aveva appena 18 anni, la sua avventura sarebbe dovuta durare pochi mesi e, invece, sono trascorsi diversi anni. «Non avrei mai pensato di rimanere otto anni Londra – ci raccontò in una vecchia intervista – è la mia casa ormai, ma Ischia mi manca tanto».

La passione per questo tipo di lavoro gliel’ha trasmessa suo padre che da anni lavora all’Hotel Central Park, una delle tante strutture ricettive dell’isola, «in Italia non ho mai lavorato in nessun bar. Ho frequentato la scuola alberghiera, ma no sala bar; volevo fare reception. A Londra, però, le cose sono cambiate. Girando per la città vedevo ragazzi fare cocktail e i bar erano pieni, la gente si divertiva e allora ho pensato di mettermi in gioco. Ho iniziato dal basso, molto basso e per pochissimi soldi. La Londra di otto anni fa non è la Londra di adesso. Guadagnavo 700 sterline per 6 giorni a settimana e 55 ore di lavoro ero un Food e drink runner e il fitto della mia stanza costava 400 sterline. Ma andava bene per iniziare, il mio Inglese non era forte abbastanza. Qui a Londra non è come Ischia; se non vali non vai da nessuna a parte».

La forte intraprendenza, la voglia di farcela e un pizzico di fortuna hanno spinto Agostino a cambiare vita e, non senza sacrifici, è riuscito a farsi spazio in un mondo dove la selezione è all’ordine del giorno. « I ristoranti a me non sono mai piaciuti e così decisi di andare in hotel. Nel 2010 entrai in Accor Hotel una multinazionale francese e lì iniziai al breakfast, al bar. Poi iniziai a frequentare dei corsi e con un po’ d’impegno, e tante ore di studio, ho iniziato a lavorare la sera nel bar cocktail». Nel 2012 la prima competizione di cocktail ad Accor challenge, chi avrebbe vinto in Inghilterra sarebbe andato in Francia per la finale mondiale, «il destino ha voluto la mia vittoria in Inghilterra, andai in Francia e vinsi anche in Francia. Ero stanco del 4 stelle, volevo 5 stelle lusso, ma qui è davvero difficile entrare. Il 19 settembre 2014, giorno del mio compleanno, ho avuto una chiamata dal Bulgari Hotel, 5 stelle lusso, di proprietà araba, situato di fronte Harrods e da lì, è iniziata la salita.

Ho partecipato a quattro competizioni in un anno, raggiungendo due finali e l’ultima con la Beluga». Agostino e nel 2016 ha poi rappresentato l’Inghilterra in Russia gareggiando, a suon di drink, contro Francia e Germania. Barawards 2019 è un premio volto a valorizzare la professionalità e l’innovazione nei bar, ristoranti e hotel italiani, promosso da Bargiornale, Ristoranti, Dolcegiornale e Webar. Giunto ormai alla quarta edizione, anche quest’anno il premio ha visto arrivare in redazione numerosissime candidature. Il panel di esperti del settore ha già espresso le proprie preferenze, arrivando a stilare la lista dei candidati alla vittoria e tra questi c’è anche l’ischitano Agostino Schiavo. I vincitori saranno annunciati il prossimo 2 dicembre durante una seata di gala che si terrà a Milano negli IBM studios

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