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«Caffè Scorretto»

Mentre l’isola come sappiamo viaggia ad almeno sei velocità diverse, tra poco più di un mese il Natale sarà alle porte. Sembra ieri ma “l’estate è finita e i bar sono chiusi per ferie”. Intanto ognuno dei sei comuni forse sta dedicando parte del tempo ai preparativi per le feste di dicembre per evitare di deludere gli abitanti e i potenziali turisti che potrebbero atterrare nel nostro mondo isolato fatto di quell’ignorante convinzione secondo la quale, alla fine, loro, i turisti, arriveranno da soli. Magari grazie a una congiuntura astrale o a causa dell’oroscopo favorevole, finalmente sapranno che Ischia esiste ed è un’isola forse tra le principali del Golfo di Napoli. Resta da vedere, con il mondo che aumenta la sua velocità a dismisura e la concorrenza di altre località abituate a lavorare d’inverno, se saremo in grado di intercettare una parte di quel flusso turistico invernale che in Europa è pari circa a 150 milioni di persone e vede paesi scattare avanti in volata ormai come trend consolidato. Nel frattempo il comune di Forio sta avviando l’auto celebrazione ritratta dalla manifestazione “Note di Natale”. Della quale conosciamo il nome del direttore artistico, Gaetano Maschio, e anche la storia. Ripete un poco quelle di altre beghe simili tra condomini che di tanto in tanto appaiono quando la politica vuole togliersi i sassolini dalle scarpe. In sintesi, per chi se la fosse persa, il progetto “Note di Natale”, scritto e presentato dal promoter di eventi Giu’ Divina, nel 2017 è stato lui il direttore artistico, riuscì ad accedere ai finanziamenti della Regione Campania. Quest’anno il comune, forse per convenienza anche a causa degli attriti acuiti nel periodo elettorale con la Pro loco Panza, ha “preso” lo stesso programma per le feste di Natale, lo ha fatto proprio e ha bandito un posto alla ricerca di un nuovo, possibile, direttore artistico. Alla gara hanno partecipato in due: l’attuale e il precedente. Le “chiacchiere” che assegnavano il ruolo a Gaetano Maschio ancora prima che l’avviso pubblico fosse pubblicato si sono esaudite ma ciò non mette in discussione la professionalità del Maschio. Il resto fa parte del presente. Tornando al turismo invernale, secondo l’IPSOS, lasciata alle spalle la bella stagione, cresce negli italiani la voglia di andare in vacanza. Tra il mese di ottobre e dicembre il 59% dei nostri connazionali afferma che ha intenzione di fare un viaggio (nello stesso periodo del 2017 il numero ruotava intorno al 51%).

Le regioni scelte, in prevalenza, saranno quelle in grado di offrire “soggiorni culturali” ai visitatori: Toscana, Trentino Alto Adige, Lombardia e Lazio. Tutto ciò dovrebbe invitarci a riflettere sulle ipotesi e gli indirizzi progettuali tanto messi in atto in Campania quanto sull’isola d’Ischia come sulla necessità di confrontarsi, e farvi fronte con nuovi strumenti, con la precarietà lavorativa la quale a sua volta richiama la protezione sociale e il sentimento di precarizzazione che sta espandendo il suo dominio nella società odierna. Il tema, cui si collega il cambio di paradigma (non è più governato dalle dinamiche sociali e politiche degli anni ’80) dovrebbe essere oggetto d’attenzione anche dai governi locali, perciò dai sindaci e dalle amministrazioni. Ciò che manca del tutto, però, è l’organizzazione amministrativa- non escludendo quella mentale- che è compensata di solito da un eccesso di burocrazia. Se pensiamo, infatti, che per fare l’iscrizione al collocamento (la domanda va presentata entro quindici giorni dalla fine del rapporto di lavoro) – e qui, fortuna per loro, i sindaci non c’entrano- ieri mattina c’erano lavoratori in fila fuori la sede dell’ufficio dalle quattro del mattino.

Pareva di essere alla mensa della Caritas per la distribuzione di un tozzo di pane. Se siamo entrati da circa un decennio nell’era della digitalizzazione, e Ischia con i suoi uffici a quanto pare è rimasta indietro, abbiamo uno dei quadri di riferimento. Esiste una lentezza strutturale nel riuscire a entrare nel paradigma della destagionalizzazione e un vincolo, che è duro da dissolvere, all’idea che il lavoro stagionale può ancora bastarci. Tutto ciò, va da se che le cause sono pure altre e forse più ampie, ci impedisce di esprimere le potenzialità di un’isola che potrebbe vivere, non sopravvivere, pure d’inverno. Da noi, al contrario, predomina o una disorganizzazione totale o un’organizzazione zoppicante. E questa si riflette sulla quotidianità di tutti. I trasporti, quelli marittimi si riducono all’osso nel periodo invernale e quelli terrestri somigliano al passaggio sporadico dei cammelli nel deserto, ne sono solo un esempio evidente. L’unica che valuta queste fratture, che riducono l’azione propulsiva e strategica, è il consigliere regionale Maria Grazia Di Scala. I limiti, insomma, restano moltissimi. In questo quadro abbiamo necessità di persone abili e capaci. Sia per valorizzare il patrimonio, culturale, dei musei, enogastronomico, ma in specie in grado di stimolare un pensiero nuovo, rinnovato e innovato. Stando il più lontano possibile dalle lotte tra condomini e allo stesso tempo avviare un nuovo schema su cui costruire una politica credibile per il futuro del turismo.

Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci

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