LE OPINIONI

«Caffè Scorretto» «Noi siamo vigili, vigili, vigili»

«Noi siamo vigili, vigili, vigili e siamo vigili con l’occhio vigile», recitava il ritornello della sigla iniziale di una serie televisiva, “Il Vigile urbano”, andata in onda su Rai 1 tra il 1989 e il 1990, interpretata da Lino Banfi e dalla figlia Rosanna. Per dovere di cronaca, quasi costretti, giacché la richiamano alla memoria vari articoli, dobbiamo riportare lo sceneggiato che da qualche tempo il Comune di Lacco Ameno sta mandando in onda, proprio sulla questione della progressione verticale all’interno del Comando Vigili.

«Noi siamo vigili, vigili, vigili e siamo vigili con l’occhio vigile», recitava il ritornello della sigla iniziale di una serie televisiva, “Il Vigile urbano”, andata in onda su Rai 1 tra il 1989 e il 1990, interpretata da Lino Banfi e dalla figlia Rosanna. Per dovere di cronaca, quasi costretti, giacché la richiamano alla memoria vari articoli, dobbiamo riportare lo sceneggiato che da qualche tempo il Comune di Lacco Ameno sta mandando in onda, proprio sulla questione della progressione verticale all’interno del Comando Vigili

Niente suscita più domande su cosa stia accadendo veramente, che, apparentemente senza risposta, al contrario può darne molte indubbiamente sul sistema – scheletro – di rapporti e relazioni che si dipanano nel macrocosmo dell’isola d’Ischia e dice parecchio dei suoi contenitori, gli armadi. Lacco Ameno, capitale del mondo.

Intrighi (?), escalation di ruoli, atti pseudo ufficiali annunciati da mesi pur non essendolo, comportamenti poco ufficiali per alcuni ufficiosi e rappresentativi del clima di tensione tra le stanze del podere. Poi, litigi a più riprese nei mesi passati tra i piani del Comune su chi avesse dovuto progredire indossando le stellette e chi invece non migliorarsi, seguiti dalle profezie del Sindaco su chi avrebbe dovuto rivestirsi di futuro e gesta eroiche al Comando. Si potrebbe raccontare delle delibere che dopo aver nominato la commissione del concorso, però, non avrebbero mai dovuto trovare spazio sull’Albo Pretorio e, poiché sbagliate, ritirate in autotutela. A tutto ciò si potrebbero aggiungere in classifica il bando per l’avanzamento verticale dimezzato della normativa vigente, almeno secondo chi si è rivolto al TAR in via d’urgenza – che peraltro ha negato la sospensiva e la parziale capacità di rimettere tutto in discussione –, e le successive (nuove) dichiarazioni del Sindaco Pascale.

Lungi da chiunque mettere in discussione che non ci sia stata una severa vigilanza e ciò che ha affermato il sindaco di Lacco Ameno non sia vero, non resta che aspettare la pronuncia del TAR sul romanzo il prossimo 8 maggio. Del resto se ci fosse stata qualche anomalia amministrativa, il Tribunale Amministrativo Regionale lo avrebbe visto, no? O forse, lo vedrà più in la. Nel migliore dei casi, Tribunale compreso, tutto ciò potrebbe essere un’invenzione romanzata per raccontare fin dove ci si può spingere nella gestione del potere e nel peggiore un montaggio per bloccare la catapulta ideata per far arrivare l’eroina prescelta a posizioni apicali? Vedremo come andrà a finire

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Secondo il quale tutto è a norma, tutto è nella legge e non rimanendogli altro da fare non ha potuto che esprimere – pubblicamente – il sostegno ai funzionari del suo Comune che in un certo senso sembrerebbero non essere neutri di fronte a una direzione politica quasi definita. Lungi da chiunque mettere in discussione che non ci sia stata una severa vigilanza e ciò che ha affermato il sindaco di Lacco Ameno non sia vero, non resta che aspettare la pronuncia del TAR sul romanzo il prossimo 8 maggio. Del resto se ci fosse stata qualche anomalia amministrativa, il Tribunale Amministrativo Regionale lo avrebbe visto, no? O forse, lo vedrà più in la.

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Nel migliore dei casi, Tribunale compreso, tutto ciò potrebbe essere un’invenzione romanzata per raccontare fin dove ci si può spingere nella gestione del potere e nel peggiore un montaggio per bloccare la catapulta ideata per far arrivare l’eroina prescelta a posizioni apicali? Vedremo come andrà a finire. Massima solidarietà agli attori di questo che somiglia a un complotto cosmopolita ma c’è da dire che comunque vada sarà una disfatta. Non per la legge, a tratti claudicante o resa zoppa di proposito, per qualcuno cucita o scucita ad arte. No, non per questo ma per l’intelletto, per l’estetica e l’etica pubblica. In mancanza della quale nessun Tribunale potrebbe emettere una sanzione. Sarà una sconfitta per l’opinione pubblica – isolana, non solo di Lacco Ameno – che da anni approfitta di ogni occasione per astenersi da qualunque commento o critica nei confronti di chi detiene il potere che, spesso, all’opposto si lancia in show mediatici che travalicano l’isola conducendoci in territori presumibilmente inesplorati. Sarà un insuccesso per chi, oggi, siede nei banchi di quella maggioranza. Intanto come le alte e rocciose cime e le lunghe creste delle Alpi segnano i confini tra, Italia, Germania, Francia, Austria e Svizzera, il mare ci divide da quella che, ai nostri occhi, potrebbe mostrarsi come una specie di Stato d’oltralpe, Bacoli. Il vigile Sindaco Josi Gerardo Della Ragione ha annunciato la delibera – storica – del salario minimo a 9 euro l’ora «per tutti i lavoratori che operano per l’amministrazione, compresi quelli impiegati in appalti e concessioni».

Intanto come le alte e rocciose cime e le lunghe creste delle Alpi segnano i confini tra, Italia, Germania, Francia, Austria e Svizzera, il mare ci divide da quella che, ai nostri occhi, potrebbe mostrarsi come una specie di Stato d’oltralpe, Bacoli. Il vigile Sindaco Josi Gerardo Della Ragione ha annunciato la delibera – storica – del salario minimo a 9 euro l’ora «per tutti i lavoratori che operano per l’amministrazione, compresi quelli impiegati in appalti e concessioni». Una battaglia di civiltà, ha detto il Sindaco Della Ragione

Una battaglia di civiltà, ha detto il Sindaco Della Ragione che ha aggiunto «perché è giusto essere la voce dei giovani sfruttati, e delle madri e dei padri di famiglia che vengono trattati come schiavi. Perché è giusto tutelare gli imprenditori perbene. Chiunque lavorerà per il Comune di Bacoli dovrà pagare stipendi dignitosi ai lavoratori. Lo stesso vale per chiunque vorrà gestire una concessione demaniale.Lidi balneari, stabilimenti, ormeggi, parcheggi. Tutti. Chiunque vorrà avere l’onore di fare impresa su un’area pubblica, dovrà farlo tutelando i diritti di bagnini, barman, bagnini, ormeggiatori, guardiani. E – prosegue il Sindaco- lo stesso varrà per gli operai delle ditte edili che svolgeranno lavori pubblici. Idem, per mense scolastiche, guardiania e tutti i servizi esternalizzati. Basta sfruttamento. Diciamo basta a chi pensa di essere padrone della città». Non resta che consigliare a tutto il pubblico coinvolto di seguire la via Della Ragione. Per celebrare allo stesso tempo un cambio di passo e l’abbandono di tanti piccoli letamai per restituire alla politica quel poco di dignità che le è rimasta. Non resta che augurarci, allora, come cantava De André in “Via del Campo”, che «dal letame nascono i fior». Speriamo però di non calpestarla prima, con il rischio di comprometterne il ruolo.
Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci

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