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Campo antibracconaggio, il bilancio dei volontari del WWF sull’isola

Sequestrati richiami acustici e trappole per la cattura di piccoli uccelli, i numeri confermano come il triste fenomeno sia ben lungi dall’essere debellato

Sequestrati tre richiami acustici a funzionamento elettromagnetico, una persona identificata e 28 trappole innescate per la cattura di piccoli uccelli. Questo in cifre il bilancio del Campo antibracconaggio a cura dei volontari del Wwf che si concluderà nei prossimi giorni sull’isola di Ischia. La nostra isola ed in generale la provincia di Napoli con quella di Caserta sono state individuate dal Governo come uno dei “black spot” più gravi per il persistente fenomeno del bracconaggio.

Nonostante l’intensa attività di prevenzione, il fenomeno del bracconaggio nelle province di Napoli, Salerno e Caserta e in particolare nelle zone costiere e nelle isole, nei mesi primaverili di migrazione – periodo comunque di chiusura generale dell’attività venatoria – non dimostra alcuna diminuzione con catture e abbattimenti illegali di grandi quantità di fauna selvatica e loro successiva rivendita, attivando canali economici “in nero” di enormi proporzioni. “In queste settimane di vasta operazione straordinaria di sorveglianza abbiamo purtroppo dovuto riscontrare una recrudescenza nell’uso dei richiami acustici, vietati dalla legge. Il bracconaggio è tutt’altro che debellato, sia con le reti che con le trappole” ha detto Giampaolo Oddi, Coordinatore Guardie volontarie WWF. Le Guardie Giurate Volontarie del WWF hanno anche competenza ambientale, pertanto in sinergia con le forze di Polizia hanno cooperato anche al fine di individuare e reprimere reati e illeciti sulle normative riguardanti il sempre più diffuso fenomeno dell’abbandono e l’incendio dei rifiuti, la presenza di discariche, gli abusi edilizi. Da quest’anno è stato costituito un Coordinamento che fa capo ai Carabinieri Forestali con i quali la vigilanza WWF è sempre in contatto. Il Campo antibracconaggio ha coinvolto oltre 30 guardie volontarie nella Provincia di Napoli, in particolare nella Penisola Sorrentina, nell’isola d’Ischia e nel restante territorio provinciale, nella Provincia di Salerno, in particolare nell’area della Costiera Amalfitana, e, per la prima volta dopo decenni di attività, anche in provincia di Caserta. 

“La prima volta che sono venuto sull’isola di Ischia era il 1993 e di bracconieri ce n’erano davvero tanti. Oggi questo fenomeno è certamente in calo, ma non possiamo dire che sia scomparso”. A dirlo Giampaolo Oddi, Coordinatore nazionale Guardie Giurate WWF Italia che da più di venti anni organizza, con altri volontari dell’associazione ambientalista, il campo antibracconaggio. “Si tratta – ci spiega Oddi – di un appuntamento ormai consolidato, in un’area purtroppo a intensa attività di bracconaggio durante il passo migratorio primaverile. L’attività di monitoraggio e vigilanza straordinaria ogni anno richiama le guardie volontarie del Panda da tutta Italia e di solito dura per tutto il mese di maggio”. Il campo antibracconaggio del Wwf si svolge sull’isola di Ischia e in costiera sorrentina, a difesa dei piccoli uccelli migratori. “Siamo presenti – incalza il coordinatore nazionale delle guardie giurate del Wwf – soprattutto sull’isola di Ischia dove, insieme alle altre piccole isole del Tirreno Meridionale, l’impatto del bracconaggio primaverile causa gravi danni, perché colpisce animali pronti per la nidificazione, ed è tesa alla tutela degli uccelli migratori, che in quel periodo stanno compiendo il viaggio di ritorno dai quartieri di svernamento africani verso le zone di riproduzione”.  E continua: “Questo è solo uno degli episodi cui abbiamo assistito. Sull’Isola di Ischia la cosa che rappresenta la vera emergenza è il diffuso utilizzo di armi clandestine, sia di origine furtiva sia di fattura artigianale, al fine di eludere I controlli”. E conclude: “Il bracconaggio, seppur ridimensionato rispetto al passato, è un fenomeno purtroppo molto presente sull’isola di Ischia. Il dato positivo è la straordinaria collaborazione tra le autorità e i volontari ambientalisti. Senza dimenticare che sull’Isola è sempre attivo il Nucleo Guardie Venatorie Arcicaccia, che opera servizi di prevenzione antibracconaggio. Purtroppo persistono ampie aree dove il bracconaggio persiste, soprattutto con armi di provenienza illegale.”  

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