Cardioteam, Loffredo: «Qualcuno si è reso ridicolo»

Mattera attacca, Loffredo risponde. La presenza della nave Dulcinea e della Cardioteam Foundation nel porto di Forio, incredibile ma vero (in salsa tipicamente turrita, non ce ne voglia nessuno), sono stati capaci di scatenare una polemica politica al solito rovente. Ma dopo le accuse del presidente del consiglio comunale che ha accusato la minoranza di volersi prendere meriti inesistenti su questo progetto, ieri a replicare in maniera dura e ferma è stato proprio l’esponente di minoranza Mimmo Loffredo che non le ha mandate a dire ed ha esordito così: «Mi sembra doveroso rispondere ad alcune critiche che mi sono state mosse dalla maggioranza, non ho nemmeno seguito bene né letto di cosa si tratti perché francamente ho cose migliori da fare in questo momento. Sembrerebbe che mi sia assunto la paternità dell’evento Cardioteam Foundation, ma le cose non stanno così. Io in un primo momento mi sono limitato a pubblicare un post sui miei canali social nei quali mettevo al corrente della lodevole iniziativa i miei concittadini molti dei quali peraltro non sapevano neppure dell’arrivo della Dulcinea. Dirà do più, non ne era al corrente neppure il comandante del Locamare, quando gli ho domandato se fosse al corrente di questa bella iniziativa ne era all’oscuro. Insomma, mi sono limitato a sollecitare le persone ad aderire e mi sono raccomandato con Adrian (il collega medico che effettuava gli ecocardiogrammi) di effettuare nei limiti del possibile queste prestazioni anche per coloro che non erano prenotati e soprattutto per gli anziani».

Loffredo però è un fiume in piena e a quel punto prosegue nel suo racconto: «Ho collaborato con loro perché dagli stessi mi è stato chiesto di farlo, io mi sono offerto tra l’altro di fare da tramite anche per pazienti che avrebbero potuto aver bisogno di un ricovero in ospedale. Francamente non vedo cosa ci sia di male nel mio modo di agire. Inoltre venerdì sera sono stato chiamato dal comandante Penza perché il giorno successivo sarebbe venuta sull’isola l’intera equipe, dal momento che la barca avrebbe poi dovuto raggiungere Salerno. Mi hanno chiesto di andare a ricevere coloro che giungevano a Forio e l’ho fatto per atto di cortesia sono andato a prenderli allo sbarco accompagnandoli a destinazione. Questo l’ho fatto insieme a Francesco Del Deo, siamo stati in compagnia dell’armatore e del collega cardiochirurgo piemontese Marco e abbiamo fatto gli onori di casa. Poi ci è stato chiesto di scattare una foto ricordo. Poi l’ho pubblicata ringraziando tutto lo staff per quello che hanno fatto e fanno per gli abitanti delle isole minori e poi ci siamo salutati cordialmente».

Il medico e consigliere comunale di minoranza non si ferma e tira anche le somme di quanto successo: «Non vedo alcuna matrice politica nei fatti come si sono succeduti né tantomeno la voglia di arrogarsi chissà quali meriti. Ho l’impressione che qualcuno faccia fatica a comprendere l’italiano: la sanità non ha colore né connotazione politica e quando certi signori lo capiranno sarà purtroppo sempre troppo tardi. Sono davvero arrabbiato, voglio invitare chi mi ha tirato in ballo ad uscire dal becero provincialismo. Altro che critiche, mi sarei aspettato un “grazie” per la collaborazione. Ripeto, non ho alcun interesse a fare politica con la Sanità, altrimenti l’avrei fatta vent’anni fa ottenendo – vi assicuro – degli ottimi risultati. Lancio un appello ai miei interlocutori: non solo siete provinciali, ma vi state addirittura ridicolizzando e la gente me lo sta testimoniando ininterrottamente. Allora smettetela di fare campagna elettorale e pensate seriamente alla salute dei cittadini. Piuttosto preoccupiamoci di un ospedale Rizzoli sempre più alla frutta: tra poco l’Ortopedia non potrà più assicurare servizi, l’Oncologia idem. Qui c’è gente che si incazza per un mio post e poi se ne fotte di cose più urgenti. Insomma, vi chiedo di non essere più ridicoli…».