ARCHIVIOARCHIVIO 3ARCHIVIO 5POLITICA

Caruso: «La mia Serrara nel segno della continuità»

Di Francesco Ferrandino

ISCHIA. All’indomani della presentazione delle liste elettorali che il 5 giugno si contenderanno la guida del paese, abbiamo rivolto alcune domande al sindaco di Serrara-Fontana, Rosario Caruso, sulla campagna elettorale, sui risultati raggiunti dall’amministrazione, ma soprattutto sui programmi che la sua compagine intende realizzare in caso di vittoria. Abbiamo “sorpreso” il primo cittadino mentre era intento, insieme a vari altri cittadini ed esponenti dell’amministrazione, a raccogliere i rifiuti in strada vista la recente emergenza che ha colpito il comune montano.

Cosa proporrà di diverso rispetto a 5 anni fa in questa  campagna elettorale?

«Di diverso? Assolutamente nulla, vogliamo infatti operare nel solco della continuità. Abbiamo messo in cantiere diversi progetti. Alcuni sono stati già realizzati, altri sono iniziati e devono essere completati. Pertanto ci proponiamo di portare a termine le opere già impostate».

Potrebbe illustrarne alcune?

Ads

«Il primo esempio è l’importantissimo depuratore di Sant’Angelo, a ribadire la nostra attenzione all’ambiente e in particolare al mare che è fonte della nostra economia. È fondamentale che i numerosi turisti che ogni anno ci premiano con la loro presenza trovino un mare pulito. Certo, il nostro depuratore non risolverà interamente il problema delle acque per l’intera isola d’Ischia, ma è già un significativo inizio. Se ogni Comune farà la sua parte, potremmo realmente raggiungere l’obiettivo completo in pochi anni, realizzando una rete integrale di depurazione. Serrara-Fontana intanto agisce concretamente e ci tengo a rimarcare che possiamo diventare il primo comune dell’isola a dotarsi di un depuratore. I finanziamenti ci sono, subito dopo l’estate comincerà la fase della progettazione esecutiva dell’impianto, seguita dalla procedura d’appalto per l’assegnazione dei lavori. Per quanto riguarda l’impiantistica sportiva, abbiamo dotato ciascuna frazione di un impianto dove si potesse praticare sport, da Sant’Angelo a Fontana, mentre abbiamo già cominciato i lavori per il campo sportivo di Serrara che andrà presto completato. L’attuale pausa dei lavori è dovuta a un problema burocratico sui finanziamenti 2014-2020, ma dalla Regione le notizie sono rassicuranti perché con ogni probabilità l’opera sarà rifinanziata e i lavori riprenderanno.  Stiamo inoltre ponendo mano a un altro tema importantissimo per il nostro territorio: mi riferisco all’agricoltura. Abbiamo avviato il corso di studi in agraria, individuando al contempo un terreno per le coltivazioni. Stiamo partecipando al bando che finanzia l’imprenditorìa agricola. È un settore che a mio parere vale tantissimo come fonte di sviluppo del nostro territorio, che tra l’altro vanta anche una grande tradizione in tal senso. L’impegno va anche verso il recupero di terreni abbandonati e la creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani. Stiamo attuando  una serie di processi che coinvolgono ristoranti e alberghi, per fare in modo che si creino le giuste sinergie tra chi produce i beni sul nostro territorio e chi li acquista. Un ciclo virtuoso a vantaggio dell’intera collettività e della nostra economia. Un’altra cosa importante: siamo il primo comune che sta aggiornando il Puc, il Piano Urbanistico Comunale, in cui è previsto il recupero dei volumi interrati, quindi delle cantine con diverse destinazioni, proprio per valorizzare anche nella parte alta del territorio diversi volumi che finora non possono essere utilizzati a causa dei vincoli burocratici e urbanistici. E non va dimenticata l’edilizia popolare: tanti giovani che vorrebbero crearsi una famiglia non sanno dove poter andare a vivere. Finora la nostra isola non ha mai dato una vera risposta a queste esigenze: l’abusivismo è stato il frutto deviato della mancata risoluzione del problema. La legge  però permette l’edilizia economica popolare, e questa è una risposta concreta alle stringenti esigenze abitative».

Ads

Quali altri obiettivi crede di aver conseguito nel quinquennio appena trascorso?

«Guardi, abbiamo riaperto l’eremo di San Nicola, ben 17 anni dopo che qualcun altro lo aveva chiuso e che oggi si ricandida alla guida del paese. La riapertura costituisce già una piccola grande soddisfazione, ove si pensi al fatto che l’eremo è un’importante risorsa per il nostro territorio e che costituisce un patrimonio dell’intera isola d’Ischia. La sua valorizzazione è doverosa affinché diventi un volano per lo sviluppo della parte alta del nostro Comune».

La sfida elettorale è la stessa di 5 anni fa: è un’anomalia o era prevedibile?

«Siamo un paese piccolo, quindi può succedere che i candidati siano gli stessi. Per quanto riguarda il nostro gruppo, dopo questi cinque anni in cui riteniamo di avere bene operato, è stato naturale per molti pensare a una mia ricandidatura, e su di essa abbiamo trovato rapidamente un’intesa. L’amministrazione uscente si ricandida, forte di un gruppo molto unito, e si sottoporrà al giudizio dell’elettorato su quanto abbiamo realizzato. Sono state inserite nuove figure, persone ben preparate che potranno fare tanto per il paese. Sono molto soddisfatto della nostra squadra. Sull’altro schieramento, non voglio commentare né provare a ipotizzare gli eventuali motivi su un mancato rinnovamento o sulla mancata candidatura di un giovane. Non spetta a me elaborare risposte in merito, non sarebbe corretto».

Quali sono i criteri che hanno ispirato la composizione della lista?

«Comporre la lista è stato relativamente facile per noi, avendo già otto componenti decisi a ricandidarsi. Quindi avevamo già un “telaio” solido, rimanevano alcune caselle da riempire, e lo abbiamo fatto in modo adeguato. Innanzitutto, la priorità è stata quella di dare rappresentanza a tutte le zone del territorio comunale, quindi Fontana, Serrara, Ciglio, Succhivo e Sant’Angelo. Ovviamente, la rappresentatività territoriale è importante ma non basta, perché è necessaria l’adeguata competenza e la voglia di fare bene. Il consigliere Lucio Poerio Iacono, che la scorsa tornata elettorale si candidò nell’altro schieramento, se ne è distaccato non condividendone l’impostazione, adesso è nella nostra squadra: molto motivato, con la sua esperienza di operatore turistico potrà sicuramente dare un apporto molto positivo. Identico discorso per Celestino Iacono, che è alla sua prima esperienza politica: fa parte del “Consorzio S. Angelo d’Ischia: la tua vacanza di qualità”, quindi sta già attivamente operando per la valorizzazione  del territorio ed è pronto per l’ulteriore impegno amministrativo. C’è Clotilde Iacono, albergatrice che lavora a Forio ma che è ben rappresentativa della zona del Ciglio. Poi abbiamo Fernando Iacono, che già si candidò alle scorse elezioni e mi ha fatto davvero piacere rivedere pronto per la nuova sfida: è sempre pronto a dare una mano al gruppo, dal quale non è mai uscito».

Che tipo di campagna elettorale si aspetta? Infuocata oppure dai toni relativamente distesi?

«Guardi, le premesse purtroppo non sono state positive. Anziché parlare di cosa hanno realizzato negli undici anni in cui hanno amministrato e di lanciare proposte concrete per il futuro, i componenti dello schieramento avversario preferiscono lanciare ingiustamente fango sui nostri candidati senza alcun motivo. Non vedo alcuna correttezza da parte loro già in questo inizio di campagna, che non è certo impostata come avrei invece fatto io. Per quanto mi riguarda, parlerò dei risultati che abbiamo raggiunto e che non posso nemmeno illustrare integralmente in questa sede: prima ho accennato agli impianti sportivi, ebbene tanti altri prima di noi per cinquant’anni si sono limitati a prometterli, mentre noi li abbiamo realizzati».

Cosa si propone di fare nei primi cento giorni se sarà rieletto?

«Nei primi mesi di amministrazione la priorità sarà quella del maggior impegno per la pulizia del paese. Stiamo vivendo un momento di difficoltà, ma il servizio di igiene urbana verrà migliorato potenziando la raccolta differenziata. Inoltre, sarà opportuno mantenere la giusta pressione sulla Regione per sollecitare i finanziamenti per le opere che le ho elencato, e poi partire con la gara per i lavori del depuratore. Queste sono quindi le priorità immediate: ambiente, pulizia del territorio, opere pubbliche. Ovviamente senza trascurare altri settori ugualmente importanti, come la scuola: i ragazzi costituiscono il nostro futuro».

Cosa sta succedendo con la ditta incaricata della gestione rifiuti?

«Molto semplicemente la ditta è andata in crisi, e non è più in grado di svolgere il servizio, lasciando il paese pieno di rifiuti. Ho affrontato il problema sollecitamente, dapprima inviando una diffida, che non ha avuto effetto, e poi emanando un’ordinanza con la quale ho incaricato la seconda ditta in graduatoria di procedere alla raccolta dei rifiuti. Questi ultimi erano oggettivamente in grande quantità, quindi siamo scesi tutti noi personalmente a rimboccarci le maniche per ripulire le strade del paese. Stiamo procedendo come sempre, affrontando cioè il problema in modo concreto e risolutivo. Sono figlio di operai e non ho vergogna a sporcarmi le mani operando direttamente sul campo».

Serrara e Sant’Angelo: così diverse, anche nella mentalità. Come renderle un unicum inimitabile?

«La “diversità” del nostro comune sta proprio nell’essere composto da una zona di mare incantevole dove è molto sviluppata l’economia turistica con vari alberghi e ristoranti, e una zona montana che non ha conosciuto analogo sviluppo ma che è comunque legata ad altre tradizioni, come quella contadina, di quotidiano duro lavoro nei campi. Queste diversità non devono essere, e non sono, un fattore negativo o motivo di conflitto, anzi; devono diventare un valore aggiunto proprio per quello a cui ho accennato prima circa la valorizzazione dell’agricoltura come ulteriore fattore propulsivo dell’economia. Oggi, non soltanto i turisti ma anche molti dei nostri cittadini hanno sempre più voglia di assaporare i prodotti  del territorio, specie ove si pensi a tutte le notizie inquietanti che si leggono sui giornali sui potenziali “veleni” che potrebbero aver contaminato  determinati prodotti nazionali o esteri. Noi per fortuna abbiamo la possibilità di produrre e di offrire ai nostri ospiti tanti prodotti realmente sani e genuini, che costituiscono delle vere e proprie eccellenze gastronomiche molto note: si pensi al vino, oppure al coniglio allevato sul posto in modo naturale. Il connubio tra l’economia “contadina” e l’economia turistica “marina” non ha alcuna controindicazione e può quindi essere considerato un ulteriore punto di forza della nostra comunità, una peculiarità che nessun altro comune isolano possiede, e diventare un fattore di grande sviluppo economico e occupazionale. È  su questo che io e la mia squadra vogliamo impegnarci e investire. La forte crisi economica colpisce soprattutto i giovani: è nostro dovere cercare di dare delle risposte ai ragazzi, e il settore agricolo-gastronomico potrà creare grande sviluppo, ne sono convinto».

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex