ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Ciao Vito, come faremo senza il tuo sorriso?

E’ già dura, adesso. Sarà durissima senza incontrare più il tuo sorriso, ricevere il tuo saluto, il tuo vellutato “ciao” pronunciato con semplicità, con garbo e pacatezza che arrivava dentro a toccarti le corde dell’animo. Un esempio di educazione di un uomo d’altri tempi. Di quelli rari. Di quelli unici. Di quelli di una volta. La tua voce era una carezza, solo vedere la tua espressione sul viso ci donava serenità. La tua discrezione, il tuo equilibrio, il tuo profondo rispetto ci arricchivano. Mai una parola fuori posto, mai un tono alterato, sempre il sorriso a farci compagnia.

Non dimenticheremo mai quel sabato sera, quel maledetto sabato di marzo. Sei andato via in punta di piedi, ligio al tuo lavoro, ai tuoi doveri. Come sempre. L’ultimo tuo gesto da eroe è stato quello di mettere tutti i tuoi passeggeri al sicuro, prima di lasciarci. Noi tutti non siamo rimasti sorpresi di questo, eri semplicemente Tu in quell’ultimo atto della tua vita prima che calasse il sipario su di te. Nessuno mai si sarebbe aspettato un finale così tragico, così crudele, così improvviso, così fulmineo, così assurdo.

Ognuno di noi conserverà per sempre il tuo ultimo saluto, la tua ultima parola, il tuo ultimo sorriso. Nessuno di noi mai avrebbe immaginato che sarebbe stato l’ultimo. Conserveremo tutti dentro di noi la splendida persona che eri, il collega corretto, educato, garbato, discreto, disponibile. Resterai a vivere con noi, a battere nei nostri cuori, a bussare nei nostri ricordi con i tuoi tocchi delicati di sempre. Per sempre.

Ora siamo tutti più poveri, soprattutto i colleghi della sera, del “dopo tramonto” che incontravano ogni giorno il tuo volto. Anche il tuo semplice saluto con il lampeggio dei fari, il tocco di clacson duranti gli incroci con noi ti rendevano speciale.

Destino infame dalle coincidenze assurde e implacabili ti hanno portato via da noi, dalla tua famiglia, dai tuoi affetti più intimi.

Ads

La morte non ha aspettato che Tu ultimassi il turno di servizio, ti ha sorpreso all’ultima corsa, ti ha raggiunto agli ultimi chilometri, è arrivata agli ultimi minuti di quel sabato che resterà nerissimo per tutti noi. Hanno cercato in tutti i modi di tenerti tra noi, a strapparti dal freddo abbraccio della morte, ma dannatamente niente.

Ads

Resterà sempre un mistero comprendere perché persone come te volano via sempre troppo presto.

Il nostro silenzio come un inchino per sussurrarti il nostro ultimo saluto. Noi abbiamo finito le parole, ma non ci abitueremo mai a non vederti più tra noi. Ora ti sentiremo solo nei nostri ricordi.

E ora, Vito, come faremo senza il tuo sorriso?

Luigi Balestriere

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex