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Del Deo spara a zero su Stani Verde: «I traditori come lui non meritano risposte»

di Francesco Castaldi

FORIO – Non ci sta Francesco Del Deo ad essere paragonato ad un venditore di fumo «incapace di rispondere e di far fronte con efficacia ai problemi che attanagliano il paese». Il sindaco di Forio, a poche ore dalla pubblicazione della lunga intervista rilasciata al nostro quotidiano dal consigliere Stani Verde, ha deciso di replicare con assoluta fermezza alle pesantissime accuse di colui che prima di passare ai banchi dell’opposizione, lo aveva sostenuto nella campagna elettorale che condusse l’ex democristiano a sbaragliare la concorrenza e a trionfare alle amministrative svoltesi nel maggio di quasi quattro anni orsono. Abbiamo incontrato il primo cittadino del Comune turrito nel corso della giornata di ieri presso gli uffici del “Green Flash”, sede dell’ente di via Giacomo Genovino. Durante il nostro colloquio, Francesco Del Deo ne ha avute non solo per Stani Verde (definito con disprezzo «il traditore dedito al salto della quaglia»), ma anche per il consigliere “dissidente”, la direttrice Maria Chiara Conti.

Le accuse che le muove Stani Verde sono davvero molto gravi. Il consigliere di opposizione, infatti, sostiene che negli ultimi quattro anni lei e la sua amministrazione abbiate fatto solo chiacchiere e venduto fumo. Come replica a queste pesanti affermazioni?

«A quello che dice questo personaggio non c’è nulla da replicare, perché si tratta di una persona inconcludente che non ha mai vissuto in pieno l’attività della macchina amministrativa. L’anno prossimo, in primavera, ci saranno le elezioni: questo personaggio si presenterà e allora si vedranno i consensi che riuscirà ad ottenere».

Nello specifico, Stani Verde ha detto che non sarebbe in grado di stabilire se la sua amministrazione sia costituita da incapaci o da lassisti.

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«Francamente credo che lui non sia proprio nella condizione di poter fare delle valutazioni del genere».

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Per quanto riguarda il ricorso rigettato dal Tar nel mese di ottobre, il consigliere Verde ha affermato che i giudici amministrativi avrebbero commesso degli errori, che avrebbero dunque condizionato l’esito del ricorso stesso. Da qui la decisione di ricorrere al Consiglio di Stato.

«Ripeto: ritengo che Stani Verde non possa fare questo tipo di valutazioni. D’altra parte, abbiamo visto tutti come si è comportato nel recente passato: quando stava con Gaetano Colella, infatti, non si è fatto alcuno scrupolo e l’ha tradito. In seguito è stato con Franco Regine, e quindi possiamo tranquillamente annoverarlo tra i principali e diretti responsabili di tutti i danni provocati da quella amministrazione comunale. Lui ha fatto parte di quella maggioranza, e mi chiedo come faccia questa persona a fare delle valutazioni del genere quando ha sostenuto una squadra di governo che ha generato così tanti problemi a Forio. Inoltre vorrei ricordare a tutti che non fui io a chiamarlo in occasione della campagna elettorale del 2013, ma fu lui ad esternarmi in più di una circostanza il suo desiderio di far parte della mia lista. All’epoca Stani Verde mi fu raccomandato da un carissimo amico, Paolo Ambrosino, che mi chiese di accoglierlo nella mia coalizione, e io allora lo presi in considerazione della stima e del profondo affetto che nutro per Paolo. Naturalmente, con il senno di poi, devo ammettere che Gaetano Colella aveva ragione sul conto di Stani Verde, che subito dopo ha fatto il salto della quaglia. Probabilmente il consigliere Verde voleva ottenere delle cose che io non potevo dargli. Una cosa però è certa: Stani non ha tradito soltanto la fiducia del sottoscritto, ma anche quella dell’elettorato foriano, che aveva deciso di concedergli il proprio consenso».

Nel suo j’accuse, Stani Verde evidenzia il fatto che la sua maggioranza sarebbe oramai alla frutta. Inoltre, valuta l’addio di Giuseppe Colella come un ulteriore smacco per la sua squadra.

«I numeri parlano da soli: le maggioranze si fanno anche al 51%».

La sua maggioranza è solida?

«Certo, e le dirò di più. Qualcuno è entrato nella mia squadra credendo di poter essere determinante, ma poi è stato allontanato dalla maggioranza, ed è questo il caso di Stani Verde. Per quanto riguarda Giuseppe Colella lui, com’è noto, ha deciso di diventare indipendente, anche se devo riconoscere che sta facendo una politica costruttiva: spesso, infatti, viene al Comune per esporre le sue idee e per fornire suggerimenti».

Abbiamo capito che i rapporti con il consigliere indipendente Giuseppe Colella sono prolifici, ma molti in paese si domandano – non con scarso interesse – di che natura siano quelli con la direttrice Maria Chiara Conti.

«La Conti deve imparare a scindere il discorso politico da quello scolastico: non si può fare politica sulla pelle dei bambini».

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