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Disavventura a lieto fine per una famiglia belga in vacanza a Ischia

di Isabella Puca

Ischia – Una storia a lieto fine quella vissuta dalla famiglia De Pril che, nei giorni scorsi è giunta dal Belgio per trascorrere qualche giorno di vacanza qui sulla nostra isola. Un lieto fine firmato grazie allo staff dell’albergo San Montano, struttura presso la quale alloggia la famiglia, e a quello della Snav che si è subito adoperato per risolvere la questione. L’altro pomeriggio la famiglia, arrivata nell’albergo ischitano, si era resa conto di aver dimenticato una pochette piena di contanti e una macchina fotografica di buon livello sul porto  di Napoli e le speranze di ritrovare gli oggetti, complice anche la cattiva nomea che accompagna la città partenopea, erano davvero poche. Pietro Morgera, alla guida del pulmino che ha accompagnato la famiglia De Pril in hotel, ha subito informato il responsabile dello scalo Snav Giuseppe Zabatta che, a sua volta ha contattato polizia portuale, colleghi e Capitaneria. La borsa e la macchina fotografica, entrambe prive di un cartellino che riuscisse a identificarle, erano state dimenticate sotto a una di quelle sedute di ferro che occupano il molo Beverello. Incredibile ma vero: dopo qualche ora e qualche telefonata, borsa e macchina fotografiche sono state subito ritrovate e restituite al mittente. Lo scorso 11 luglio il tabloid inglese “Sun” stilò una classifica sulle 10 città più pericolose al mondo, inserendovi anche Napoli. La classifica riguardava i centri urbani ritenuti più a rischio in 10 aree diverse aree geografiche del mondo, scelti per le ragioni più varie: dal terrorismo, ai furti e alla droga, dagli omicidi alla presenza di gang mafiose o criminali, dalla guerra, ai disordini razziali, alla violazione dei diritti umani. Ne era venuta fuori una mappa in cui il capoluogo campano era stato additato come la città più pericolosa dell’Europa occidentale, accanto a luoghi come Mogadiscio (in Somalia, la peggiore in Africa) o addirittura Raqqa (capitale dell’Isis in Siria, indicata per il Medio Oriente). Non sono mancate polemiche e reazioni che hanno indotto il tabloid britannico a fare marcia indietro e togliere la vicina Napoli da questa assurda classifica che non fa altro che alimentare luoghi comuni che, anche questa volta, con la vicenda della famiglia belga, sono stati sconfessati. «È un vero miracolo – ha commentato qualcuno dello staff – Napoli viene sempre bistrattata e invece la borsa era lì e con essa tutti i contanti e la macchina fotografica». È stato il comandante dell’unità “Antares” Francesco Mazzella a riportare sul porto di Casamicciola, verso le 20:00 di martedì sera, gli oggetti smarriti. Accompagnati i turisti al porto non c’è voluto molto a riconoscere gli oggetti come propri; i volti ritratti in alcune delle fotografie erano quelli della famiglia De Pril che ha potuto così cominciare la sua vacanza a Ischia nel migliore dei modi. Gli autori del ritrovamento non hanno voluto nessuna mancia, ma una menzione di merito a mezzo stampa andava fatta. D’altronde anche questo è saper fare turismo.

 

 

 

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