LE OPINIONI

IL COMMENTO Ischia tra delusione, rabbia e ricordi

Via delle Terme,  all’altezza dell’hotel Oriente, mi accingo a scendere a piedi verso le 19,30 di un pomeriggio qualsiasi. Quando un gruppo di ragazzi e ragazze sulle bici, alle mie spalle mi invitano in maniera colorita a togliermi di mezzo, perché devono passare. Ma non era vietato? 0Bah! Che senso ha emanare dei provvedimenti per poi non farli rispettare, non penso che il gruppo di ragazzi sono ischitani, forse villeggianti, a meno che le bici non sono state acquistate sul posto, dico, perché le fate imbarcare se poi ci sono delle restrizioni per la circolazione. Sono state sequestrate alcune bici ed è finita così l’ordinanza, giusto il tempo di restare per qualche giorno sui media e intanto la scostumatezza continua sotto gli occhi di tutti. Ma tanto cosa importa l’estate sta finendo e un’altro anno se ne va! Poi sempre sul corso pedonale del centro, mentre fino ad una certa ora, si sta benissimo, bella gente che passeggia, sosta ecc. diciamo dopo le 23, cambia completamente, la strada è invasa da giovanissimi che escono a quell’ora muniti delle solite bici e monopattini elettrici, diventando i padroni del corso, fino allo scorso anno era consuetudine anche del corso di Lacco Ameno, quest’anno sono spariti. Uno dei motivi è che a casa danno fastidio perché i “grandi”, devono giocare a carte. È la scostumatezza che dà’ fastidio e l’arroganza con cui pensano di fare i furbi pure quando fai la fila al supermercato ed è la nota stonata che va a colorare la nostra estate, un po’ per le scelte, ma soprattutto perché non ci facciamo rispettare e finiamo con l’etichettare allo stesso modo un popolo meraviglioso, tranne che per quei pochi elementi che si devono sempre distinguere. 

Ma intanto se continuano a pubblicizzare Rita De Crescenzo e Mary e Sasy questo ci meritiamo. Eppure quest’anno si registra un notevole calo di questa tipologia di villeggianti ed il motivo è quello che Napoli città sta vivendo un boom turistico senza precedenti, la città non si è mai svuotata, la maggior parte delle attività sono tutte aperte e quindi hanno preferito restare in città dove c’è più vita. E questo potrebbe significare un inversione di tendenza, ma Ischia dovrebbe anche fare una programmazione che possa soddisfare tutti i nostri ospiti. E purtroppo eventi di qualità non se ne vedono nemmeno dal fondo di un binocolo. A Ischia Porto tolta la festa di Sant’Anna, c’è il borgo in festa di Ischia Ponte e adesso si è aggiunto Sunnight, sempre genere “ tarallucc e vin”. La Riva Destra è svuotata tranne qualche giorno a settimana ed è ben lontana da quello che ha rappresentato indietro negli anni, i locali cambiano continuamente e di caratteristico, non c’è più nulla. Rimane la bellezza del luogo, quella non la toglie nessuno, ma non è nemmeno l’imitazione di quello che era la Riva Destra nel corso degli anni. Ci sono le foto che possono testimoniare l’eleganza che offriva, dove chiedevi e trovavi, i migliori vini, le migliori marche di champagne, ristoranti tipici, ma eleganti nella loro semplicità, buon cibo, con sottofondo musicale dal vivo, mandolini, chitarre e piccoli complessi che suonavano dal vivo lungo tutta la strada, ma senza infastidire nessuno, e si camminava su di un tappeto lungo tutto il lato del porto, ma parliamo di un’altra epoca, quella che forse abbiamo distrutto con delle scelte sbagliate. Napoli fa il pienone perché ha evidenziato tutte le caratteristiche della città, facendone un punto di forza. Rimangono i ricordi, quelli lontani,  di quando cantava Mina, Peppino di Capri era di casa ad Ischia, di quando c’erano spettacoli teatrali nelle pinete, come il cinema sotto le stelle, adesso le stelle le vediamo brillare nelle isole accanto a noi. Eppure le potenzialità le abbiamo tutte, manca proprio l’anima per far rivivere una località di mare, ma con qualità, eleganza, cultura di “ terra terra”, siamo stufi. Noi abbiamo fatto l’errore di voler assomigliare ad una città e invece siamo circondati dal mare.

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Imparare dai propri errori, è questa la chiave! Sono gli isolani che devono cambiare, per riuscire ad attirare il turismo giusto. Chi desidera la città, dovrebbe andar via, e viceversa, tutto il resto è solo una conseguenza naturale.
Educazione chiama educazione, e viceversa, altrimenti dovremmo avere metà popolazione fatta di “guardie” …

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