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“Aqva d’Ischia” in mostra, da domani al Parco del Negombo i tesori termali dell’Isola verde

Gianluca Castagna | Lacco Ameno Natura e proprietà delle acque termali; il modo di vivere le terme nel mondo e gli effetti sulla psiche; la ricerca storica e quella scientifica; la figura di Giulio Iasolino, autore del primo trattato di idrologia medica; il funzionamento dei nostri parchi termali, fiori all’occhiello dell’offerta turistica isolana.
Tutto in una mostra, “Aqva d’Ischia – Miti, geologia, statistiche e curiosità” (dall’8 al 10 ottobre al Parco termale Negombo) concepita, realizzata e illustrata da tre scuole del nostro territorio: il Liceo Statale Ischia, l’ITS “Enrico Mattei”, l’IIS “Cristofaro Mennella”. E’ la prima importante iniziativa del Progetto “Ischia Cultura”, ideato da Catrin Cigliano e l’Associazione Pro Loco Lacco Ameno con la collaborazione del Comune di Lacco Ameno, con l’obiettivo di accendere un riflettore su una delle nostre potenzialità più note, ma meno espresse, come quelle del termalismo.
Tanto è vero che il Paese ospite di questa prima edizione, che già mira a una continuità nel calendario degli appuntamenti culturali dell’isola, sarà la Cina, dove la pratica del termalismo è stata la grande novità del congresso internazionale della World Federation of Hydrotherapy and Climatotherapy (Femtec), svoltosi a Ischia l’anno scorso. Una novità non da poco sul piano economico, considerando il quadro generale del turismo cinese, settore nel quale sono stati investiti oltre 130 miliardi di euro (+46%), con previsioni triplicate per il prossimo triennio. La Chta (Chinese Hot Springs Tourism Association) raccoglie – in base ai dati di 5 anni fa, probabilmente superati vista la velocità di crescita – oltre 5.000 centri termali, contro i 6.000 presenti in 14 Paesi Femtec.
«La Cina e l’Asia – ricordava Umberto Solimene, presidente di Femtec – si propongono con il loro grandissimo potenziale naturale e tecnologico. E chiedono all’Europa un aiuto in campo scientifico, di ricerca e di integrazione». Insomma, il vecchio mondo incontra il nuovo mondo del termalismo, da cui può nascere uno scambio reciproco. Idee, innovazioni, energie che possono arrivare soprattutto dalle nuove generazioni e da chi il termalismo lo pratica, seppur con alterne fortune, da millenni.

Le distese di sabbia, le dolci colline recuperate a vigneti, le coste di spettacolare bellezza che piombano in mare. Sull’isola d’Ischia, però, abbiamo qualcosa in più che spesso ci dimentichiamo: l’acqua. Calda, arricchita di sali minerali che raccoglie lungo i suoi percorsi sotterranei prima di sgorgare dal suolo in decine di sorgenti. Conosciute dagli antichi e ottime per curare (quasi) tutti i mali. Nulla di più naturale, a pensarci bene. Il binomio acqua–vita è stato da sempre decisivo per la crescita, la storia, la salute, il lavoro, la cultura e perfino la religione dei popoli della terra.
L’acqua è l’elemento principale che costituisce il nostro corpo, possiede una grande importanza per la salute, ma rappresenta anche un simbolo di vita con un profondo valore culturale che ha attraversato la storia dell’umanità, tanto che ai nostri giorni non è possibile scinderne l’approccio medico da quello culturale, psicologico, forse anche spirituale.
La sfida per un adeguato rilancio dei centri termali passa adesso da una maggiore validazione scientifica delle proprietà intrinseche delle nostre acque e dalla capacità di offerta turistica, anche in termini di destagionalizzazione, che il tessuto sociale e imprenditoriale in cui le terme sono inserite è in grado di mettere in campo.
Certamente il settore termale soffre, ma non rinuncia a battersi per una ripresa che forse potrebbe essere più vicina.

«La mostra “Aqva d’Ischia” è solo il primo passo di un progetto che vuole rendere i nostri ragazzi più consapevoli delle enormi potenzialità dell’isola d’Ischia» conferma la coordinatrice Catrin Cigliano nella conferenza stampa di presentazione dell’evento, avvenuta all’Hotel Augusto di Lacco Ameno. «E’ un invito ad approfondire e diventare esperti, passaggi obbligati per una credibilità di promozione turistica. Ciò potrebbe infatti stimolarli nel realizzare altri eventuali progetti che potrebbero mettere in moto intere filiere di imprese. Le famiglie apprezzerebbero ancora di più il ruolo delle scuole nella società e per i presidi partecipare a iniziativa a cui vogliamo dare un respiro sempre più internazionale, potrebbe rappresentare un vero fiore all’occhiello. I vantaggi in termini di promozione turistica sono immensi, soprattutto se coinvolgiamo le scuole non solo campane e italiane, ma anche quelle internazionali. Da attenti studi – continua la Cigliano – sappiamo che i giovani tornano sempre da adulti dove sono stati da piccoli. Venire a Ischia, visitare una mostra con un tema accattivante, riempirsi gli occhi con le bellezze dell’isola, è un po’ come restare legati per sempre al territorio. Non possiamo restare legati al turismo sociale degli anziani, ma puntare a nuove generazioni e nuovi mercati. Per questo stiamo invitando le ambasciate di Paesi che possono interessarsi alle nostre proposte turistiche, così come cercheremo di coinvolgere i media di questi Paesi nel raccontare una realtà, quella termale, mai valorizzata adeguatamente.»

La mostra, aperta in mattinata alle scuole e nel pomeriggio ai residenti e turisti, si snoda lungo un percorso di pannelli, tutti realizzati dagli studenti dei vari indirizzi di studio, che affrontano il tema delle “acque termali” sotto molteplici punti di vista. Danilo Nicolella, Emanuela Iappelli, Giorgia Orlando, Gabriele Di Gennaro, Gennaro Di Meglio, Filippo Trani, Celeste Emily Fiorentino, Roberta D’Abundo hanno brevemente illustrato una sintesi del lavoro preparatorio che li ha visti impegnati nei mesi scorsi tra ricerche, sopralluoghi, progettazione, traduzione e realizzazione pratica dei pannelli che accompagneranno il visitatore nella mostra. Oltre a una panoramica sul Paese ospite, la Cina, che ha spaziato dalla lingua alla medicina, dall’economia alla letteratura, dalla storia millenaria alle sue tradizioni. Un impegno laborioso che li ha visti protagonisti insieme ai tanti docenti e tutor che li hanno accompagnati nella raccolta del materiale informativo e nell’allestimento dell’esposizione.
«Coinvolgere le nuove generazioni, i professionisti di domani, è stato lo scopo fondamentale di questo progetto», ha spiegato Vincenzo Morgera, Presidente Proloco Lacco. «Studenti di istituti diversi hanno dimostrato di saper lavorare insieme pur partendo da realtà scolastiche differenti, da competenze molto variegate tutte necessarie per ottenere un buon risultato finale. Ringrazio i dirigenti scolastici che hanno aderito all’idea di Catrin Cigliano, i professori che vi hanno partecipato con forte entusiasmo e soprattutto ai ragazzi che hanno fatto un grande lavoro. E’ solo un primo passo, da cui possono scaturire mille opportunità professionali. Naturalmente ciò è possibile solo quando si mettono insieme i tre pilastri della società: la scuola, il mondo del lavoro e le istituzioni. Solo se questi soggetti dialogano, si confrontano e collaborano assieme ci sono possibilità più concrete di creare posti di lavoro che permettano ai nostri giovani di restare sul territorio e migliorarlo. Il nostro è un tentativo piccolo, modesto, ma stiamo registrando adesioni da parte dei Comuni e dagli imprenditori turistici, soggetti che solitamente dialogano tra loro molto poco»

Per le istituzioni erano presenti il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale e l’Assessore alla Cultura Cecilia Prota. «Quando io ero ragazzo – ha ricordato Pascale – le acque termali erano al primo posto tra le attrattive turistiche dell’isola. Un elemento di richiamo assoluto. Oggi non è più cosi, c’è stata poca attenzione, nell’immaginario collettivo le nostre acque sono equiparate a quelle di tante altre stazioni termali. Dopo l’avvento di Angelo Rizzoli, che ha promosso le nostre acque nel mondo, non si è più puntato su una risorsa preziosissima. Ho sempre sostenuto, nei convegni ai quali sono stato invitato in qualità di sindaco, che forse è giunto il momento di commissionare uno studio serio, approfondito e completo sulla qualità, la composizione e gli effetti delle nostre acque sul benessere complessivo di una persona. Partire da questo tema con una mostra ad hoc è un’opera meritoria per tutta l’isola d’Ischia, una sollecitazione a rilanciare il termalismo ischitano nello scenario turistico internazionale accanto chiaramente al paesaggio, alle spiagge, ai beni culturali.»Per l’avv. Cecilia Prota «la mostra è il punto di arrivo di un lavoro fatto in equipe. Oggi si parla tanto di rete. I ragazzi coinvolti hanno dimostrato di saper lavorare in sinergia, ognuno apportando un tassello prezioso per la riuscita di questa iniziativa. Conoscendo meglio l’isola, studiandola, diventeranno gli ambasciatori più credibili, perché ne hanno verificato gli aspetti più evidenti, ma anche le peculiarità non sfruttate in maniera adeguata. Mi fa molto piacere, infine, che dalla scuola isola, reduce da mesi non facili, sia arrivata una risposta così ampia e generosa.»
Appuntamento, dunque, lunedì prossimo, al Parco Termale del Negombo, per la prima edizione di “Aqva di Ischia”.

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