CULTURA & SOCIETA'

Festa di San Pietro “orfana” di quel bel programma che faceva felici tutti

Il comitato permanente dei festeggiamenti ricorda suoi esponenti “maste e fest” recentemente scomparsi come i duie cognati Barile e Buonocore

La prestigiosa parrocchia Maria Santissima delle Grazie di San Pietro a Porto d’Ischia ottimamente retta dall’anno 1989 dal Parroco Don Agostino Iovene è in festa per la ricorrenza della solennità di oggi 29 giugno, del grande apostolo pescatore San Pietro e di San Paolo . Con l’ormai collaudato centro parrocchiale che si ritrova inaugurato qualche anno fa col contributo della Fondazione Leonessa, la comunità di San Pietro con i suoi giovani vive una nuova realtà di aggregazione, partecipazione e di fede cristiana. Anche per questo i festeggiamenti in onore di San Pietro sono apparsi già dalla intronizzazione della bella statua del Santo Apostolo Pescatore fino ad oggi giorno della solennità, con un diverso e più straordinario fascino.

Le origini del Santo Apostolo Pescatore Pietro influenzano tangibilmente la comunità che vive ed opera attorno alla chiesa omonima e ne avverte la istruttiva dipendenza, specie se si considera l’iniziativa del Comitato, inserita per altro nel programma della festa degli anni passati, di aver dato corso ad attività in spiaggia per i bambini del Catechismo e dell’Oratorio con i pescatori della Marina di San Pietro. Quegli incontro in pratica favorivano il principio della cultura del mestiere della pesca che i bambini devono conoscere nel ricordo e nel rispetto dei loro nonni e dei loro padri che l’hanno praticata e continuano a praticarla con duri sacrifici. Va detto altresì che in parrocchia si persegue con successo la politica dei giovanissimi, protagonisti anche nell’adorazione animata dell’Eucarestia Comunitaria, nella Caccia al Tesoro all’insegna di “Vivere a colori”, nell’affidamento ai Santi Patroni durante la messa dei primi vespri della solennità sanpietrina e sanpaolina. Si vive con nostalgia le edizioni della “Sagra delle Alici” che ha avuto luogo nella centralissima via Francesco Buonocore fino a due anni fa, affollata di persone felici di partecipare ad una serata che era organizzata con cura dal Comitato , il quale sui banchetti davvero non faceva mancare nulla.

Dominato la scena culinaria le fumanti e roventi friggitorie da dove uscivano le gustose, calde alici fritte pronte per essere mangiate. Era in effetti Sagra delle Alici. Il vino fresco locale veniva servito da caratteristiche botticelle tipiche delle vecchie e tradizionali cantine di campagna. Non è mancata la varietà dei dolci, torte e pietanze varie realizzatie per lo più dalle operose donne della Comunità parrocchiale di San Pietro. L’allegra serata infine vniva allietata dall’intrattenimento musicale e canoro a cura solitamente di Anna Castagna. Oggi giovedì 29 giugno, ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo, la chiesa Tempietto di San Pietro ad Ischia si illuminerà lo stesso di luce divina dei santi apostoli e si profumerà degli odori magnifici della fede che vive ciascun parrocchiano chiamato ad essere presente con l’anima e col corpo ai momenti di preghiera e di riflessione animati dai giovani della parrocchia e guidati dal predicatore Don Vincenzo Serpe e dal Parroco Don Agostino Iovene. Di buon mattino il suono delle campane annuncia questo lieto e festoso giovedì in cui si festeggia il grande Santo pescatore Pietro. Per tutta la mattinata fino a stasera celebrazione di santa messe l’una dopo l’altra. A mezzogiorno in punto avrà luogo lo sparo dell’attesa Diana quale segnale forte di giubilo di un giorno festivo molto sentito. Nel preserale solo in chiesa, senza la tradizionale processione per le strade del paese.

Poi intrattenimento sul sagrato della chiesa con la pesca di beneficenza e preghiere per quei membri del Comitato per i festeggiemnewnti di San Poetro di recente scomparsi quali Barile, Buonocore, Manzi, Savarese, Del Prete, Lauro ed altri. La festa continua fino a venerdi 2 luglio la ricorrenza della Santa Patrona Maria Santissima delle Grazie. Aggiungiamo che Si tratta di festeggiamenti che nulla hanno a che vedere con la “Festa Grande di San Pietro” che un Comitato attivo ed agguerrito di qualche decennio fa organizzava. All’epoca c’erano i vari Giovanni Barile, Michele Boccanfuso, Antonio e Vincenzo Savarese ed altri che cavalcavano la tigre. Poi si è voluto organizzare Il Settembre sul Sagrato, relegando i festeggiamenti solenni di San Pietro in secondo piano fino a ridurla a sola festa di chiesa come si suol dire. Poi anche il Settembre sul Sagrato ha visto la sua fine. L’attuale Festa di San Pietro,nonostante che la pandemia, è sentita e seguita con immutata fede, accontenta lo stesso i suoi fedeli. Il Comitato fa quello che gli è concesso fare. Con buona pace di tutti.

Foto Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

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