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Il vescovo Lagnese contro le fake news: «Sono veicolo di odio»

In occasione dei festeggiamenti per la Festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, l’ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Ischia ha organizzato presso la Sala Conferenze del Seminario di Ischia Ponte un incontro tra il vescovo Pietro Lagnese e i giornalisti e scrittori locali. Alla presenza di numerosi esponenti della carta stampata locale l’incontro è stato aperto dal don Gioacchino Castaldi, direttore della Caritas diocesana di Ischia e parroco della SS. Annunziata in Santa Maria delle Grazie. L’intervento di don Gioacchino ha posto in evidenza le numerose difficoltà che la popolazione colpita dal sisma del 21 agosto è costretta ancora a subire. Nonostante siano passati più di 5 mesi dal catastrofico evento che ha strappato alla comunità ischitana due vite e che ha gettato nello sconforto centinaia di famiglie, strappate nel giro di pochi secondi alla certezza della propria quotidianità, a Ischia c’è ancora chi soffre per le conseguenze del sisma.

«Fino ad oggi – ha ricordato il parroco – sono stati raccolti 120mila euro grazie alla generosità di privati, della diocesi di Napoli della Caritas di Bolzano e del dono direttamente elargito dal Santo Padre, che con il suo abbraccio concreto ai terremotati di Ischia ha provato a rendere meno gravoso il lento cammino verso la normalità. Il sisma –  ha ricordato il direttore della Caritas diocesana di Ischia – ha ulteriormente indebolito la situazione economica di quelle famiglie che si trovavano già in difficoltà prima del sisma. Ad oggi almeno 300 nuclei familiari hanno chiesto un contributo per tentare di andare avanti, un numero enorme che ricorda quanta sofferenza si nasconda nel tessuto sociale ischitano».

L’intervento del vescovo Lagnese, dopo aver ricordato l’importanza di non abbandonare la comunità colpita dal sisma proprio adesso che i riflettori dei mass media stanno man mano diminuendo la propria intensità, si è soffermato in particolar modo sulla piaga delle fake news, tema centrale veicolato nel messaggio del Santo Padre diramato in occasione della Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, un’attesissima mini-enciclica che affronta il dramma della disinformazione. Attraverso la voce del vescovo le parole compilate dal Papa sono state riproposte nella sala Conferenze del Seminario di Ischia Ponte, ricordandone la pervasiva pericolosità delle notizie false confezionate per creare volutamente confusione.

«L’uomo – sottolinea il messaggio del Santo Padre – se segue il proprio orgoglioso egoismo, può fare un uso distorto della facoltà di comunicare, come mostrano fin dall’inizio gli episodi biblici di Caino e Abele e della Torre di Babele. L’alterazione della verità è il sintomo tipico di tale distorsione, sia sul piano individuale che su quello collettivo». Parole che ricordano quanto pericoloso sia veicolare notizie false e tendenziose. Un pericolo da eliminare attraverso l’attento lavoro dei professionisti della carta stampata a cui il vescovo Lagnese ha rivolto un appello per operare sempre nel nome della verità.

Dopo le parole del vescovo, l’intervento di don Pasquale Trani ha ricordato i punti salienti della lettera pastorale del monsignor Lagnese, impegnato a partire dallo scorso settembre nella visita pastorale che si concluderà, presumibilmente, il prossimo 21 settembre 2019. Un’occasione per il vescovo per conoscere le sfaccettature della Chiesa di Ischia. I delicati temi della solitudine che purtroppo sfociano anche nell’estremo gesto del suicidio, delle angosce che attanagliano la popolazione, delle carenze che stringono in una terribile morsa sempre più persone, ma che possono essere risolte attraverso lo sguardo dell’amore, sono solo alcuni dei temi presenti nella lettera pastorale che più volte si appella all’esempio di Maria come modello di donna e madre. La madonna che iniziando a includere dal basso, interagendo tra la gente, tende a unire e a rendere coesa la società. Spunti di riflessione che il vescovo e don Pasquale e don Gioacchino hanno rivolto ai rappresentanti della carta stampata per liberare le colonne dei giornali e di internet dalla falsità, vera piaga di questi anni confusi.

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Foto Franco Trani

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