dalla redazione
Forio – Ha visto una partecipazione nutrita e interessata l’evento che ha coinvolto quasi cento studenti della scuola media di Forio. Sotto il patrocinio del Miur gli insegnanti, guidati dalla dirigente scolastica professoressa Chiara Conti, hanno organizzato la mattinata rispondendo a gran voce al “richiamo della lettura”. A coordinare i lavori il professor Filippo Castagna coadiuvato dalle professoresse Alessandra e Francesca Verde, dalla professoressa Irace e dall’intero corpo docente. I ragazzi delle prime hanno ascoltato delle letture fatte dai loro docenti in classe. Obiettivo del progetto è, infatti, quello di promuovere la lettura che oggi, troppo spesso, viene sostituita da videogiochi, computer e televisione. I ragazzi delle seconde, raccolti nella mensa dell’istituto Balsofiore, hanno dato il benvenuto all’attore Luigi Mennella che ha subito presentato la sua attività. Gli studenti, divisi in squadre, hanno giocato al “Crucilibro” per vincere un libro! I testi in palio erano “il libro della Giungla” per i ragazzi delle seconde e “Il piccolo principe” per le terze. Nel frattempo, nella sede di Santa Caterina, si sono alternati nelle varie classi terze gli altri quattro ospiti. Andrea esposito, autore foriano di diversi libri noir, l’ultimo dal titolo “Graticola” che sarà presentato agli ischitani agli inizi di dicembre, seduto in cattedra ha presentato il tema della legalità nella letteratura. «Un genere letterario – ha raccontato Esposito ai ragazzi attenti – somiglia un po’ alla persona. I libri sono fatti in un certo modo ma hanno una cosa in più che li rende meravigliosi: non esiste un libro che appartenga a un solo un genere letterario». Lo scrittore ha poi spiegato ai ragazzi che la letteratura si divide in due grandi gruppi: quella in cui la realtà appare così come la vogliamo e quella dove la realtà appare come è realmente. «La legalità si trova al centro di questi due gruppi. Un mondo senza guerre, con tutti gli assassini in prigione, dove il bene vince sempre è la realtà come vorremmo che fosse. La realtà è invece una via di mezzo: i cattivi qualche volta la fanno franca e quindi ci insegna che esistono delle sfumature». 
Alla domanda su chi fossero Falcone e Borsellino, solo qualcuno ha risposto correttamente, «loro, più di tutti, – ha spiegato Esposito – hanno combattuto la mafia con la legalità. Se la realtà fosse come noi vogliamo la storia potrebbe finire li. Ora che sono morti, potremmo dire che la mafia ha vinto? No, a vincere sono stati loro!». Da Falcone e Borsellino si è passati poi alla serie tv “Gomorra” e lì i ragazzi erano davvero tutti preparati, «li riconoscete forse perché i personaggi sono affascinati, ma nella realtà non esistono. L’attore che interpreta Genny Savastano, spenti i riflettori, torna a casa e si toglie gli abiti del boss». Dalla legalità si è poi passati a un percorso incentrato sull’amore presentato dalla giornalista Isabella Puca. È un tema che ricorre spesso nella letteratura, uno su tutti è l’esempio della Divina Commedia con Dante Aligheri, ma anche nelle canzoni, nell’arte e nel cinema. Ma l’amore è spesso alla base delle favole, e i ragazzi hanno potuto ascoltare un racconto presente ne “Gli appunti di Geofantastica” di Gianluca Caporaso dal titolo “Ischia”; luogo in cui gli innamorati, prima di dirsi ti amo, “ammutoliscono come i pesci”. L’entusiasmo è arrivato alle stelle con l’attore Leonardo Bilardi che ha spiegato come il teatro sia una forma di letteratura. I ragazzi hanno così potuto recitare una piccola scena tratta dalla favola di Gianni Rodari dal titolo “Il vestito nuovo dell’imperatore” lasciandosi coinvolgere per imparare, alla fine, un importante messaggio. «Quando avevo la vostra età – ha detto loro Bilardi – ero pigro, non amavo leggere. 
Quando poi ho visto che ciò che leggevo potevo trasformarlo in teatro, e viaggiare in diversi mondi pur stando fermo sulla sedia, ho capito che la lettura era davvero importante».
