POLITICAPRIMO PIANO

Giacomo Pascale è (di nuovo) ai titoli di coda

Domenico De Siano ha trovato l’arma per abbattere il muro della risicata maggioranza lacchese: l’asse con Forio, attraverso il quale Imma Iacono sarà assunta attinengo alla graduatoria del Comune del Fungo. E il suo compagno, Giovan Giuseppe Zavota, ringrazierà apponendo l’autografo che scioglierà il consiglio comunale. A Marina di Casamicciola, intanto, D’Orta succede a Sirabella

C’erano una serie di preoccupanti segnali che lasciavano propendere tutto in quella direzione. Inequivocabili, e molteplici per giunta. I malumori interni in seno all’amministrazione di Lacco Ameno, già composta da appena sette consiglieri di maggioranza contro i sei di minoranza (numeri troppo risicati per pensare di poter dormire sonni tranquilli), poi i mal di pancia a più riprese manifestati da Giovan Giuseppe Zavota e Dante De Luise, che magari la voce l’hanno alzata più del lecito anche per questa situazione di perenne precarietà. Ma non è tutto, negli ultimi tempi il fatto che Domenico De Siano (leader della minoranza e già senatore della Repubblica) e Peppe Perrella (gestore del porto turistico per il tramite della società Marina di Capitello SCARL, che con il Comune del Fungo ha innescato un “sanguinoso” contenzioso giudiziario per la gestione della struttura) fossero stati più volte avvistati a Forio, rappresentava più di un campanello d’allarme per il sindaco di Lacco Ameno, da un po’ di tempo sulla graticola ed in odore di sfiducia. Ebbene, adesso possiamo anticiparvelo senza alcun timore di smentita, assisteremo a un film già visto con il “Barone” Giacomo Pascale che andrà a casa dopo che il consiglio comunale sarà dichiarato sciolto per le canoniche firme apposte dinanzi ad un notaio. Succederà magari non subito, verosimilmente dopo l’estate, ma comunque succederà. E non c’è verso – a meno di un miracolo, per chi ci crede – di impedire che ciò accada.

Domenico De Siano, quella sconfitta elettorale maturata al termine di uno storico ballottaggio che si celebrò il 5 ottobre 2020, non l’ha mai digerita, promettendo sempre “vendetta”. L’addio alla maggioranza di Pietrone Monti e Giacinto Calise ha riaperto la contesa, a quel punto l’imprenditore ha iniziato a lavorare ai fianchi il “nemico” cercando la settima firma. Si era pensato inizialmente al barbiere Ciro Calise, che poi è invece rimasto allineato e coperto (e ha assunto pure la carica di assessore), poi si è pensato che l’anello debole della catena potesse essere Dante De Luise (fatto non da escludere), poi a dare manforte all’ex senatore lacchese sono arrivate le recenti elezioni amministrative. E che c’entrano, direte voi? C’entrano eccome, perché se a Casamicciola ha vinto la partita Giosi Ferrandino, in quel di Forio il buon Pascale ha perso la “sponda” dell’alleato di ferro Francesco Del Deo, trovandosi con la fascia tricolore addosso Stani Verde. Il cui feeling con De Siano, a beneficio dei pochi che non lo sapessero, è solido e soprattutto non parte certo da ieri mattina. E allora dai e dai, pare che si sia trovato l’ariete per scardinare il “muro” pascaliano. Il Comune di Forio, stando ad indiscrezioni che sembrano però decisamente attendibili, grazie proprio ai buoni uffici di Mimì potrebbe attingere alla graduatoria del Comune di Lacco Ameno per procedere ad assunzioni in grado di rimpolpare la pianta organica. Un escamotage, questo, che consentirebbe di sistemare Imma Iacono che – particolare non trascurabile – è la compagna di Giovan Giuseppe Zavota. Che accetterà il cadeau e si sdebiterà apponendo l’autografo che sancirà di fatto la fine della seconda sindacatura di Giacomo Pascale. Al quale se non altro – contrariamente a quanto successo a Giovan Battista Castagna e Francesco Del Deo – potrà riprovarci: nei Comuni inferiori a 5.000 abitanti è stato infatti previsto il terzo mandato per i sindaci in carica. E a questo punto sarà ancora sfida con De Siano, che però stavolta rispetto al passato potrà contare su un alleato in più, cioè Zavota.

Restiamo alla politica ma da Lacco Ameno ci spostiamo alla vicina Casamicciola dove Giosi Ferrandino – dopo aver nominato vicesindaco, assessori e presidente del consiglio comunale – è alle prese con gli ultimi tasselli da innestare nel suo mosaico. Per le deleghe occorrerà ancora qualche giorno (anche se le idee sembrano già essere abbastanza chiare), intanto la prima “rivoluzione” giosiana investe una delle società partecipate del Comune termale. Marina di Casamicciola non avrà più Gelsomino Sirabella nei panni di liquidatore, sembra che all’avvocato siano già state chieste le dimissioni. Al suo posto subentrerà Stani D’Orta, che è stato tra l’altro un sostenitore di Ferrandino nell’ultima campagna elettorale. Resta poi un altro nodo da sciogliere, quello legato alla nomina dell’erede di Mario Lettieri all’altra partecipata, l’AMCA (che si occupa del servizio di igiene urbana) e qui francamente riuscire a sbilanciarsi in previsioni appare un esercizio decisamente più complicato. C’è un indizio, ma è una pista tutta da verificare, che condurrebbe a Ischia, da cui potrebbe essere indicato il nome del nuovo amministratore unico in virtù anche del feeling ritrovato tra Giosi Ferrandino ed i vertici del governo del palazzo municipale di via Iasolino.

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gioe'

cambiano gli addenti ma la sommo resta sempre quella

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Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex