LE OPINIONI

GIOVANNI SORRENTINO «Ecco cosa “dimenticò” Mani Pulite»

«Quando esplose l’inchiesta io ero sindaco di Ischia, nel pieno del mio mandato durato quasi quattro anni. In tutta franchezza, credo che in diversi casi alcuni magistrati abbiano un po’ esagerato. Fu un periodo nero per il Paese, e anche per il Comune non fu facile attraversare quel momento storico, ma ne uscimmo tutto sommato bene, perché i componenti della mia amministrazione si comportarono correttamente. Personalmente non ho mai avuto nulla da temere, sono andato avanti nel compiere gli atti necessari per il Comune: ho affrontato il dissesto, ho assegnato le case popolari nonostante alcune difficoltà. Tra le cose che ricordo di quel periodo ci fu anche l’enorme indennizzo che l’ente dovette versare alla famiglia Villari per l’esproprio della Pineta: una cifra assolutamente sproporzionata, col valore dell’area enormemente super-valutato. Ecco, direi che l’inchiesta di Mani Pulite, che si allargò ovunque, “dimenticò” di indagare a fondo su quella vicenda: e non mi riferisco agli amministratori, che si sono comportati correttamente, bensì ai tecnici che hanno compiuto le perizie che decuplicarono il valore della Pineta. Proprio sull’operato di tali ingegneri autori delle perizie io avrei voluto che si aprissero delle inchieste, ma i pubblici ministeri non si interessarono alla cosa».

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