CRONACA

Al via il monitoraggio delle acque di balneazione in Campania

Per l’Arpac il mare dell’isola di Ischia è ‘eccellente’. In programma controlli mensili fino a settembre per monitorare lo stato di salute di una risorsa di vitale importanza per il turismo e non solo

Qual è lo stato di salute del nostro mare? A dircelo è l’Arpac – agenzia regionale per l’ambiente della Campania – i cui tecnici hanno ricominciato il monitoraggio delle acque di balneazione. Arpac ha avviato i prelievi a tutela della salute dei bagnanti, nel quadro del decreto legislativo 116 del 2008 che impone, per determinare la balneabilità, di controllare i parametri microbiologici Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, indicatori di contaminazione fecale. Anche in questo ambito, come tutti d’altronde, il Covid19 ha inciso.

Il primo ciclo di controlli, definito pre-stagionale, normalmente svolto a partire dalla metà di aprile, è stato rimandato quest’anno sulla scorta delle indicazioni del Ministero della Salute, a causa dell’emergenza Covid-19. Adesso, però l’agenzia regionale è pronta a ripartire. In seguito all’ordinanza n. 50 dello scorso 22 maggio del Presidente della Giunta Regionale, che ha consentito la riapertura degli stabilimenti balneari e la fruizione delle spiagge libere, seppure nel rispetto di una serie di prescrizioni per il contenimento della pandemia di Covid-19, l’Agenzia ha immediatamente impegnato l’intera sua flotta navale, composta dal battello oceanografico Helios e da altri sei mezzi nautici. Intensificando il calendario dei prelievi, entro la prima settimana di giugno Arpac ha programmato il completamento dei controlli pre-stagionali sui circa 480 chilometri di costa monitorati dall’Agenzia, suddivisi in 328 acque di balneazione. Dalla seconda settimana di giugno alla fine di settembre Arpac ha in programma di svolgere il consueto calendario di controlli mensili per ogni area monitorata. Le ultime rilevazioni delle acque che circondano l’isola di Ischia risalgono allo scorso settembre. Tra il 2 ed il 5 settembre, appunto, i tecnici dell’Arpac, in seguito ai controlli definirono ‘Eccellente’ la qualità del mare ischitano.  La balneabilità delle acque è stata definita dalla Deliberazione di Giunta Regionale n. 680 del 30 dicembre 2019, che attribuisce, così come previsto dalla norma, una classe a ciascuna delle acque di balneazione campane sulla base dei risultati del monitoraggio svolto da Arpac nei quattro anni precedenti. «L’emergenza sanitaria», dichiara il Commissario straordinario Arpac Stefano Sorvino, «pone una serie di sfide per le attività dell’Agenzia in ambito marino. Anche nella cosiddetta Fase 1 abbiamo continuato a lavorare con la nostra flotta, anche in collaborazione con le Forze di polizia ambientale, ad esempio per le attività svolte con il supporto della Guardia costiera per indagare sulla qualità delle acque in prossimità della foce del Sarno. Con le dovute cautele a tutela della sicurezza degli operatori, abbiamo ora riattivato anche il monitoraggio delle acque di balneazione, un impegno notevole se si pensa che l’anno scorso abbiamo prelevato più di 2500 campioni lungo la costa campana».

Il mare ischitano, in ogni caso, è “Eccellente”. Tutto il mare che circonda Ischia non solo è balneabile ma risulta anche pulito.  Per la balneabilità della stagione 2020 è stata definita ai sensi della nuova norma, sulla base dei controlli eseguiti da ARPAC dal 1° aprile al 30 settembre delle ultime quattro stagioni balneari (2016-2017-2018 e 2019). Il giudizio di idoneità di inizio stagione balneare, espresso in delibera, deriva dall’analisi statistica degli ultimi quattro anni di monitoraggio in base agli esiti analitici di solo 2 parametri batteriologici: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali. Tali parametri sono stati considerati dall’organizzazione Mondiale della Sanità indicatori di contaminazione fecale più specifici rispetto a quelli (Coliformi totali, Coliformi fecali, Streptococchi fecali, Salmonella, Enterovirus, pH, fenoli, tensioattivi, oli minerali, ossigeno disciolto, colorazione e trasparenza) ricercati con la vecchia normativa, il DPR 470/82. Le acque di balneazione sono state così classificate secondo le classi di qualità previste dalla norma: Scarsa, Sufficiente, Buona, Eccellente. In ogni caso i tecnici regionali eseguiranno i controlli in tutti i punti della rete di monitoraggio e in quelli di campionamento aggiuntivi, secondo il calendario regionale prestabilito, a partire dal mese di aprile (prelievo prestazionale) e per tutta la stagione balneare fino al 30 settembre. Restano “acque non adibite all’uso balneare e in divieto permanente” tutti i restanti tratti di costa non compresi nelle acque di balneazione, quali foci di fiumi o canali non risanabili, collettori, aree portuali, aree marine protette e servitù militari. Sull’isola di Ischia, quindi, le aree in prossimità dei porti di Ischia, Casamicciola, Forio, Serrara Fontana e Lacco Ameno, non sono balneabili.

I dati del monitoraggio verranno pubblicati “in tempo reale” nell’apposita sezione del sito istituzionale dell’Agenzia e diffusi anche attraverso un’app per dispositivi mobili, disponibile sia su Google Play Store che sull’App Store di Apple.

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